Re: grandi opere e politiche del trasporto che devastano i territori



mi piacerebbe se la signora Anna Donati avesse dei ripensamenti anche sui suoi trascorsi a favore del progetto che è la madre di tutte le porcherie che giustamente ricorda in questo articolo, cioè la TAV, e sottolineo "la TAV" al femminile, nel senso di TAV S.p.A. (più che di treno alta velocità), il modello giuridico e finanziario alla base del più grande furto di risorse pubbliche in atto nella storia della repubblica.
La signora Anna Donati è stata presidente della commissione infrastrutture del parlamento durante il governo Prodi e quel governo, compreso la famosa ambientalista, non ha fatto nulla per fermare lo scempio. L'unico che ci provò timidamente, Paolo Cacciari, fu messo a cuccia dal dodecalogo di Prodi.
Vi potrei anche intrattenere a lungo sulle cose schifose che fa la maggioranza in regione Toscana: PD con appoggio silenzioso e vergognoso di IdV e segatura residua della sinistra.
Due solo perle dell'ultima ora:
  • il commissariamento degli ATO per acqua e rifiuti in modo da espropriare i Comuni delle loro competenze e privatizzare dando in mano ad un unico gestore privato
  • il prendersi ogni competenza dei comuni in caso di infrastruttura di dimensioni sovracomunali; in questo modo possono fare gli inceneritori che vogliono alla faccia dei sindaci e dei consigli contrari
Vi incollo sotto un comunicato di alcuni comitati estremamente incavolati sulla IPOCRISIA del PD e l'INSULSAGGINE della restante sinistra.
Berlusconi vincerà per secoli con questa opposizione finta e corrotta.
Scusate il tono poco elegante, ma quello che vedo è al livello del peggior turpiloquio.
Un saluto dalla Toscana infelix
Tiziano Cardosi, comitato notav di Firenze

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Comunicato
 
La Regione Toscana espropria Sindaci e consiglieri comunali

 

La Regione Toscana si appresta il 20 dicembre prossimo a stravolgere le norme sui servizi pubblici di acqua e di rifiuti, togliendo ai Sindaci ogni possibilità di scelta in merito e relegandoli, di fatto, in una commissione puramente consultiva, non vincolante delle scelte dei Commissari regionali, che andranno a sostituire l’Assemblea dei Sindaci.

Il pretesto per la Giunta regionale toscana è dato dalla Legge finanziaria statale, che pone l’obiettivo di ridurre la spesa  pubblica per Enti ritenuti inutili. Obiettivo condivisibile, ma qui preso a pretesto per aumentare le dimensioni territoriali degli Ambiti  Ottimali, sino a farli coincidere con la regione, come se  tali ambiti fossero legati a confini amministrativi e non alle specificità territoriali. Si pretende di far credere che nel controllo regionale delle scelte, gli amministratori regionali sarebbero più liberi dei sindaci, rispetto alle potenti multinazionali, che hanno deciso di trarre profitti senza rischi, gestendo acqua e rifiuti.

Questa riforma non ha neppure nulla di coerente con le asserite volontà di ottimizzare l’efficacia e l’efficienza del servizio, che si fondano invece sulle conoscenze, che sono locali e sui caratteri di un territorio ottimale. “Ottimale” appunto è l’aggettivo fissato dalla legge 36/94, che stabilisce anche i criteri fisici, geografici ed economici, criteri che la Regione Toscana intende stravolgere e non rispettare. Per l’acqua, gli Ambiti ottimali sono strettamente connessi al territorio, sono i bacini idrografici, dove l’acqua piovana defluisce in superficie verso valle o attraverso le falde idriche in percorsi geograficamente e fisicamente definiti per essere poi captata e usata dalla collettività, e  infine depurata e scaricata nei fiumi.

Questo vale per l’acqua, ma anche per lo smaltimento dei rifiuti, dove la scelta migliore non è l’accentramento, la regionalizzazione, il commissariamento dei sindaci e dei consigli comunali, ma quella che porta a un coinvolgimento delle popolazioni locali, chiamate a evitare impianti dannosi alla salute e a realizzare le buone pratiche, per conseguire la riduzione della produzione dei rifiuti, la raccolta differenziata e il loro recupero. Cioè soluzioni alternative sia all’incenerimento sia alle discariche. Purtroppo sappiamo che la Giunta regionale ha altri interessi, coincidenti con gli investitori negli impianti d’incenerimento.

La Regione, con questa scelta, si manifesta oggettivamente autoritaria, antidemocratica e piegata ad interessi privati. Autoritaria, perché, a fronte delle istanze dei cittadini la risposta è quella dell'accentramento, dell'allontanamento dei decisori dai territori e dalle comunità su cui ricadono gli effetti delle decisioni. Antidemocratica, perché “svuota” di senso e di autorità le figure dei Sindaci e dei Consigli comunali, ponendo le condizioni oggettive per assegnare a potenti oligopoli privati e ai loro interessi di mercato la gestione di beni che dovrebbero restare pubblici.

Ciò accade nel più assoluto e colpevole silenzio di tutti i partiti: non voler vedere tutto ciò e ritenere questi amministratori inconsapevoli, poco o male informati, significa assumersi la corresponsabilità di una deriva veramente pericolosa.




Coordinamento Comitati e Associazioni Ambientaliste
Provincia di Grosseto


Il 15/12/2010 06:42, ANDREA AGOSTINI ha scritto:
da Eddyburg
 
Grandi opere e politiche del trasporto devastano territorio, economia e società
Data di pubblicazione: 07.12.2010

Autore: Donati, Anna

L’enorme spreco di risorse malamente destinate alle Grandi opere devastanti ma sempre incompiute, e le scelte di classe (soldi alle merci, tagli alle persone) nel finanziamento dei trasporti, raccontati in due articoli sul bel supplemento “Gasati” de il manifesto, 7 dicembre 2010

LA STRATEGIA “A PEZZETTI”
DELLA GRANDI OPERE