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MEDIAZIONE DEI CONFLITTI



Le novità proposte da Punto di fuga editore



MEDIARE E PREVENIRE NELLA SCUOLA
Da un'esperienza europea un modello progettuale per la prevenzione del disagio.

di S. Pinna, M. Spissu, G. Spissu

Il disagio, la dispersione scolastica, la violenza analizzati da uno
psicologo, un medico, un sociologo.

Il volume, sintesi del progetto europeo "Gesposit", coordinato
dall'Universidade Aberta di Lisbona, si propone di fungere da supporto alla
comunità scolastica per sviluppare un modello di intervento fondato sui
processi di mediazione che consenta alle famiglie, al personale docente e
non docente, agli alunni, di prendere coscienza dei forti conflitti
esistenti nell'individuo e nelle istituzioni in questo particolare momento
storico, nonchè di tentare di agevolare, attraverso la prevenzione, i
processi di sviluppo della personalità umana evitando disagi,
disorientamenti, disgregazione, manifestazioni di violenza.

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LA COMUNICAZIONE COME ANTIDOTO AI CONFLITTI
Dalle relazioni interpersonali alle dinamiche macrosociali.

a cura di Enrico Cheli

Atti del convegno interdisciplinare sulle politiche e le metodologie di
prevenzione dei conflitti (Arezzo 17-18 maggio 2002, Facoltà di Lettere e
Filosofia, Università di Siena).

E' possibile prevenire le guerre? Come si possono disinnescare i focolai
del terrorismo internazionale? Per quali motivi una divergenza di vedute o
di interessi degenera in litigio, scontro, violenza? A chi possono
rivolgersi due coniugi che vorrebbero separarsi pacificamente ma non ci
riescono? Ci sono alternative ai tribunali nella risoluzione delle
controversie commerciali? Questo libro affronta temi di grande attualità e
si propone di fare il punto della situazione in merito alle conoscenze
teoriche, alle ricerche e alle tecniche ed esperienze operative sulla
dinamica dei conflitti e sulle possibilità di prevenzione, mediazione,
risoluzione pacifica degli stessi. Come anticipa il titolo, il presupposto
di fondo è che i conflitti degenerano e diventano distruttivi anche a causa
di chiusure comunicative e di difficoltà nelle relazioni e pertanto
aumentando le occasioni di comunicazione e migliorandone la qualità si può
contribuire a gestirli in modo non distruttivo. Grazie ai contributi delle
scienze umane e sociali oggi si conoscono abbastanza a fondo le cause e le
dinamiche dei conflitti e siamo anche in grado, in certa misura, di
trasformare i circoli viziosi in circoli virtuosi, cioè di trasformare uno
scontro distruttivo in un confronto costruttivo, con impagabili ricadute
positive sulla qualità della vita e sulla sicurezza del pianeta.

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