francia nucleare: acqua radioattiva nelle stalle



da lanuovaecologia.it Giovedì 25 Maggio 2006

FRANCIA|
Acqua radioattiva nelle stalle

Usata dagli allevatori per le mucche da latte, è contaminata sette volte sopra i limiti. Gli inquinanti arrivano nelle falde dal deposito di rifiuti nucleari di La Hague. Dal ’67 al ’94 stoccate le scorie di 58 centrali francesi e non solo / Arrestato antinuclearista

Acqua radioattiva, sette volte sopra i limiti europei in Normandia, usata dagli allevatori per le mucche da latte. È quanto denuncia Greenpeace che rende noto un rapporto pubblicato oggi dal laboratorio Acro, incaricato dal governo per questo tipo di analisi. I contaminanti arrivano alle falde dal deposito di rifiuti radioattivi di La Hague ed 
i livelli di radioattività sono in media di 750 Bequerels per litro, oltre sette volte il limite europeo di 100Bq/l. Nei campi vicino al deposito, nel 2005, sono stati riscontrati livelli medi nelle falde di 9000 Bq/l ovvero 90 volte il limite di sicurezza. Secondo Greenpeace tra il 1967 ed il 1994 sono stati stoccati al deposito oltre 1.4 milioni di container di rifiuti radioattivi, pari ad un volume di 527.000 metri cubi. La maggior parte dei rifiuti stoccati proviene dalle 58 centrali nucleari francesi, mentre per circa il 10% si tratta di rifiuti radioattivi provenienti da Germania, Olanda, Giappone, Belgio, Svizzera e Svezia, nonostante sia illegale per la legge francese stoccare rifiuti provenienti dall'estero.
Le analisi effettuate vicino a La Hague hanno rilevato un forte inquinamento dell'acqua da trizio che, secondo l'Agenzia francese per i rifiuti radioattivi, è un indicatore di futura contaminazione da altri radionuclidi (stronzio, cesio e plutonio) che presentano rischi di tumore.
«Oltre trent'anni fa - commenta Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace - i francesi erano stati rassicurati sul fatto che, per la geologia e l'idrogeologia della zona, non c'era da temere alcuna contaminazione. In realtà i livelli di radioattività raggiunti sono migliaia di volte superiori a quelli di fondo. In Francia come nel resto del mondo non si è ancora trovata una soluzione sicura al problema delle scorie. Quanto ci metteremo per capire - conclude - che il nucleare è solo un vicolo cieco?».