[Economia] Bollette elettriche: dal 2016 chi consumerà meno pagherà di più



Bollette elettriche: dal 2016 chi consumerà meno pagherà di più

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28/07/2015 - di Maghdi Abo Abia            

Secondo il nuovo piano dell'Aeegsi, piano ancora divulgativo, è opportuno aumentare i consumi penalizzando quelli più bassi a scapito di quelli più alti con una nuova tariffa che potrebbe punire i virtuosi con un aumento di 71 euro l'anno

Bollette elettriche: dal 2016 chi consumerà meno pagherà di più

La bollette elettriche negli ultimi anni sono destinate ad aumentare “regalando” una nuova stangata alle famiglie italiane che solo pochi giorni fa avevano sentito parlare di abolizione dell’imposta sulla casa. A meno che non si aumentino i consumi. Allora sono destinate a diminuire. Questo in sostanza il senso della proposta dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico, Aeegsi, che prevede dal 2016 un aumento sostanziale delle bollette per oltre l’80 per cento delle famiglie italiane contrapposto ad un calo per chi spende di più.

Bollette elettriche

BOLLETTE ELETTRICHE, IL DECRETO LEGISLATIVO DEL 2014

Cerchiamo di fare un po’ ordine in una materia che rischia di infuocare l’autunno italiano. Il decreto legislativo 102/2014 recepisce una serie di direttive europee che puntano ad incrementare l’efficienza energetica media dei paesi membri. L’obiettivo è quello di produrre lo stesso quantitativo di potenza usando meno risorse, tagliando le fonti tradizionali ed investendo sulle rinnovabili. Nello specifico, nel ddl l’Italia pone i propri traguardi da qui al 2020:

Nella riduzione, entro l’anno 2020, di 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio dei consumi di energia primaria, pari a 15,5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio di energia finale, conteggiati a partire dal 2010, in coerenza con la Strategia energetica nazionale.

Insomma, produrre meglio per non perdere nulla.

BOLLETTE ELETTRICHE, LA PROPOSTA DELL’AEEGSI -

Detto questo. L’Aeegsi ha formulato una proposta al momento non vincolante che dev’essere commentata o arricchita dai soggetti interessati che devono far pervenire la propria opinione entro il prossimo 4 settembre. Del resto lo specifica la stessa Aeegsi: La scheda ha carattere divulgativo e non provvedimentale». L’obiettivo è quello di mantenere una distinzione netta tra le diverse componenti della tariffa domestica, quelle a copertura dei servizi di rete, per le quali vale il principio di aderenza delle tariffe ai costi, e quelle a copertura degli oneri generali. Per queste ultime il suddetto principio di aderenza non può essere applicato.

BOLLETTE ELETTRICHE, COME CAMBIA LA TARIFFA

Qui però bisogna fornire una spiegazione: i servizi di rete sono le spese del cliente per farsi arrivare la corrente a casa. Gli oneri di sistema sono i soldi pagati per gli incentivi alle energie rinnovabili o per la dismissione delle vecchie centrali. Spiegato questo, andiamo avanti con una diversa divisione della cosiddetta tariffa TD che vedrebbe i costi così strutturati:

• quota fissa per i costi legati alla sola attività di misura e commercializzazione;

• quota potenza (euro/anno per kW contrattualmente impegnato) per i costi legati a tutte le attività di distribuzione a ogni livello di tensione;

• quota energia (centesimi di euro per kWh prelevato) per i costi legati alle attività di trasmissione

Per quanto riguarda invece gli oneri di sistema, l’Aeegsi pensa di muoversi come segue: il 75 per cento del gettito verrà raccolto in relazione all’energia prelevata, nell’ordine dei centesimi di euro per kilowatt ora, il restante 25 per cento verrà raccolto in relazione al numero dei punti di prelievo, nell’ordine di centesimi di euro per punto.

 

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BOLLETTE ELETTRICHE: CHI PAGA MENO OGGI AVRÀ UN EXTRA DI 71 EURO L’ANNO

Ora è arrivato il momento di parlare di “polpa”. Quanto costerà la bolletta media? Ve lo diciamo subito. Di più rispetto al passato. A pagare maggiormente saranno coloro che consumano fino a 1.500 kWh annui, che si troveranno a pagare mediamente in un anno 71 euro in più rispetto alla “vecchia” tariffazione ancora in auge. I maggiori risparmi? Per chi consuma più di 6.000 kWh annui con un impianto da 6 chilowatt (-582 euro). Questo accade perché il nuovo piano tariffario supera la tariffazione progressiva, sistema ormai attivo solo in Italia in tutta Europa, per cui chi consuma di più paga di più. Del resto lo prevede anche il Ddl all’articolo 11, comma 3:

superare la struttura progressiva rispetto ai consumi e adeguare le predette componenti ai costi del relativo servizio, secondo criteri di gradualità. L’adeguamento della struttura tariffaria deve essere tale da stimolare comportamenti virtuosi da parte dei cittadini, favorire il conseguimento degli obiettivi di efficienza energetica e non determina impatti sulle categorie di utenti con struttura tariffaria non progressiva

Bollette elettriche

BOLLETTE ELETTRICHE: CONSUMARE DI PIU’ PER PAGARE MENO -

La soluzione per l’Aeegsi? Consumare di più. Si pensa a:

introduzione di livelli di potenza contrattualmente impegnata con un passo più fitto rispetto all’attuale.

Azzeramento degli oneri in capo ai clienti finali (contributo in quota fissa) a favore dei distributori per la copertura degli oneri amministrativi previsti in caso di variazioni del livello di potenza contrattualmente impegnata su richiesta dal cliente

Messa a disposizione, tramite bolletta o portale internet, delle informazioni relative alla massima potenza prelevata mensile su base quartoraria.

BOLLETTE ELETTRICHE, L’INTERROGAZIONE AL SENATO DEL M5S

Allora cosa succede con tutti i sistemi a basso consumo energetico comprati con il passare degli anni? Anche con l’aumento della potenza e l’azzeramento degli oneri in caso di variazione di livello di potenza potrebbe accadere che chi ha scelto lampade a led, elettrodomestici a basso consumo e reso la propria casa “efficiente” si trovi col cerino in mano, ovvero a pagare molto più soldi di quanti non debba pagarne. Lo dice la legge ma l’impressione è che la proposta dell’Aeegsi non vada nella stessa direzione. Senza dimenticare che a prima lettura sembra che i maggiori oneri di sistema siano proporzionalmente a carico di chi consuma meno. Medesima domanda se l’è posta il senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto che in un’interrogazione al Senato ha chiesto al governo di chiarire la questione.

BOLLETTE ELETTRICHE, IL NO DEGLI AMBIENTALISTI

Rinnovabili.it ha ripreso anche la posizione estremamente critica delle associazioni ambientaliste, dei consumatori e delle rinnovabili che chiedono un incontro pubblico all’Aeegsi in modo che si chiariscano le motivazioni di una scelta che penalizzerebbe 24 milioni di famiglie su 23,9 milioni, cifre di Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare. L’autorità, nel corso di un incontro a porte chiuse con i rappresentanti delle associazioni, ha confermato che «l’obiettivo della riforma è agevolare la transizione verso uno sfruttamento sempre maggiore del vettore elettrico, grazie a una riduzione del costo dei consumi, e dar la possibilità agli utenti di modulare con più libertà la potenza impegnata».

BOLLETTE ELETTRICHE: “IL CONTENIMENTO DEI CONSUMI NON E’ PIU’ PRIORITARIO”

Insomma. Più consumi, meno paghi. Perché secondo l’Aeegsi il contenimento dei consumi non è più prioritario in uno scenario di produzione da rinnovabili. Secondo le associazioni lo spostamento del 100 per cento degli oneri di distribuzione sulla quota fissa inciderebbe violentemente sui consumi e sulle bollette che aumenteranno per l’81,5 per cento delle famiglie italiane. Inoltre l’aumento dei consumi costringerebbe ad un maggiore sfruttamento delle fonti fossili.