legambiente lancia l'allarme Pesticidi nel piatto pubblicato il rapporto 2012




Pesticidi nel Piatto 2012. Legambiente lancia l'allarme per il multi residuo
e i suoi effetti sulla salute "

Ortofrutta e vino regolarmente contaminati. Campioni irregolari fermi allo
0,6%, multi residuo in calo, ma aumentano i campioni da record: fino a 9
diverse sostanze nell'uva, 8 nel vino, 6 nelle mele, 5 nelle
arance.Legambiente: "Mai verificati gli effetti sinergici delle diverse
sostanze sull'organismo e sull'ambiente"

Alimentazione

Agricoltura

Campioni fuorilegge fermi allo 0,6%; stabili i contaminati da un solo
residuo (18,3%), mentre calano di circa un punto percentuale i campioni
contaminati da più residui contemporaneamente, portandosi al 17,1% (18,5%
nel 2011). Il risultato complessivo di Pesticidi nel piatto 2012, il
rapporto annuale di Legambiente sui residui di fitofarmaci nei prodotti
ortofrutticoli e derivati commercializzati in Italia (elaborato sulla base
dei dati ufficiali forniti da Arpa, Asl e uffici pubblici regionali
competenti), ad una prima lettura, offre un quadro abbastanza rassicurante e
in linea con il trend degli ultimi anni che vede diminuire, seppur
lentamente, l'uso delle molecole chimiche per la produzione agroalimentare.
Purtroppo però, insieme all'aumento in percentuale dei campioni in regola,
aumenta pure - in molti casi - il numero delle diverse sostanze chimiche
presenti contemporaneamente su uno stesso campione, per il quale le analisi
di ogni molecola presa singolarmente hanno stabilito la regolarità.

Se la normativa vigente ha portato ad un maggiore controllo delle sostanze
attive impiegate nella produzione dei formulati e l'armonizzazione europea
dei limiti massimi di residuo consentito (LMR) negli alimenti, intervenuta
nel 2008, ha rappresentato un importante passo in avanti, manca ancora una
regolamentazione specifica rispetto al simultaneo impiego di più principi
attivi, come pure sulla rintracciabilità di più residui in un singolo
prodotto alimentare. La legge quindi, non si esprime ancora rispetto al
cosiddetto multi residuo, cioè, al quantitativo di residui diversi che si
possono ritrovare negli alimenti mentre la definizione stessa dei limiti di
massimo residuo (LMR) continua a basarsi sui singoli residui.

"Una lettura più attenta dei risultati delle analisi condotte dai
laboratori regionali ed elaborati da Legambiente in questo studio - ha
dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza -
mostra una situazione tutt'altro che rassicurante, con numerosi casi di
prodotti ortofrutticoli e derivati contaminati da 7, 8 e addirittura 9
principi attivi differenti, in un composto che nessuno ha mai studiato e
analizzato e che potenzialmente potrebbe essere molto dannoso per la salute
dei consumatori e per l'ambiente".

Sul tema del multi residuo è intervenuto anche il Sen. Francesco Ferrante
che ha proposto in merito un disegno di legge depositato in Senato ormai tre
anni fa: "Che la questione del multi residuo non sia più rinviabile lo
confermano proprio i dati del rapporto annuale di Legambiente. Ora sta al
Governo recepire questo campanello d'allarme prevedendo le dovute
contromisure nel Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti
fitosanitari che è in via di definizione e che ad oggi non contempla il
riferimento al multi residuo."

Qualche lecita perplessità, infatti, viene suscitata dai risultati delle
analisi condotte dai laboratori più attenti e puntuali, come per esempio,
quello della Provincia di Bolzano, che ha rilevato fino a 8 diverse sostanze
chimiche in due campioni di vino (contaminato comunque dal multi residuo nel
60% dei casi), e addirittura 9 diverse molecole in 3 campioni di uva.
Pesante anche la situazione del frutto sano per antonomasia: la mela,
contaminata da più residui nell'65% dei casi (anche con 4 e 6 diverse
sostanze contemporaneamente).

Anche nelle analisi realizzate dai laboratori del Friuli Venezia Giulia
troviamo le mele (nell'83,3% dei casi) e il vino (96%) tra i prodotti
maggiormente contaminati da multi residuo. Casi analoghi risultano poi, nei
dati forniti dai laboratori piemontesi dove in un campione di arance sono
stati rintracciati fino a 5 residui chimici, 4 in  un campione di finocchi e
6 in uno di fragole e uno di uva.

Numerose invece le irregolarità vere e proprie registrate dai laboratori
dell'Emilia Romagna che ha condotto numerose e puntuali analisi su
tantissimi prodotti dei quali però non fornisce la provenienza (che può
essere italiana o estera), relative a pere, pesche, fragole, ciliegie,
prugne, susine e melagrane, mentre più di 5 sostanze diverse sono state
riscontrate in campioni di albicocche e ciliegie.

Nei risultati delle analisi condotte dal Veneto si evidenzia invece la
presenza di sostanze chimiche ormai fuorilegge perché non più autorizzate,
in un campione di insalata, nelle fragole e nei pisellini primavera.

Dati puntuali sono stati forniti anche dai laboratori calabresi che hanno
riscontrato la presenza di sostanze chimiche fuorilegge per limiti superiori
al consentito in un campione di peperoncino e in uno di pesche.

Tra le sostanze maggiormente rinvenute troviamo il clorpirifos, un
insetticida riconosciuto da numerosi studi scientifici come interferente
endocrino con spiccata attività neurotossica, il captano, fungicida
riconosciuto dall'Epa come possibile cancerogeno e il Fosmet, un insetticida
fosforganico dal notevole impatto ambientale  e particolare tossicità
riscontrata a danno delle api.

Rispetto alle risposte fornite dai laboratori regionali preposti alle
analisi, ribadendo che laddove si effettuano più analisi si riscontrano
anche maggiori criticità, si evidenzia una differente modalità di lavoro
nelle differenti realtà che in alcuni casi, come quelli sopracitati, ha
consentito di approfondire i risultati in maniera efficace mentre in altri
si è ottenuto solo il risultato complessivo, con i casi limite di Abruzzo e
Molise che vanno segnalate per non aver saputo o voluto fornire alcun dato
utile all'indagine.




Seguono Tabelle riepilogative
Tabella riepilogativa 2011
GenereCampioni analizzatiIrregolari%Regolari                    senza
residui%Regolari                                 con 1 solo residuo%Regolari
con più di 1 residuo%

VERDURA2916260,9225977,541514,22167,4

FRUTTA 2962210,7126742,868823,298633,3

PRODOTTI DERIVATI195820,1135469,232316,527914,2

VARIE24210,420082,73112,8104,1

TOTALE8078500,6508062,9145718149118,5
Tabella riepilogativa 2012
GenereCampioni analizzatiIrregolari%Regolari                    senza
residui%Regolari                                 con 1 solo residuo%Regolari
con più di 1 residuo%

VERDURA3071250,8236276,944114,42437,9

FRUTTA 2992200,7129343,269823,398132,8

PRODOTTI DERIVATI172120,1126673,530417,71498,7

VARIE26410,4227862810,683

TOTALE8048480,6514864147118,3138117,1
TABELLA NAZIONALE 2012
AGRICOLTURA TRADIZIONALE
GenereCampioni analizzatiIrregolari%Regolari                    senza
residui%Regolari                                 con 1 solo residuo%Regolari
con più di 1 residuo%

VERDURA3071250,8236276,944114,42437,9
insalate*31210,321769,64113,15317
ortaggi da foglia**25820,821784,1259,7145,4
ortaggi da fusto***16021,3104652012,53421,3
pomodori35710,325370,957164612,9
cereali33420,627080,84513,5175,1
legumi32620,630192,3195,841,2
zucchine16413783,5169,8116,7
peperoni13775,174543324,12316,8
patata30120668,49130,241,3
carote20016582,5261394,5
altre verdure52281,541880,16813285,4

FRUTTA 2992200,7129343,269823,398132,8
mele54110,216730,913925,723443,3
pere31710,38727,46319,916652,4
pesche36161,713336,89626,612634,9
uva19057304825,38544,7
fragole16721,26337,73219,27041,9
agrumi56620,423040,617330,616128,4
frutta esotica ****1376950,42316,84532,8
piccoli frutti*****4512,23271,1613,3613,3
altra frutta66871,045568,111817,78813,2

PRODOTTI DERIVATI172120,1126673,530417,71498,7
oli d'oliva30525483,33511,5165,2
vino60442570,49315,48614,2
miele6233,3116,7350
marmellate e confetture373594,612,712,7
passate di pomodoro635790,557,911,6
pasta735980,81216,422,7
pane946063,82930,955,3
altri derivati53920,437469,412823,7356,5

VARIE26410,4227862810,683