L'insegnante di sostegno e il drago



L'insegnante di sostegno e il drago

"…lo stato ha precise responsabilità nei confronti degli alunni disabili, ma
non può trasformarsi in un centro sociale…. Prima di tutto, bisogna creare
un nuovo tipo di insegnante. Di qualsiasi materia si occupi dovrà essere in
grado di trattare anche con gli alunni con disabilità. Verrà formato con
questo obiettivo, e non esisteranno più gli insegnanti di sostegno: in
questo modo si eviterà lo stigma dell'insegnante dedicato."

Rosario Drago, Consigliere della Moratti ed ex dirigente dell'Associazione
Nazionale Presidi
Da un'intervista al sito www.superabile.it
Giacché lo stigma era anticamente il marchio impresso sulla fronte di un
malfattore o di uno schiavo, scopriamo che secondo Rosario Drago essere un
insegnante di sostegno significa svolgere un'attività abbietta o degradante.
Un'ennesima dimostrazione del rispetto che ha l'amministrazione nei
confronti, in genere, dei docenti e, in particolare degli insegnanti di
sostegno che, con enorme fatica ed a proprie spese, hanno sviluppato negli
anni esperienze e competenze preziose per la scuola pubblica.
D'altronde, secondo questo signore, garantire l'insegnamento di sostegno
corrisponde a trasformare la scuola in un centro sociale anche se non ci è
chiaro se si riferisce a quelli occupati o a quelli gestiti dai comuni, ma
poco conta.
Ci limitiamo a segnalare che:
·	E' assolutamente evidente che la politica di taglio degli organici e di
aumento del numero di alunni per classe, anche in presenza di alunni
portatori di handicap, dimostra come il governo non abbia alcuna intenzione
di affrontare la questione della disabilità con le necessarie risorse umane
e strutturali.
·	Il vero obiettivo di una scelta del genere è l'espulsione dalla scuola
pubblica sia degli alunni in difficoltà che di decine di migliaia di
insegnanti e la creazione dell'ennesimo lucroso mercato per agenzie private
che potranno "offrire" alle famiglie ed alle scuole la loro attività.
·	Se, poi, l'assistenza agli alunni disabili sarà scaricata sugli enti
locali ne conseguirà, come inevitabile effetto, una radicale
differenziazione della qualità del servizio fra comuni ricchi e comuni
poveri alla faccia del diritto a una scuola di buona qualità su tutto il
territorio nazionale.
Si tratta, quindi, di sviluppare un'iniziativa forte sul diritto al sostegno
come parte del diritto a una scuola di qualità per tutti i cittadini e di
affermare con forza che, se qualcuno merita di essere stigmatizzato, è
proprio questo signore.
E' necessario che su questo terreno agiscano assieme le famiglie, gli
insegnanti, le associazioni dei genitori dei ragazzi disabili.
Mobilitiamoci subito per battere questo progetto