sperpero di denaro pubblico



Il MAE non puo sperperare il denaro pubblico per assumere
dei lavoratori ......

Si spendono cosi':

MALI:

ACQUEDOTTI RURALI
L'Amministrazione, con delibera del 22-9-1998, ha stanziato
la somma di lire 96.987.820 necessari a coprire gli
interessi di legge per ritardati pagamenti alla società Cm
Consulting, in dipendenza di un'iniziativa in Mali relativa
alla costruzione di acquedotti rurali il cui pagamento era
stato sollecitato nel marzo del 1996.

MAROCCO:

LAGHI COLLINARI
A causa di ritardati pagamenti alla Ditta Lotti & Associati
SpA, per esecuzione dell'iniziativa "Marocco: realizzazione
di laghi collinari", il Ministero in data 16-9-1998 ha
deliberato lo stanziamento di lire 89.543.170 in favore
della stessa Lotti per interessi di legge.

GIBUTI:

RIPARAZIONI NON PAGATE
Il Ministero degli Esteri è stato condannato, con lodo
arbitrale del 20-1-1998 omologato da decreto pretorile
relativo a controversie insorte a seguito del contratto con
cui la soc. Cidonio SpA aveva eseguito la progettazione
esecutiva dell'iniziativa "Gibuti - officina per riparazioni
navali", al pagamento di lire 74.703.250 di cui lire
34.615.850 di interessi, spese, diritti, onorari, ecc.

ECUADOR:

ANCORA RITARDI
Nel 1989 la società C. Lotti & Associati SpA si aggiudicava
la gara per la realizzazione del programma di cooperazione
"Ecuador - progetto irriguo Chambo Guano". A causa del
ritardato pagamento dei corrispettivi, l'Amministrazione ha
dovuto provvedere (8-7-'98) al pagamento di lire 225.695.880
per interessi di legge nel frattempo maturati.

MAURITANIA:

RITARDATI PAGAMENTI
A causa di "ritardato pagamento di fatture" alle Imprese
Interconsulting-Techniplan, titolari di un appalto per
prestazioni di servizi di ingegneria per la valorizzazione
delle risorse idriche in Mauritania, il Ministero degli
Esteri ha dovuto deliberare e corrispondere la somma di lire
308.067.045 (delibera del 2-10-96).

COLOMBIA:

SUINO CON SOVRAPREZZO
Nel 1988 venne approvata un'iniziativa di cooperazione in
Colombia " Sviluppo dell'allevamento suino nel Narino":
l'appalto venne aggiudicato alla società Zooconsult. A
seguito di controversie nacque in seguito un contenzioso: la
vertenza si risolse con una transazione tre le parti. Il
Ministero versò alla Zooconsult, con delibera del 4-6-'98,
la somma di lire 500.000.000 per far fronte "a sorte
interessi, rivalutazione monetaria, spese per consulenze
legali, tecniche e finanziarie sostenute" dalla stessa
Zooconsult come definito nella transazione in parola.

SOMALIA:

FALLIMENTO COSTOSO E MISTERI
La società Giza SpA si aggiudicò nel 1986 l'appalto avente
per oggetto un "Complesso zootecnico in Somalia". Già nel
1990 la ditta aveva inviato al Ministero 3 note di debito a
titolo di interessi maturati per ritardati pagamenti delle
relative fatture per un importo di lire 1.558.104.179. La
somma non venne pagata e la Giza, nel febbraio 1993,
notificò istanza di arbitrato. Nel novembre del 1993 il
Tribunale di Reggio Emilia dichiarò il fallimento della
Giza: il 27-2-'95 il Ministero chiese al fallimento Giza la

rinuncia all'arbitrato. La domanda venne accettata dietro
pagamento, per interessi, di lire 1.389.085.038,
regolarmente deliberata. Misteriosamente venne liquidata una
cifra inferiore. Non solo: a seguito della giusta richiesta
del curatore fallimentare della Giza, la Dgcs stanziò la
differenza (435 milioni, ma ne paga solo 320). Morale: la
curatela dichiara nulla la rinuncia all'arbitrato e, con
successive lettere, richiede il pagamento della cifra
iniziale, il riconoscimento degli interessi legali sulle
somme già liquidate e quelle da liquidare sino al
soddisfacimento, e così si pagano 733 milioni "per interessi
legali sulla somma liquidata a titolo di interessi per
ritardati pagamenti". Totale generale pagato lire
2.139.080.601. Circa 700.000.000 in più. Un vero fallimento
(per il contribuente).

SUDAN:

ECCO 10 MILIARDI E TACI
In seguito alle numerose controversie anche stragiudiziali
derivanti da diversi contratti stipulati
dall'Amministrazione con la Società Salini e Cogema in
Somalia, Etiopia e Sudan dal 1986 al 1988, l'appaltatrice si
dichiarò creditrice, al 31-12-1997, della somma di lire
32.231.355.947. Poiché il Ministero, anche in sede
giudiziale, aveva sempre contestato gran parte della
richiesta, l'Avvocatura generale dello Stato propose di
pervenire a una "transazione globale di tutte le
controversie". L'8-5-1998 vennero pagate a saldo "soltanto"
lire 10.886.892.000 per capitale e interessi.

GUATEMALA:

PAGAMENTI DIMENTICATI
Nel 1987 venne stipulato, tra il Ministero e la società
Mediacoop internazionale srl, un contratto per la
realizzazione di un progetto in Guatemala, che prevedeva la
costruzione di un mulino per cereali a
Chimaltenango. A causa del ritardato pagamento da parte
della Dgcs la Mediacoop ha richiesto la corresponsione degli
interessi. Con atto n° 26 del 3-2-2000 il D.G. della
Direzione generale destinava lire 151.739.750 alla società
Mediacoop per interessi a causa di ritardati pagamenti (vedi
altro atto successivo).

LESOTHO:

UN MILIARDO DI UTILI ALTRUI
Nel 1989 la Direzione Generale per la Cooperazione e lo
Sviluppo e le Società Ifagraria SpA e Cooptencnical riunite
in Associazione temporanea d'imprese, stipularono un
contratto per la realizzazione dell'iniziativa "Lesotho -
Progetto di sviluppo nel settore avicolo" per un valore
totale di oltre 10 miliardi di lire. Per difficoltà insorte
nell'esecuzione del progetto per inadempienti di parte
lesothiana, l'Ati nel 1993 e nel 1996 inviò atti di diffida
concernenti la richiesta di liquidazione, oltre che delle
prestazioni contrattuali, anche di indennità per mancato
utile. Si pagarono per capitale ed interessi 936 milioni:
poi ulteriori 232 milioni "a copertura di ogni
rivendicazione dell'Ati".

SOMALIA:

SCADUTI I 6 MESI....
Il raggruppamento d'Imprese Giza SpA, Delma SpA e l'Agricola
d'Italia stipulò tanti anni fa un contratto con il Ministero
degli Esteri per la realizzazione di una iniziativa di
Cooperazione in Somalia e avente per oggetto "Riabilitazione
di una Azienda agricola".
Per la chiusura di complesse problematiche
giuridico-amministrative che si erano venute a creare in
dipendenza del contratto, venne stipulato tra le parti atto
di transazione (22-1-'93) che prevedeva la corresponsione al
raggruppamento di lire 1.442.112.900 entro sei mesi dalla
stipula dell'atto.
Il pagamento, a causa di continue osservazioni dell'organo
di controllo, venne effettuato ben oltre i termini dei sei
mesi, per cui le aziende interessate fecero notificare alla
Dgcs decreto ingiuntivo per il pagamento degli interessi.
Morale: il 17-8-2000 l'Amministrazione ha stanziato
l'ulteriore somma di lire 409.427.530 per la definizione
della vicenda.


PAKISTAN:

INTERESSI A CLIMA TEMPERATO
Il ritardato pagamento di fatture alla soc. Agrotec SpA, che
si aggiudicò nel 1986 un appalto in Pakistan per lo sviluppo
della frutticoltura e frutticoltura a clima temperato, è
costato all'Amministrazione la somma, stanziata il
18-9-2000, di lire 57.606.460 per interessi legali e
moratori.

GUINEA:

PESCA ARTIGIANALE CON INTERESSI
La società Cogepi, a fronte del contratto stipulato con il
Ministero in data 24-3-'89 per il programma di cooperazione
"Guinea Equatoriale - Sviluppo della pesca artigianale", ha
richiesto la corresponsione di interessi per ritardati
pagamenti. Il Tribunale di Roma, con decreto ingiuntivo n°
3316 del settembre 1997, condannava l'Amministrazione al
pagamento di tali interessi. Il Ministero ha pagato per tale
voce circa 61 milioni di lire.

ITALIA:

PERDITA DI CHANCE

Il Giudice del Tribunale di Roma sez. Lavoro ha condannato
il Ministero degli Esteri al pagamento in favore dell'ing.
P.F. della somma di lire 221.161.501 a titolo di
risarcimento del danno da "perdita di chance" e di danno da
dequalificazione professionale, compresi circa 10.000.000 si
spese legali. La delibera, del 13-6-2000 non specifica
altro.


ANGOLA:

UN ASILO COSTOSO
Nel 1989 il Ministero degli Esteri commissionò alla GILCO
spa la costruzione di un asilo in Angola a favore della
popolazione (profughi) della Namibia. Sorge una controversia
circa quanto deve (ancora?) essere versato alla Gilco spa:
si ricorre ad un lodo arbitrale. Il Ministero è condannato a
pagare nel 2001 la cifra di 746 milioni per capitale e di
151 milioni per interessi nonché 20 milioni per spese legali
oltre a lire 185.460.000 per gli arbitri, per la segreteria
e per le spese di funzionamento del collegio.

AFRICA:

I CONSULENTI VANNO DAGLI ARBITRI
Nel 1986 il Ministero degli Esteri affida alla soc. SISCOS
una consulenza con supporto organizzativo in una serie di
materie. Nel 1999 terminato da anni il lavoro, la soc.
SISCOS, esigendo il pagamento di una serie di fatture
inevase, notifica atto di citazione con richiesta di
arbitrato. Il Ministero è condannato a pagare e paga, nel
2000 e nel 2001, 370 milioni per fatture non pagate, 209
milioni per interessi, 73 milioni per onorari di avvocati e
di arbitri.

CAPO VERDE:

MAE AL VERDE
Tre collaboratori che operavano per conto del Ministero
degli Esteri a Capo Verde (anno '94) non riuscendo ad
ottenere il saldo delle loro parcelle notificano, nel 2000,
un decreto ingiuntivo: per farvi fronte il MAE stanzia, e
paga, 48 milioni di lire oltre a 10 milioni per interessi e
spese.

RUANDA:

IRRIGAZIONE COSTOSA
Nel 1989 il MAE stipulò con due società (che poi si fusero
prima in Iritecna poi in Fintecna) la realizzazione di un
programma d'irrigazione in Ruanda. A seguito di controversie
insorte e relative all'esecuzione dei lavori, il MAE che
aveva pattuito di spendere 865 milioni deve pagare e paga 1
miliardo e 397 milioni.

URUGUAY:

RITARDO INCOLPEVOLE
Nel 1988 il MAE e il Consorzio Techint Losopana stipularono
un contratto per la realizzazione di un centro di sviluppo
tessile in Uruguay.
Nel 1996 il Consorzio formulò una richiesta di risarcimento
per il "ritardo incolpevole" (da parte del Consorzio)
nell'esecuzione del contratto. Nel 2001 la vertenza si
conclude ed il Ministero paga 111 milioni.

TURCHIA:

PERFINO ALL'ENEL
Nel 1987 il MAE pattuisce con la soc. ISMES spa la
realizzazione di un programma idrogeologico in Turchia. Nel
1994 il MAE recede dal contratto. La ISMES, diventa nel
frattempo Enel - Hydro, chiede i danni tramite gli arbitri
(1999) e spunta (2001) 84 milioni per "riserve ed interessi"
essendo già stati versati (nel '94) 48 milioni per
interessi.

ITALIA:

ALTRE PERDITE DI CHANCE
L'importo di questi pagamenti (141 milioni) non è rilevante.
Stupiscono però le motivazioni. Si tratta dell'azione
promossa dalla signora M.G.S. che prima in Tribunale poi in
Corte d'Appello spunta un risarcimento per "perdita di
chance" (chissà quali) di 40 milioni (35 per risarcimento +
5 milioni per spese legali). Un po' più elevati i danni
(centouno milioni) pagati al signor A.O., sempre per
risarcimento dovuto a "perdita di chance": novanta milioni
per danni, undici per spese legali.

MOZAMBICO:

MAGGIORI ONERI
Nel 1986 il Ministero degli Esteri pattuisce con la Cmc di
Ravenna (mandatario di due imprese, la DAM spa e la
Tecnogri) la realizzazione di un programma di sviluppo
integrato (ammodernamento di acquedotto) nella provincia di
PEMBA (Mozambico); nel 1991 il MAE affida la realizzazione
di un programma di sviluppo integrato nella provincia di
Maputo sempre in Mozambico. I lavori vengono svolti e
collaudati. Nel '97 la Cmc chiede con svariati atti
giudiziari (dinanzi al Tribunale di Roma) il pagamento di
"maggiori oneri" per oltre sette miliardi più circa 5
miliardi per interessi e rivalutazioni. Le parti si
accordano: il MAE sborsa transitivamente 6 miliardi 741
milioni per residuo capitale, interessi miliardari e spese.

ITALIA:

DECIDE LA SICILIA
Il prof. Alfredo Muzio nel 1987 viene inviato per 6 mesi in
Messico: la delibera del MAE non spiega il perché.
Fatto sta che lo stesso Muzio ricorre al Consiglio di
giustizia amministrativa della Regione Sicilia che condanna
il MAE (siamo nel 2001: 14 anni dopo la missione in Messico)
a pagare al Muzio 50 milioni di lire di cui circa la metà
per interessi.

SOMALIA:

STUDI SOMALI COSTOSI
Nella realizzazione del programma denominato "Studi Somali",
iniziato nel 1988, è insorta una controversia nel 1999 tra
la soc. Cotecno e il Ministero degli Esteri per ritardati
pagamenti e per l'insorgere di costi aggiuntivi non previsti
dal contratto. La Cotecno è ricorsa ad un collegio arbitrale
per ottenere quanto dovuto più gli interessi per il
ritardato pagamento. Nel 2001 il lodo arbitrale ha
condannato la Farnesina a versare la somma di lire
479.962.600 a favore della Cotecno relativamente a
interessi, spese legali e Iva. E al pagamento di lire
882.141.900 relativo agli importi dovuti stabiliti dal
contratto (somma capitale).

SENEGAL:

LA TORTA GONFIA
Nel 1988 la Farnesina stipulò un contratto con la società
Italtekna (poi divenuta Iritecna poi diventa Fintecna) per
la realizzazione del programma di sviluppo idroagricolo nel
dipartimento di Matam e del programma integrato del
centro-nord del Senegal. La spesa è molto rilevante ed il
MAE ritiene di aver assolto i suoi obblighi quando il
16-12-1992 l'allora Iritecna avanza domanda di giudizio
arbitrale. Dopo due anni (siamo a febbraio '95) gli arbitri
condannano il Ministero a pagare 16 miliardi 335.000.000 per
"smobilitazione cantiere e risarcimento indennizzi". Ma non
basta, un anno dopo, nel febbraio '96 esce un secondo
giudizio degli arbitri che condannano il Ministero a pagare
altri 13 miliardi. Dopo gli arbitri arrivano gli ufficiali
giudiziari che notificano al MAE un precetto per oltre 33
miliardi di lire: vengono stanziati dal Ministero 16
miliardi per dare un acconto alla controparte. Sennonché une
certa ditta Sogemi (che non si capisce a quale titolo,
presumibilmente si tratta di una ditta creditrice), blocca 3
miliardi del Ministero facendoli sequestrare. Il debito che
doveva ridursi a 13 miliardi risale a più di 16. Nel
frattempo avvengono due fatti: che la Banca d'Italia
accredita circa 1 miliardo all'Iritecna (che aveva cercato
di pignorare i fondi del Ministero stanziati per gli
organismi europei) e che la Corte d'Appello, investita della
causa in toto, da torto all'Iritecna: grande gioia al MAE
che dura però poco perché la Cassazione riforma dando torto
allo stesso MAE. Risultato: il 21-4-2001 gli ufficiali
giudiziari bussano di nuovo al Ministero con un precetto per
23 miliardi 770.000.000 (20 di capitale + interessi); scatta
anche il pignoramento. Il MAE rifà i conti e calcola il
debito in 20 miliardi circa e stanzia 7 miliardi per il
capitale onde "evitare che il pignoramento condizioni
l'attività delle altre direzioni generali del MAE con serio
pregiudizio delle iniziative avviate e dell'immagine
internazionale dell'Italia" eppoi d'urgenza 10 miliardi 592
milioni. Forse la storia non è finita.

AFRICA:

CASTORISSIMO
Nel 1986 il Mae stabilì un accordo con "Il Nuovo Castoro"
per alcuni programmi di sviluppo della pesca artigianale nei
vari paesi africani. Nel '96 un lodo arbitrale stabilì
l'importo che il Mae doveva ancora corrispondere per
capitale ed interessi al Nuovo Castoro: il Mae impugnò il
lodo dinnanzi alla Corte d'Appello. La Corte rigettò
l'appello condannando il Mae alle spese (14 milioni che
divennero 21).


ZAMBIA:

RISO AMARO
Nel 1987 il Ministero incaricò la Ftp Italia di realizzare
un programma per la lavorazione del riso in Zambia. Il
pagamento del lavoro svolto doveva avvenire nel '90. La Ftp
richiese gl'interessi che il Mae paga nel 2001 (115
milioni).

La lista e' lunga anzi lunghissima ....

Fonte:
http://www.italianiestero.antoniodipietro.it/cgi-bin/dforum/forum.pl?msg=125

E' necessario far conoscere agli italiani come si spreca il denaro pubblico.
E' necessario che tutti gli italiani residenti all'estero facciano sentire
la loro voce su come vengono trattati, sui ritardi, sui disservizi, sugli
appuntamenti fino a 18 anni! Inviatiamo tutti gli italiani che vivono
all'estero a mandare lettere sulla situazione dei consolati a questi
indirizzi, collegati ai siti ed alle persone piu sensibili che stanno
trattando il problema :
- redazione at emigrazione-notizie.org (numerosi articoli sul problema;
- info at peacelink.it;
- info at lapatriagrande.net (stanno pubblicando uno SPECIALE CONSOLATI -
www.lapatriagrande.net);
- info at contrattisti.com (il sito dei contrattisti)
- info at beppegrillo.it;
- info at venceremos.it;
- pieroarmenti at hotmail.com (giornalista che si e' occupato molto di questi
temi)
- sportelloitalia at rai.it (la RAI)

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