TuttoscuolaNEWS n. 117



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N. 117, 15 settembre 2003


SOMMARIO

1. Decreto e piano finanziario: quando entrano in vigore?
2. La rivincita della Moratti su Tremonti
3. Aprea batte Brocca uno a zero
4. Premiare i migliori: la Moratti ha ragione. Ma come e quando?
5. Quel bonus fantasma per le spese di aggiornamento
6. Nasce dal basso un'idea di federalismo scolastico?

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le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.21/117:

- Riforma: quel comunicato stampa impreciso
- Il giallo della circolare n. 68, scomparsa e ora riapparsa
- Come cambiano gli orari delle lezioni nella scuola riformata
- La CGIL scuola all'attacco: no alla ìcontroriformaî
- Parita' e ìbonusî: dibattito a sinistra
- La Francia rilancia la laicita' della scuola

E  poi  tutte  le  scadenze  aggiornate  della  scuola  nella  rubrica
TuttoscuolaMEMORANDUM

Per saperne di piu': http://www.tuttoscuola.com/focus
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1. Decreto e piano finanziario: quando entrano in vigore?

Con   l'approvazione  dello  schema  del  primo  decreto  legislativo,
avvenuta venerdi' 12 in Consiglio dei  ministri,  la  riforma  per  il
primo  ciclo  di  istruzione  (scuola  materna,  elementare  e  media)
comincia    il  suo  cammino:  dall'anno  scolastico  2004/2005  sara'
gradualmente attuata.
Per    quest'anno   ci  sara'  solamente  il  progetto  nazionale  di
innovazione, varato con decreto  ministeriale  n.  61  del  22  luglio
scorso, con inglese e informatica in  prima  e  seconda  della  scuola
primaria e altri eventuali aspetti organizzativi  e  didattici  decisi
autonomamente dalle scuole.
Lo    schema   di   decreto  andra'  ora  alla  Conferenza  unificata
(Stato-Regioni-Citta') e alle Commissioni istruzione delle Camere  che
sono chiamate a  pronunciarsi  con  parere  non  vincolante  entro  60
giorni.
Il decreto potrebbe ritornare in Consiglio dei Ministri verso la  fine
dell'anno o ai  primi  del  2004  ed  essere  emanato  tra  gennaio  e
febbraio. Applicazione generalizzata da settembre 2004.
Oltre alla schema di decreto, il Consiglio dei ministri  ha  approvato
in prima lettura il piano programmatico finanziario per il quinquennio
2004-2008, previsto  dalla  legge  n.  53/2003  e  che  doveva  essere
presentato entro la meta' del luglio scorso. Il  testo  dovra'  essere
sottoposto alla Conferenza unificata per l'intesa (non sara'  solo  un
parere).
Del piano si conosce solo  l'importo  complessivo  (8.320  milioni  di
Euro, che saranno stanziati nelle finanziarie dal 2004 al 2008)  e  le
voci   che  finanziera'  (riforma,  autonomia,  tecnologie,  attivita'
motoria, valorizzazione professionale del  personale  docente  e  ata,
aggiornamento, orientamento, Ifts e educazione degli adulti,  edilizia
scolastica). Senza indicazione di cifre per le varie  voci,  il  piano
potrebbe non avere vita facile.
Solo dopo aver conseguito l'intesa con  la  Conferenza  unificata,  il
piano verra' approvato definitivamente dal Consiglio dei ministri  nei
prossimi mesi.  Nel  frattempo  una  prima  tranche  di  finanziamento
(simbolica o consistente?) dovrebbe  essere  inserita  nella  prossima
finanziaria.

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2. La rivincita della Moratti su Tremonti

Dopo quattro mesi di ìsostaî (forzata) nei cassetti di Palazzo  Chigi,
lo schema di decreto legislativo, proposto dalla Moratti  ai  colleghi
ministri gia' a meta' maggio, e' stato dunque varato. Cosa e' cambiato
da allora? E' interessante infatti capire chi ha vinto il  braccio  di
ferro tutto interno alla Casa delle liberta'.
Ebbene,  premesso  che  il  testo  dello  schema  di  decreto  non  e'
disponibile, ma tutto lascia credere che sia  rimasta  sostanzialmente
invariata la bozza circolata a maggio, due erano  stati  i  punti  sui
quali si era infranta l'azione del ministro Moratti: la  mancanza  del
piano finanziario, che secondo il  ministro  Tremonti  avrebbe  dovuto
essere definito prima del primo decreto attuativo,  per  inquadrare  e
garantire le spese necessarie all'attuazione della  riforma;  il  nodo
del docente tutor, fortemente avversato dall'Udc.
Sulla prima questione la Moratti, da quel che si sa, aveva inviato per
tempo a Tremonti la sua proposta per la predisposizione del  piano  di
investimenti, ma non era bastato. Tutto rinviato e, visto che il piano
non era stato predisposto entro i previsti 90 giorni, si pensava ormai
che tutto fosse rimandato alla Finanziaria.
Ma la Moratti non si e' data per vinta e con l'appoggio del Presidente
del Consiglio, dal quale era stata  ricevuta  nei  giorni  scorsi,  e'
riuscita a strappare un si' al collega dell'Economia  e  al  Consiglio
dei ministri contestualmente all'approvazione del ìsuoî decreto per la
riforma.
E cosi' lo schema del decreto  e'  stato  approvato  prima  del  piano
finanziario, perche' quello di venerdi' scorso e' stato, per il  piano
(mancante ancora dell'attribuzione delle risorse alle  singole  voci),
un ok in prima lettura, dovendo essere sottoposto  ad  intesa  con  la
Conferenza unificata Stato-regioni-citta'.
Il  piano  finanziario  sara'  quindi  definitivamente  approvato  dal
Consiglio dei Ministri tra un mese o due, ma nel frattempo  lo  schema
di decreto legislativo morattiano avra' compiuto buona parte  del  suo
cammino nella procedura consultiva prevista  (conferenza  unificata  e
commissioni parlamentari).  Al  contempo  pero'  la  previsione  della
quantificazione della spesa e' stata fatta e il governo non puo'  piu'
rimangiarsela.
Resta da vedere quanto di questi fondi proverra' da  nuove  risorse  e
quanto sara' ricavato da risparmi interni al sistema scuola.


3. Aprea batte Brocca uno a zero

L'altro motivo che nel  maggio  scorso  blocco'  l'approvazione  dello
schema di decreto legislativo in Consiglio  dei  Ministri  sembra  sia
stato quello del docente tutor e, soprattutto, della rigida previsione
di un orario  settimanale  in  classe  di  almeno  18  ore  (sulle  27
complessive di lezione).
Quella previsione, ispirata dalle elaborazioni del  prof.  Bertagna  e
fatta propria in particolare dal sottosegretario on. Valentina  Aprea,
non  era  stata  condivisa  dall'ex-sottosegretario  Beniamino  Brocca
(responsabile scuola dell'Udc)  che  in  diverse  occasioni  pubbliche
l'aveva   pesantemente  criticata,  rivendicando  sostanzialmente  una
difesa dell'organizzazione attuale della scuola elementare che prevede
i cosiddetti moduli e funzioni paritarie dei docenti.
Sembrava che la mediazione potesse diventare quella  di  affermare  da
una parte la funzione tutoriale ma, dall'altra, di non  vincolarla  ad
un   orario  definito  di  presenza  in  classe,  anche  nel  rispetto
dell'autonomia delle scuole.
Dalla sintesi del decreto presentata dal Miur risulta invece che tutto
e'    rimasto    come   prima,   come  voleva  l'on.  Aprea:  docente
tutor-coordinatore con presenza di  almeno  18  ore  nelle  prime  tre
classi della scuola primaria. Si  direbbe  che  l'on.  Brocca  si  sia
rassegnato, a meno che il testo ufficiale varato in  Consiglio  e  non
ancora reso noto, contenga  qualche  sorpresa  sull'argomento  oppure,
piu' probabilmente, che ogni  mediazione  sia  rinviata  al  confronto
nelle Commissioni parlamentari.

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4. Premiare i migliori: la Moratti ha ragione. Ma come e quando?

ìDare piu' soldi a chi e' piu' bravo e costruire una carriera dove non
contino    solo   gli  anni  di  servizio  ma  anche  il  meritoî:  la
dichiarazione del ministro Moratti al ìCorriere della Seraî di  sabato
non puo' non essere  condivisa.  Ma  dall'affermazione  all'attuazione
c'e' in mezzo un mare di difficolta', come ben  ricorda  l'ex-ministro
Berlinguer    che   sullo   strumento  (il  concorsone)  per  attuare
quell'obiettivo usci' clamorosamente sconfitto.
Il ministro Moratti ha fatto sapere che e' al lavoro  una  commissione
mista formata da funzionari  del  Miur  e  sindacalisti  che  dovrebbe
consegnare una proposta finita entro la fine dell'anno.  Una  proposta
che la categoria dovra' condividere (concorsone docet).
Ma poi? Quale sarebbe la strada per arrivare a  compensare  il  merito
tra i prof.?
Il ministro ha  parlato  di  nuovo  contratto,  ma  per  il  contratto
occorrera' aspettare altri quattro anni, visto che l'ultimo  e'  stato
appena firmato.
Se invece si punta ad introdurre la riforma delle carriere dei docenti
con  il  prossimo  contratto  economico  biennale  2004-2005,  non  ci
sarebbero risorse disponibili, perche' in quell'occasione  normalmente
vi sono a malapena i soldi per recuperare le perdite dell'inflazione.
Non resta quindi che sperare nel piano programmatico  finanziario  per
la riforma, approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri, che
alla lettera e) (ìvalorizzazione professionale del personale docenteî)
prevede, gia' dalla prossima legge finanziaria, risorse (per  ora  non
quantificate) a sostegno all'obiettivo Moratti.
A giorni la prima bozza di finanziaria consentira'  di  verificare  la
richiesta della Moratti. La partita dell'introduzione del merito nella
carriera del personale scolastico e' ancora lunghissima.


5. Quel bonus fantasma per le spese di aggiornamento

ìE poi vorrei ricordare che c'e' un  bonus  annuale  da  35  euro  per
l'acquisto di materiale didattico..î. Nell'intervista riportata sabato
dal ìCorriere della Seraî il ministro Moratti fa questa affermazione a
proposito di spese di aggiornamento sostenuto dagli  insegnanti  delle
scuole statali.
Ma sbaglia i tempi, perche', anziche' ìc'e' un bonusî, avrebbe  dovuto
dire ìc'e' stato un bonusî.
I 35 euro di rimborso alle spese di aggiornamento per  gli  insegnanti
delle   scuole  statali  erano  stati  infatti  previsti  dalla  legge
finanziaria 2002, ma non sono stati  piu'  confermati  per  quest'anno
2003.
Anzi, quel primo stanziamento del 2002 in buona parte se l'e'  ripreso
nel novembre 2002 il ministro Tremonti e molti  docenti  sono  rimasti
all'asciutto (ad  attenuare  l'odiosa  beffa  c'e'  solo  la  modestia
dell'importo). Si sono salvati soltanto i docenti  di  alcune  regioni
per    le   quali  l'ufficio  scolastico  regionale  aveva  provveduto
tempestivamente all'assegnazione.
Per l'acquisto di materiale didattico, libri o abbonamenti a riviste i
docenti provvedono, come sempre, in proprio.
Forse il ministro ha voluto anticipare qualcosa che dovrebbe  arrivare
con la prossima legge  finanziaria  e  che  e'  richiamato  dal  piano
programmatico finanziario  (lettera  g)  ma,  anche  in  questo  caso,
avrebbe sbagliato i tempi: avrebbe dovuto dire ìci sara'  un  bonusÖî.
Gli insegnanti lo sperano. E  gia'  che  c'e',  sarebbe  bene  che  il
contributo sia stavolta un po' piu' che simbolico.

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6. Nasce dal basso un'idea di federalismo scolastico?

L'Associazione nazionale dei comuni (Anci) e i sindacati della  scuola
CGIL, CISL, UIL e Snals, hanno avviato  un  ciclo  d'incontri  che  si
pongono un obiettivo che non ha precedenti nella storia  della  scuola
italiana:   l'idea  condivisa  e'  quella  della  reciproca  difesa  e
valorizzazione dell'autonomia scolastica e delle autonomie locali.
L'associazione dei comuni ha ipotizzato la definizione di una  vera  e
propria    "piattaforma    comune   per   la  scuola"  che  superi
l'anacronistica impostazione secondo la quale gli enti locali svolgono
funzioni di tipo "servente", e che getti  le  basi  per  un  governo
politico e programmatico locale dei servizi scolastici.
La    difesa   delle  autonomie,  la  generalizzazione  della  scuola
dell'infanzia, l'ampliamento quantitativo e  qualitativo  dell'offerta
scolastica, la riqualificazione del patrimonio di edilizia scolastica,
sono i temi sui quali si e' registrato un primo sostanziale accordo.
Lo strumento principe per il raggiungimento degli obiettivi  condivisi
e'    individuato    nella   costruzione   di   reti  scolastiche  e
interistituzionali che, dal basso,  potranno  realizzare  le  sinergie
necessarie al miglioramento del servizio  e  dare  ai  sistemi  locali
quella forza "contrattuale" che difficilmente le singole scuole e  i
singoli enti locali potrebbero avere.
Il progetto e' gia' stato  discusso.  Dopo  la  giornata  introduttiva
generale del 4 settembre, l'Anci e i  sindacati  si  sono  visti  l'11
settembre. L'incontro e' stato  dedicato  alle  cosiddette  "funzioni
miste". Questione  non  semplice,  apertasi  dopo  il  passaggio  dei
bidelli allo Stato, sulla quale non poche sono state, in  passato,  le
tensioni tra sindacati e comuni.
Prossima data il 22 settembre. Non appare un percorso  facile,  quello
intrapreso, ma gli esiti potrebbero rappresentare una "novita' vera"
nel panorama della scuola italiana. Vedremo.


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Ed ecco le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.21/117:


Riforma: quel comunicato stampa impreciso

Da Palazzo Chigi, pochi minuti dopo  l'approvazione  dello  schema  di
decreto legislativo per l'attuazione della riforma  nel  I  ciclo,  e'
stato    diramato  un  comunicato  stampa,  poi  pubblicato  anche  su
www.istruzione.it, che, forse  per  la  fretta,  contiene  almeno  due
errori (Ö) http://www.tuttoscuola.com/focus


Il giallo della circolare n. 68, scomparsa e ora riapparsa
La circolare n. 68 dell'8 agosto scorso sul  progetto  di  innovazione
nella scuola primaria e' proprio tormentata. Chissa'  quanto  lo  deve
essere    stata    per    chi    l'ha   firmata,   visto   che  (Ö)
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Come cambiano gli orari delle lezioni nella scuola riformata
Lo schema di decreto legislativo per il primo ciclo  di  istruzionenon
ha ancora un testo ufficiale, anche sesembra di capire che  si  tratti
del medesimo testo noto da maggio. E' possibile cosi' confrontare  gli
orari    di    funzionamento    delle    scuole    (Ö)
http://www.tuttoscuola.com/focus


La CGIL scuola all'attacco: no alla ìcontroriformaî

La ìguida per una scelta consapevoleî pubblicata nel sito  della  CGIL
scuola e' un appello ai docenti  perche'  votino  nei  collegi  contro
l'adesione alla sperimentazione delle ìIndicazioni nazionaliî.
Si concreta cosi' la strategia di ìopposizione dal bassoî alla riforma
Moratti, preannunciata (Ö) http://www.tuttoscuola.com/focus


Parita' e ìbonusî: dibattito a sinistra
Il ìbonusî per  le  famiglie  che  scelgono  le  scuole  paritarie  e'
sacrosanto.    Anzi,  arriva  in  grave  ritardo.  Chi  lo  dice?  (Ö)
http://www.tuttoscuola.com/focus


La Francia rilancia la laicita' della scuola
Il presidente della Repubblica francese ha conferito a Bernard  Stasi,
illustre giurista di formazione cattolica,  l'incarico  di  presiedere
una Commissione nazionale  che  rediga  entro  la  fine  dell'anno  un
rapporto finalizzato a rilanciare il principio  di  nella  scuola  (Ö)
http://www.tuttoscuola.com/focus


E poi tutte le scadenze del prossimo mese, commentate e spiegate. Ecco
gli argomenti di TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:

- scadenze amministrative relative al mese di settembre
- iscrizione a CORSI PER ADULTI
- RSU: elenchi sedi delle istituzioni scolastiche
- stipula contratti su posti vacanti o disponibili
- stipula contratti docenti IRC
- inizio contrattazione integrativa con RSU
- modelli 770/2003
- Comunicazione dati anagrafici degli studenti delle PARITARIE
- Primo giorno utile di presentazione delle liste per l'elezione delle
RSU
- Rinnovo consigli di classe, interclasse e intersezione

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