INTERESSA?





                                           Scelta politica    

 per produrre cambiamento culturale nella società e per lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato

                             A) Scout che si spendono per il prossimo .

“…spenderci particolarmente laddove esistono condizioni di marginalità e sfruttamento che non rispettano la dignità della persona e a promuovere una cultura della legalità e del rispetto delle regole della democrazia…”

1) Parabola del buon Samaritano (  VANGELO DI LUCA 10,29-37).

Questa parabola insegna che non esistono barriere di razza o nazionalità : ebrei e samaritani erano – più o meno – come i Palestinesi e gli Israeliani di oggi: nemici acerrimi.

Eppure i Samaritano si ferma ed aiuta il ferito in maniera completa.

2) Chi diventa scout, se ha capito bene cosa significa questa parola, non si guarda attorno dicendo la frase : “Perché proprio io devo fare questo?” o meglio : “Io sono disposto ad aiutare a patto che anche gli altri facciano la loro parte.”

Questo modo di pensare è logico ma – appunto – è  LOGICO, cioè facile da giustificare. Invece la proposta che fa Cristo ed anche BP è ben diversa: Tu spenditi per il prossimo anche se nessuno ti aiuta né ti elogia.

Il buon samaritano non ha perso il tempo ad imprecare contro il sacerdote ed il levìta del tempio che avevano fatto finta di non vedere il ferito .

3)INCHIESTA: Allestiamo una ricerca (direttamente o per posta elettronica ) su chi già , di fatto, sta lavorando in favore della dignità della persona e del rispetto della legalità.

Una di queste è la Associazione Papa Giovanni 23° (fondata da Don Oreste Benzi) che ha laici impegnati sul fronte  delle guerre e organizza studi sistematici per capire quali sono i meccanismi di emarginazione che noi (NOI, non lo Stato ) mettiamo in atto per difenderci da chi ci sta vicino e brancola nei lacci della povertà.

[Chi desidera avere recapiti personali o intraprendere contatti con la Papa Giovanni si può rivolgere a me: 339 8412017 .]

                                       B) Scout paladini del creato .

“…promuovere una cultura di responsabilità verso la natura e l’ambiente, coscienti che i beni e le risorse sono di tutti, non sono illimitati ed appartengono anche alle generazioni future ...”

1)Il più bell’inno alla bellezza del creato  è nella prima pagina della Bibbia (Gènesi 1, 1- 31). E’ uno stupendo affresco in cui si vede Dio che crea il mondo (cosmos, in greco, significa bello) e poi si diverte ad ammirare quello che ha fatto.

  Anzi, per paura di non essersi goduto abbastanza il cosmos, si regala  una giornata di riposo: il sabato. Esso è dedicato alla ammirazione della bellezza del creato, della persona in quanto tale , del gusto di stare insieme con la calma che si conviene al Dominus del  mondo: l’uomo. La domenica infatti è la giornata per il Dominus-Dio ma anche del dominus-uomo,anziano,bambino,emarginato ecc..

    La domenica è totalmente il contrario del week end (fine - settimana) inventato dalla cultura anglosassone. Per vivere felici nei week end, essi hanno detto che ci si diverte un mondo a fare shopping, cioè ad entrare in un centro commerciale con 500 euro e ad uscire con le tasche vuote, contenti  come una pasqua perché abbiamo risparmiato altri 500 euro. E’ vero che li abbiamo risparmiati ma intanto i 500 euro che avevamo non ci sono più.

2)Essere scout e proteggere il creato è quasi un sinonimo, cioè una cosa pressoché automatica. Ogni anno in Italia si assiste allo scempio degli incendi boschivi, della sporcizia lasciata incustodita nei boschi e nei parchi naturali. Viene voglia di piangere ma non ci si può arrendere: bisogna rimboccarsi le maniche , pulire là dove altri hanno sporcato e poi dopo (solo dopo!) andare dalle autorità per cercare di trovare un  rimedio.

 Come minimo, teniamo i contatti con la Protezione Civile allo scopo di dare loro una mano quando accadono calamità come gli incendi. Per convenzione, la Protezione Civile vuole gli scout solo nelle retrovie, per custodire i bambini che possono sfuggire di mano ai genitori e mettersi nei pericoli.

+ICONA: sotto l’immagine del giglio scout (un fiore bellissimo scelto direttamente da BP) apponiamo la nostra firma per attestare che vogliamo fare qualcosa per tutelare la natura, bene limitato non commerciabile in nome del profitto.  

                              C) Scout operatori di pace .

“… rifiutare decisamente … tutte le forme di violenza, palesi ed occulte, che hanno lo scopo di uccidere la libertà e di instaurare l’autoritarismo e il totalitarismo a tutti i livelli, di imporre il diritto del forte sul debole, di dare spazio alle discriminazioni razziali…”

1)Giunti a questo punto si perviene al vertice della scelta politica. “Fare politica”  significa agire sulla polis (“città” , in greco) al fine di trasformarla in una famiglia di persone capaci di convivere in pace.

La vera politica ha di mira la comunità dei popoli e non si accontenta di proteggere gli interessi di questo o quel popolo ma cerca il bene in quanto tale, sapendo che ogni bene perseguito rimanda al Bene assoluto che è Dio.

2)Ci può essere la violenza di chi  uccide o alimenta l’omertà ma anche di chi fa finta di non vedere per paura di perdere il posto di lavoro.

In una zona ricca d’Italia si costruivano fino a pochi anni fa delle sofisticate mine anti-uomo. Alcune erano proprio diaboliche: riproducevano una bambola o una lattina di Coca Cola, un pallone o un frutto. Gli operai vedevano che la bambola o il pallone non erano esattamente oggetti ambiti dagli adulti ma continuavano a produrre per paura – dicevano – di perdere il posto. Per fortuna lo Stato italiano, anche su pressione del Papa, le ha messe tutte fuori legge.

3) Chi è cristiano e scout  deve mettere a programma l’ipotesi di perdere il lavoro o la vita per attestare la verità. E’ quanto successe al profeta Nathan che ebbe il coraggio di sfidare l’ira del potentissimo re Davide quando egli commise la nefandezza di far morire Urìa in battaglia  allo scopo di prendere la sua moglie.  (2° LIBRO DI SAMUELE 12, 1-14).

4)Ci può essere un autoritarismo occulto quando si è conoscenza di un fatto e non si ha il coraggio di denunciarlo alla pubblica opinione. Don Oreste Benzi (ancora lui!) si prese il titolo di comunista quando vide che a Rimini c’erano famiglie senza casa e un numero enorme di appartamenti sfitti e abbandonati. Egli andò a parlare sulla piazza principale di Rimini  per dire che almeno il Comune mettesse delle tasse sulle seconde case sfitte per finanziare con questi introiti la costruzione di case popolari. Era un prete : il duello fra democristiani e  comunisti  era spasmodico: Don Oreste ricevette dei solenni  rimproveri ma alla fine – dopo decenni – tutti ammisero che aveva ragione.

Diciamolo: se non avesse avuto fede il Dio, Don Oreste di sarebbe avvilito ed avrebbe gettato la spugna tornando a fare un innocuo parroco di campagna.

5)CONCLUSIONE: leggiamo il brano di Matteo in cui Gesù enuncia le 8 Beatitudini e conclude con un ammonimento : Guai allorché il mondo dirà bene di voi perché vi siete allineati al suo modo  di pensare! Beati voi invece se accadrà che dirà male di voi per causa mia: esultate perché i vostri nomi sono scritti nei cieli. Ripassiamo (applicandola a noi) la pagina in cui Gesù dice che al Giudizio Universale non ci chiederà quante preghiere abbiamo recitato ma che cosa abbiamo fatto per Lui affamato, assetato, immigrato ecc.(VANGELO DI MATTEO 25,31-46).

Ogni volta che riflettiamo sulla “pazzia” di BP che ha lavorato indefessamente per la fratellanza dei popoli vediamo che il suo messaggio finale (“lasciate il mondo un po’ più buono”) non è un invito al sacrificio ma al bene più desiderato da tutta l’umanità: LA FELICITA’.

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           Don Romano Nicolini – Rimini – Tel. 3398412017 --  www.nicoliniromano.com