Giochino



Caro Alessandro,
Ti allego in Word un articolo che ho scritto, così di getto, contro questa guerra. Se vuoi, puoi pubblicarlo nel sito di PeaceLink o utilizzarlo come meglio ti pare. Si intitola "Giochino".
Fammi sapere.
Ciao.
Grazia

Grazia Guaschino
Corso Brianza 12
10153 Torino


 
 
GIOCHINO
 
 
Voglio mostrarvi un giochino molto istruttivo. Si intitola: Che cosa abbiamo imparato?
 
PRIMA PARTE DEL GIOCO
 
Copio testualmente una pagina del libro di storia (Federica Bellesini, I nuovi sentieri della storia , Volume 3-A) che mio figlio (III media) deve studiare per domani:
 
(Pag. 64) Le cause del conflitto
 
L Europa, nel 1914 (1), è al centro della civiltà mondiale e gode gli ultimi istanti della lunga pace liberale, un periodo di sviluppo economico e di crescita sociale che, pur fra stridenti contrasti, i governi liberal-borghesi (2) le hanno assicurato fin dal Congresso di Vienna (3). Uomini di cultura e politici guardano al futuro con fiducia e, con ingenuo ottimismo, ritengono che l Europa (4) sia destinata a rimanere per sempre immune da guerre capaci di coinvolgere le grandi potenze. In questo stesso momento storico, però, molti altri Europei (5), imbevuti di razzismo e di nazionalismo, credono che la guerra sia preferibile alla pace. La guerra infatti, secondo loro, realizza un autentico progresso, perché elimina gli individui deboli e inferiori facendo trionfare la nazione e gli uomini superiori.
I razzisti e i nazionalisti abbondano in tutti i Paesi europei (6), nessuno escluso, e le cause fondamentali e remote della prima guerra mondiale (7) consistono proprio nelle loro ideologie propagandate con ogni mezzo e negli egoismi nazionalistici.
 
Le cause immediate che scatenano il conflitto sono & gli interessi economici e imperialistici che oppongono le grandi potenze europee. Germania e Gran Bretagna, infatti, lottano per ottenere la supremazia sui mari e nelle colonie; Russia, Austria e Impero ottomano si contendono l area slava e balcanica; &. (8)
Tutti perciò si armano e rafforzano i legami di alleanza già esistenti:
-         la Triplice Alleanza (Germania, Austria e Italia)
-         la Triplice Intesa (Gran Bretagna, Francia e Russia) (9)
 
Il pretesto che fa scoppiare la guerra è l assassinio dell erede al trono imperiale d Austria (28 giugno 1914), avvenuto a Sarajevo in Bosnia& (10)
L Austria (11)
ritiene responsabile dell accaduto la Serbia, alla quale (12) invia un ultimatum. Non avendo ottenuto risposta, il 28 luglio 1914 l Austria dichiara guerra alla Serbia (13).
In poche settimane tutta l Europa (14) è in armi&.
 
&(Pag. 66) Nessun esercito prevale: i soldati si combattono, inchiodati nelle trincee (14). Anche l Italia scende in campo per combattere una guerra inutile e non voluta dalla maggioranza della popolazione.
 
 
SECONDA PARTE DEL GIOCO
 
Provate ora a sostituire le parole in grassetto con le seguenti altre:
 
1)      Il mondo occidentale, nel 2001,
2)      democratici
3)      dalla fine della Seconda Guerra Mondiale
4)      il mondo occidentale
5)      Americani ed Europei
6)      occidentali
7)      prima guerra mondiale del 21° secolo
8)      interessano le grandi potenze mondiali. L America lotta per avere il controllo delle risorse energetiche e la piena agibilità dei mercati mondiali
9)      l America, oltre all appoggio della NATO, riesce a ottenere l alleanza del Giappone e della Russia
10)  l attacco terroristico alle Twin Towers di New York e al Pentagono di Washington (11 settembre 2001)
11)  L America
12)  Osama bin Laden, capo spirituale dei Talebani d Afghanistan, ai quali
13)  il 7 ottobre 2001 l America comincia a bombardare l Afghanistan
14)  tutto il mondo occidentale si dichiara pronto ad affiancarsi all America ed è
15)  L aviazione americana insiste nel bombardare a tappeto un deserto i cui abitanti (e quindi le vittime) nei miserevoli villaggi colpiti per errore sono donne, vecchi e bambini.
 
 
TERZA PARTE DEL GIOCO
 
Ecco ciò che risulta dalle sostituzioni:
 
Le cause del conflitto
 
Il mondo occidentale, nel 2001, è al centro della civiltà mondiale e gode gli ultimi istanti della lunga pace liberale, un periodo di sviluppo economico e di crescita sociale che, pur fra stridenti contrasti, i governi democratici le hanno assicurato fin dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Uomini di cultura e politici guardano al futuro con fiducia e, con ingenuo ottimismo, ritengono che il mondo occidentale sia destinato a rimanere per sempre immune da guerre capaci di coinvolgere le grandi potenze. In questo stesso momento storico, però, molti altri Americani ed Europei, imbevuti di razzismo e di nazionalismo, credono che la guerra sia preferibile alla pace. La guerra infatti, secondo loro, realizza un autentico progresso, perché elimina gli individui deboli e inferiori facendo trionfare la nazione e gli uomini superiori.
I razzisti e i nazionalisti abbondano in tutti i Paesi occidentali, nessuno escluso, e le cause fondamentali e remote della prima guerra mondiale del 21° secolo consistono proprio nelle loro ideologie propagandate con ogni mezzo e negli egoismi nazionalistici.
 
Le cause immediate che scatenano il conflitto sono & gli interessi economici e imperialistici che interessano le grandi potenze mondiali. L America lotta per avere il controllo delle risorse energetiche e la piena agibilità dei mercati mondiali.
 
Tutti perciò si armano e rafforzano i legami di alleanza già esistenti:
l America, oltre all appoggio della NATO, riesce a ottenere l alleanza del Giappone e della Russia
 
Il pretesto che fa scoppiare la guerra è l attacco terroristico alle Twin Towers di New York e al Pentagono di Washington (11 settembre 2001)
L America ritiene responsabile dell accaduto Osama bin Laden, capo spirituale dei Talebani d Afghanistan, ai quali invia un ultimatum. Non avendo ottenuto risposta, il 7 ottobre 2001 l America comincia a bombardare l Afghanistan. In poche settimane tutto il mondo occidentale si dichiara pronto ad affiancarsi all America ed è in armi&.
 
& L aviazione americana insiste nel bombardare a tappeto un deserto i cui abitanti (e quindi le vittime) nei miserevoli villaggi colpiti per errore sono donne, vecchi e bambini.
Anche l Italia scende in campo per combattere una guerra inutile e non voluta dalla maggioranza della popolazione.
 
 
 
 
PARTE FINALE DEL GIOCO
Avete letto il nuovo testo ottenuto sostituendo le parole in grassetto? Siete allora pronti a trovare la risposta alla domanda, titolo del gioco:
Che cosa abbiamo imparato?
 
SOLUZIONE
 
NIENTE, NON ABBIAMO IMPARATO NIENTE. A MENO DI UN SECOLO DI DISTANZA  DALLA PRIMA FOLLE GUERRA MONDIALE, RIPETIAMO GLI STESSI INUMANI ERRORI CON LA STESSA ENTUSIASTICA IDIOZIA, GUIDATI DAGLI STESSI AVIDI  INTERESSI  ECONOMICI DEGLI STRARICCHI AL POTERE.
 
Al termine di questo sconvolgente giochino, cito ancora testualmente le parole di un volantino stampato nel 1914 a Milano e riportato a pag. 67 del libro di storia già nominato:

RIFIUTIAMO LE ARMI!
Non è per l orrore tolstoiano dell uccisione che il proletario si rifiuta di impugnare il fucile che gli offre la borghesia ma perché egli non vuole servirsene per accrescere il potere della borghesia medesima, la quale si serve del proletario vestito da soldato per la custodia del suo privilegio economico, e lo lancia contro altri proletari, di altre nazioni, a massacrarsi sui campi di battaglia, nei quali i lavoratori lasciano inutilmente la vita, non avendone alcun beneficio, né per la loro classe, né per le loro famiglie abbandonate nella più squallida miseria. ABBASSO LA GUERRA!
 
Direi che qui non occorre cambiare proprio nulla.
 
Grazia Guaschino