Articolo da pubblicare



Spett. Redazione,
 
Vi preghiamo di pubblicare il seguente articolo in oggetto.
 
Grazie.
 
Distinti saluti.
 
Nestor Viani – Gruppo Sociale Progressista – grupposocialeprogressista at yahoo.it
 
 
Toni Blair: una affermazione assolutamente assurda!
 
 
L’ex premier laburista inglese, Tony Blair, ha affermato sabato scorso durante un incontro coi vertici di Confindustria a Venezia che Destra e Sinistra sono concetti ormai superati e che la vera contrapposizione politica dovrebbe essere tra coloro che vogliono la globalizzazione e tra coloro che vi si oppongono. Ha dichiarato inoltre che i governi dovrebbero intervenire il meno possibile sul piano economico e che il dibattito tra le parti sociali è altresì un concetto superato. Per concludere che per essere competitivi bisogna essere flessibili su tutto, in primis nel settore sociale: previdenza e mercato del lavoro.
E’ pensare che il signor Blair salì al potere come autorevole rappresentante della allora Sinistra britannica che ha contribuito in modo determinante a distruggere.
Il suo discorso è stato una autentica apologia al neoliberismo, in cui il mercato deve essere il più possibile libero da vincoli, illimitato, internazionalizzato, affinché il capitale possa circolare senza barriere ed arricchire sempre maggiormente quel pugno di famiglie che vivono nella bambagia a spese della stragrande maggioranza della umanità.
Contrariamente a quanto detto dal signor Blair, la contrapposizione tra Destra e Sinistra non è mai morta, anzi è più forte e decisa che mai. Purtroppo, non in questa parte di emisfero. Ma nel Sud del mondo, certamente sì e vogliamo rammentare a coloro che non lo sapessero che è laggiù in cui vivono oltre i due terzi degli abitanti di questo pianeta.
La Destra attuale non può che appoggiare pienamente la visione di Blair. Sta nel suo DNA, si potrebbe dire da sempre. E quindi non vi è alcun dubbio che sostenga il concetto di globalizzazione e di evoluzione dello Stato da lui esposto. Ed in questo vi è una unità totale tra i movimenti di Destra di tutto il mondo.
Diverso è il discorso della Sinistra. Quella istituzionale in Europa è ormai ridotta ad un autentico dinosauro, completamente privo di idee innovative ed asservito quasi del tutto alle logiche imperanti del neoliberismo, ritenuto come l’unico sistema economico possibile ed alle cui regole basilari non si può assolutamente transigere: privatizzazioni, abbattimento dello Stato sociale, sfruttamento inarrestabile di qualsiasi risorsa naturale ed umana, consumismo considerato come unico elemento di crescita della economia nel suo insieme.
Gran parte della Sinistra nel Sud del mondo (per fortuna), ed in particolare quella latinoamericana è nata dalle ceneri di quella istituzionale, complice per decenni della rovina socioeconomica della maggior parte dei paesi di quella area. Oltre ad essere nata da movimenti di base della popolazione indigena (che ne costituiscono la forza) fonda la sua politica su concetti diametralmente opposti a quelli del neoliberismo: mantenimento ed affermazione dello Stato sociale, sfruttamento equilibrato delle risorse naturali, realizzazione di una economia destinata a soddisfare in modo equo i bisogni elementari di ogni individuo ed a permetterne una emancipazione sia sul piano intellettuale che sociale e politico, partecipazione diretta ed effettiva dei cittadini alla gestione della amministrazione pubblica, regolamentazione del mercato per evitare fenomeni come sprechi, speculazioni, corruzione e sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali ed umane.
Globalizzazione significa allineamento di tutto il mondo ai principi del neoliberismo, riducendo l’uomo ad un semplice oggetto-consumatore, ed eliminando tutte quelle diversità che costituiscono la vera e propria ricchezza del genere umano, quali la cultura, l’arte, la filosofia, insomma tutte quelle attività umane che fanno sì che l’intelligenza dell’uomo sia elemento di creatività e di positività per l’insieme delle società umane.
La Sinistra, quella vera, che si fonda sui movimenti di base, invece propende per il concetto di mondializzazione, in cui le attività intellettuali sono viste come elemento di arricchimento globale, le differenze considerate come stimolo a progredire sul piano sociale, culturale ed etico ed in cui ogni uomo viene apprezzato e difeso come essere unico ed irripetibile, rispettandone in primis la dignità e l’intelligenza.
Detto questo, invitiamo il Signor Blair a documentarsi meglio su ciò che sta realmente accadendo nel mondo prima di operare simili affermazioni che oltre che non corrispondenti al vero, sono profondamente lesive ed offensive nei confronti della maggior parte degli abitanti di questo pianeta.
I destini della umanità non possono certo essere decisi dalle regole imposte dalla Banca Mondiale, l’FMI il WTO o la UE, ma devono bensì provenire da una condivisione concreta di idee e progetti di tutti i popoli della Terra. E in questo senso che intendono andare i 116 paesi non allineati riunitisi recentemente a La Havana e la realizzazione della UNASUR (unione sociale ed economica di 12 paesi sudamericani) ne costituisce senz’altro una prima evoluzione significativa.


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