Assemblea nazionale scuola DS



Oggetto: Assemblea nazionale scuola DS il 12 aprile ore 9,30 presso Centro
Congressi Cavour, Roma


E' convocata a Roma, il 12 aprile, ore 9,30 - 13,30, presso il Centro
Congressi Cavour, Via Cavour,50/a
L'Assemblea nazionale DS
" Contro e oltre la Moratti, rilanciamo la scuola
di tutti e di ciascuno".

All'Assemblea partecipano i Segretari regionali e provinciali e i
rispettivi responsabile del settore scuola e formazione, delegazioni di
insegnanti, dirigenti e personale amministrativo scolastico, gli Assessori
scuola e formazioni delle Regioni e dei Comuni, i membri delle Commissioni
consiliari sulla scuola regionali e comunali,i parlamentari delle
Commissioni scuola del Senato e della Camera dei deputati, i rappresentanti
della Sinistra giovanile e delle associazioni degli studenti, degli
insegnanti e dei genitori.

L'Assemblea sarà aperta da una relazione di Andrea Ranieri e conclusa da
Piero Fassino.
Il documento base della riunione viene allegato.
Vi preghiamo di confermare la vostra presenza e di assicurare la
partecipazione di una delegazione rappresentativa del mondo della scuola
della vostra Regione e delle singole organizzazioni provinciali.

L'Assemblea sarà conclusa entro le ore 13,30, per poter partecipare nel
primo pomeriggio alla manifestazione nazionale sulla scuola che si svolgerà
a Roma (piazza S. Giovanni).

Dipartimento DS "Sapere, formazione e cultura"




Contro e oltre la Moratti, rilanciamo la scuola di tutti e di ciascuno


La scuola italiana, come l'Università e la ricerca, è stata colpita da una
finanziaria, che ha assunto il sapere e la cultura come terreno di
risparmio, e non come il terreno decisivo di investimento per rafforzare
una delle decisive risorse strategiche per lo sviluppo qualitativo del
Paese.
Dopo la finanziaria - abbiamo già denunciato - sarà più difficile per le
scuole dell'autonomia garantire i servizi che hanno più rilevanza sociale,
e di coprire le domande di formazione più innovative e più ricche.
Diminuiscono gli organici, diminuisce la scuola a tempo pieno, diminuisce
la possibilità di fare progetti contro la dispersione scolastica, di
inserire alunni disabili, di integrare bambini e bambine provenienti da
paesi diversi dal nostro. E insieme calano i corsi di informatica, di
musica, di inglese, che vengono già in molte situazioni offerti come
servizi opzionali a pagamento.
.La scuola italiana esce da questa finanziaria più povera e più rigida.
La controriforma Moratti è la copertura legislativa di questa scuola più
povera e più rigida.
Crea discontinuità e salti laddove la migliore scuola italiana aveva
costruito passaggi dolci e non traumatici fra i diversi ordini; ricrea
divisioni e gerarchie dopo anni in cui ci si era impegnati -anche per la
spinta della riforma del centrosinistra- in direzione dell'integrazione.
Riduce di un anno l'obbligo scolastico, in un mondo dove tutti i Paesi, a
diversi livelli, sono impegnati ad innalzare la preparazione culturale e
professionale dei propri cittadini.
La legge risente della confusione e contraddittorietà del centro-destra:
quasi niente di essa è immediatamente applicabile; gli ordini del giorno
della maggioranza che hanno accompagnato l'approvazione della legge
contengono posizioni contraddittorie tra loro, e in alcuni casi con gli
stessi principi ispiratori della legge.
Riteniamo possibile un'iniziativa volta non solo alla denuncia del
carattere regressivo della legge, ma anche a far vivere, con l'iniziativa
nelle scuole e nei territori, quella scuola del cambiamento, di tutti e di
ciascuno, che la controriforma Moratti vuole bloccare.
Proponiamo per questo un nuovo patto tra scuole dell'autonomia, Enti
locali, Regioni, sindacati, associazioni degli insegnanti, degli studenti e
dei genitori, per rilanciare la scuola della continuità e dell'integrazione
fra sapere e saper fare.
Nella scuola dell'infanzia, contrapponendo agli anticipi della Moratti, la
continuità dei percorsi 0 - 6 anni, aumentando la valenza educativa degli
asili nido e non risucchiando in una logica assistenziale la scuola
dell'infanzia; nel ciclo primario, generalizzando gli Istituti comprensivi;
nel ciclo secondario, contrapponendo alla canalizzazione precoce della
Moratti l'estensione dei bienni unitari integrati e una nuova progettazione
dell'obbligo formativo a 18 anni; rafforzando il sistema della formazione
permanente degli adulti.
I democratici di sinistra impegneranno in questa direzione le loro presenze
nella scuola e negli Enti locali, nel mondo del lavoro e
nell'associazionismo democratico, con l'obiettivo di far crescere le scuole
dell'autonomia, le loro reti, la loro capacità di progettare e vivere il
cambiamento.
Ne faranno una priorità della loro azione di governo nelle Regioni, nelle
Provincie, nei Comuni amministrati dall'Ulivo, un punto di riferimento
essenziale per le prossime elezioni amministrative.
Su questa base saranno a fianco dei sindacati scuola che unitariamente
sciopereranno il 24 marzo a tutela del salario e della dignità
professionale degli insegnanti, e parteciperanno, assieme alla Sinistra
Giovanile, alla manifestazione per la scuola del 12 aprile a Roma, promossa
da un ampio arco di realtà associative e sindacali.