Re[2]: case con etichetta per risparmiare energia ( e soldi )





Ci'ho ragionato, Davide.

Come si può non vedere la discriminazione che si insinua, andando a rafforzare, piuttosto che mitigare, le altre già esistenti, tra una casa di serie A ed una casa di serie B, se non una di serie Z?

Capisco che vi sono tanti buoni aspetti nel considerare le case sulla base della loro efficienza energetica. Ed anch'io ne sarei attratto, che credi, capendo ed apprezzando pure le tue ragioni, se non vi fossero molti altri aspetti che non vanno affatto bene.


Hai mai pensato che, per un controllo che trova perfino molti tecnici contrari, in quanto lo ritengono inutile se non proprio controproducente, abbiamo l'obbligo di far entrare ogni anno della gente a casa nostra a controllare le nostre caldaie? Di fatto spadroneggiando alla faccia di ogni rispetto per la nostra privacy, per il nostro senso di responsabilità, per il nostro senso di autodeterminazione?

Ci controllano senza che vi sia prova che ci troviamo in difetto!

Possibile che non vedi nulla di male anche in questo?


In verità, c'è una forte pressione sull'individuo, trattato sempre più come oggetto, che non trova invece alcun equivalenza lì dove più servirebbe.

Prima di azzardarvi ad entrare in casa di una persona, razionate i carburanti ad uso stradale ed aereo privato e turistico, fermate prima gli ultra-consumi del mondo della pubblicità, della moda, dello sport, dello spettacolo, del turismo, anche quello "responsabile" che mai potrà esserlo davvero essendo sempre di massa, prima fermate la crescita ad oltranza dell'economia e della popolazione, anzi riducendole entrambe, e poi, solo dopo, come ultima ratio, permettetevi di puntare lo sguardo sulle persone e le loro case.


L'individuo non ha alcuna difesa: conta tutt'al più solo come consumatore.

Ma come persona, come essere umano, come essere vivente: chi lo difende?

L'ambientalismo di stato rimanga lontano dalla persona e fuori dalle sue abitazioni.

Prima si facciano tutti i passi che devono essere fatti, solo infine, dopo aver dato quantomeno prova di buona volontà e buona direzione presa, ci si rivolga alle persone.


A Milano c'è un inquinamento tale che per otto giorni consecutivi è rimasto fuori dai
limiti consentiti dalla legge. Quale pensi possa essere stato il provvedimento adottato? Un intervento sul traffico, che è attualmente l'unico responsabile di questo stato di cose, o sulle caldaie da riscaldamento?

Indovina un po'? Non serve manco che lo dica.


Oggi l'essere umano esiste solo come entità acquirente e consumante: come essere dotato di propria dignità è finito, scomparso da tempo.

Così non va bene, e dobbiamo invertire la rotta. Ogni passo nella direzione sbagliata ci avvicina al baratro.

Se non ce ne accorgiamo noi, che dovremmo essere persone sensibili chi mai se ne potrà accorgere?

Non pretendo di avere tutte le ragioni, ma quanto detto sopra va urgentemente considerato e postovi rimedio.


I migliori saluti, ti ringrazio, ciao, danilo