Mutuosoccorso a Napoli sostiene “Spazio alla Responsabilità”




 

 

Mutuosoccorso a Napoli invita a partecipare, intervenire e condividere questa importante iniziativa che si svolge a Napoli, anche come valorizzatore del nostro tessuto sociale e produttivo.

Gli interlocutori privilegiati della nostra associazione, che ricevono questa comunicazione via e-mail, sono invitati a suggerire temi di intervento e proposte di lavoro da veicolare attraverso la partecipazione ai forum. Gli interessati possono inviare una e-mail a:

mutuosoccorsoanapoli at gmail.com .

Per ulteriori informazioni si invita a visitare il sito internet o la pagina facebook dell’iniziativa.

 

http://www.spazioallaresponsabilita.it/

https://www.facebook.com/SpazioallaResponsabilita?fref=ts

 

Mutuosoccorso a Napoli partecipa sabato 13 aprile alla Mostra d’Oltremare, Sala Vip Lounge, Pad 4

ore 12.00 a:

Fundraising e strategie di "business positivo”: nuovi modelli di impresa sociale made in Med        

Antonio Salvi, Progetto Sodalitas Social Innovation; Luca De Fraia, Actionaid; Giancarlo De Luca, Unicredit per il no profit;  Claudio Iuboli, Officinae Verdi; Enrico Tedesco Fondazione Po.li.s; Giuseppe De Stefano, CSV Napoli; Giuliano Ciano, Consorzio Nuova Cooperazione Organizzata; Giacomo Smarrazzo, Cooperativa Dedalus; Raffaella Palladino, Cooperativa EVA; Gianni De Luca, Mutuosoccorso a Napoli.

Anche per il terzo settore vale ormai la regola generale per la quale non ci può essere sostenibilità sociale ed ambientale di un qualsiasi attività se non genera valore in grado di garantirne la sostenibilità economica. Il convegno vuole approfondire scenari e strumenti disponibili per agevolare la coniugazione virtuosa tra il know-how del profit e aspirazioni ideali del no profit.

 



Il giorno 03 marzo 2013 16:12, tiziano cardosi <tiziano.cardosi at gmail.com> ha scritto:
Alberto Asor Rosa ha scritto sul Manifesto un denso articolo in cui invoca un accordo tra il mov 5 stelle e il PD.  Nella Rete toscana dei comitati abbiamo inviato (alcuni del comitato notav Firenze) questo messaggio per cercare di avviare una discussione che ancora non c'è.
Riassumo schematicamente:
  • il problema della formazione di un nuovo governo non ci pare davvero la priorità in questo momento. Ricordo che il concetto di "governabilità" è stato brandito per decenni come strumento per le più antidemocratiche riforme, a cominciare dalla riforma elettorale maggioritaria. Governabilità è eufemismo per garantire alla oligarchia italiana il controllo totale del parlamento e del paese, è stata giustificazione di un golpe molto morbido.
  • l'emergenza (governo, spread, debito, eccetera) è strumento con cui si sono tacitate tutte le voci dissenzienti, anche quelle di buon senso. Ormai dovremmo aver imparato che l'emergenza è il penultimo strumento di controllo rimasto in mano a questo sistema economico in crisi profonda e sull'orlo del collasso; l'ultimo sarà esercito e terrorismo.
  • l'Italia non può fare la fine della Grecia, è troppo grossa, si tirerebbe dietro Europa e e USA; infatti anche Obama si preoccupa assai.
  • il M5S farà quello che vuole in parlamento, ma se accettasse di cogestire il disastro in cui già siamo (non è che ci dobbiamo arrivare) con gli strumenti del PD (liberismo temperato, altro ossimoro) sancirebbe la sua morte immediata e sarebbe una ulteriore occasione persa di minimo cambiamento.
  • crediamo che il M5S (come la maggior parte del paese) non abbia ben chiara la gravità della situazione che non dipende dalla governabilità, ma da come è stata governata l'economia negli ultimi 30 anni.
  • il governo Monti ha saputo ben giocare la cara della "presentabilità" in Europa e nel mondo dopo l'indegna farsa belusconiana, ma è una catastrofe per il paese: recessione, disoccupazione, aumento del debito in termini assoluti e percentuali. A dimostrazione evidente ed empirica che "l'austerità è di destra", come dice Brancaccio. L'aver messo i conti a posto non ha guarito il paziente, anzi lo sta uccidendo. Il PD è stato il più strenuo difensore di questa politica di bilancio e credo sia la principale causa della sua sconfitta.
  • chiunque vada oggi al governo volendo applicare il rispetto del fiscal compact (altro golpe dolce dell'Europa dei banchieri) potrà solo gestire recessione e impoverimento.
  • Gli strepiti germanici e di Wall Street sulla situazione italiana derivano soprattutto dal timore che qualcuno si svegli e dica che il debito va ricontrattato.
Non crediamo che molti nel M5S abbiano idea di questa situazione, ma se fossimo in loro non ci faremmo intimidire dagli spettri dell'ingovernabilità e rilanceremmo varcando i confini italici proponendo un programma del genere al PD:
  • abolizione legge obiettivo e tutte le opere connesse, non solo TAV; rinuncia agli F35
  • rilancio dell'economia favorendo piccole opere utili, piccole imprese, mondo del lavoro
  • avviare un processo di redistribuzione della ricchezza che abbia come strumento il reddito di cittadinanza e una politica fiscale progressiva (come ci dice la Costituzione)
  • avviare una offensiva diplomatica creando una alleanza di paesi del sud Europa che imponga la ricontrattazione del debito; questo è sempre stato lo strumento principe delle politiche coloniali fin dagli anni '60, più efficiente e micidiale degli eserciti armati. Non si tratta di uscire né dall'euro né dall'Europa, ma di imporne una sociale.

Questo non sarebbe un programma rivoluzionario, ma riformista. Quello del PD è conservatore, saremmo tentati di dire reazionario.
Oggi cincischiare con leggi contro la corruzione e la riduzione dei costi della politica (cose da fare, beninteso) è curare un moribondo con impacchi di acqua tiepida.
Dubitiamo che i 5stelle vogliano fare una cosa del genere, non crediamo abbiano strumenti di analisi marxiste o keinesiane, ma queste le potremmo proporre noi persone di sinistra, se non abbiamo dimenticato le nostre radici.
La governabilità non è un problema, è l'ultimo imbroglio.
Col successo del M5S si sono mosse le acque er questo è bene. L'esito delle elezioni dimostra che le persone (come chiamarle? gente? lavoratori? proletariato? abbiamo difficoltà a utilizzare le classiche catalogazioni) sarebbero pronte ad un cambiamento radicale.
La vittoria dei 5stelle e l'estinzione della sinistra sono state causate dalla sinistra stessa che per oltre 20 anni non ha avuto altra strategia che mitigare e cogestire la ristrutturazione economica e sociale.
Se fosse esistita una sinistra e un ambientalismo riformista Grillo sarebbe rimasto a fare il comico.
Tiziano Cardosi





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GIANNI DE LUCA