festa dell'acqua



Via  Rembrandt 9- 20147 MILANO



Ai    Comitati  Territoriali Contratto Acqua

Alle Associazioni Comitato organizzatore Festa

Alle  Associazioni impegnate a difesa dell'acqua

Milano 7.10.2005



Carissimi/e

              La 1° Festa dell'Acqua "Bene comune"  che si svolta
all'Idroscalo di Milano, il 23 e 24 us,  è andata molto bene, nonostante i
patemi d'animo derivanti dal debole impegno riscontrato nei giorni
precedenti l'evento.

Dovevamo superare il passaggio della prima volta e l'impatto con una bella
ma difficile struttura come l'idroscalo.  Ce l'abbiamo fatta e oggi la
Festa dell'acqua  può iscriversi negli eventi canonici della città.

Ha coinvolto "artisti" , creando legami con il mondo dell'arte e della
cultura, tali da dare sentimenti ai nostri principi e ai nostri contenuti.
Ha sfondato a livello di media, grazie anche ai nostri ospiti indiani e
brasiliani tanto che siamo riusciti a passare sul TG3 nazionale e su
numerose altre televisioni  private. Ha ben impressionato i vari Assessori
e funzionari della Provincia.

La Festa ha portato il dibattito sull'acqua nel cuore della città di
Milano, dove sul servizio idrico si gioca una partita che avrà valenza
nazionale. L'articolo apparso  poco prima della Festa dell'Acqua sul
"Riformista" ne fa testo: "Prodi....stai con Vendola o con i mercantilisti
milanesi?…" Un chiaro messaggio, esemplificativo della durezza dello
scontro che ormai attraversa in pieno tutta l'Unione, i programmi
elettorali per il governo nazionale e per la città di Milano.

In questo senso i dibattiti che si sono svolti all'interno della Festa e
che hanno visto la mobilitazione delle istituzioni locali,della provincia e
di amministratori di  diverse città italiane: Torino ,Ascoli, Lodi, Ancona,
Roma, la stessa Puglia con il presidente Vendola, e Milano con le assessore
Dioli e Brembilla ed sindaci di Cinisello, Cesate, l'associazione dei nuovi
municipi, i presidenti di CAP e TASM aziende di gestione dei servizi ecc...
hanno prodotto confronti di alto livello politico e creato le premesse per
un confronto più serrato in vista delle prossime scadenze istituzionali
rispetto alle scelte gestionali .



Limiti però ci sono stati e vorremmo socializzarli con voi attraverso
questa "lettera aperta".

Sono identificabili  nell'atteggiamento "passivo"rispetto all'evento ed al
significato di questo confronto politico con i partiti e le istituzioni,
espresso dalle associazioni della società civile milanese e lombarda, da
diversi dei nostri stessi comitati territoriali,  e dai movimenti
impegnati in tutta Italia sui temi dell'acqua..

Molte associazioni, anche alcune del comitato organizzativo, sono rimaste
estranee all'evento, chiuse nelle loro attività, coinvolte nella crisi che
attraversa il movimento dei movimenti,e poco partecipata è stata anche la
proposta di "confronto politico" che si è svolta sabato mattina con la
partecipazione di Vendola e di Petrella.

Diversi comitati di lotta sull'acqua sembrano essere interessati solo
all'impegno locale e il distacco dall'avvenimento ha riguardato anche le
strutture del Comitato italiano per un Contratto Mondiale

Ciò ci deve fare riflettere.

E' mancato il "sentire comune" di quale partita "politica" si giocava con
la riuscita della 1° Festa dell'acqua, e quindi l'importanza e la necessità
di far convergere lo sforzo di tutti per la sua riuscita.

Il fallimento della Festa dell'acqua sul piano sia della partecipazione che
del livello del dibattito e delle presenze politiche, se fosse  accaduto,
avrebbe portato alla perdita di credibilità politica delle posizioni
espresse  dal Comitato italiano, in particolare sui seguenti fronti:

- primo     : rispetto alla richiesta di una gestione pubblica delle
risorse idriche nella città di Milano, battaglia che vede il Comitato su
posizioni  contrapposte  a quelle  che le istituzioni cittadine e
provinciali vogliono portate a compimento nell'Ato della città di Milano ed
in quello provinciale ;

- secondo : la nostra credibilità, come Comitato, rispetto alle richieste
politiche espresse con il Manifesto per un governo  pubblico, nei confronti
delle istituzioni  e delle forze politiche rispetto alle prossime scadenze
elettorali ;

- terzo       : il sostegno a Vendola e Petrella,  la cui  presenza  alla
nostra Festa è stata significativa per la sfida che li vede impegnati ed
andava  sorretta con una forte mobilitazione sul piano della presenze.



Certo, i limiti sono da ricercare anche nel  nostro livello di
coinvolgimento delle associazioni e dei comitati territoriali; forse
attraverso una maggiore preparazione dell'evento che non si limitasse solo
alla convocazione di alcuni incontri organizzativi ed all'invio di e-mail
si sarebbe potuto stimolare maggior coinvolgimento, ma la segreteria ha
potuto contare solo su tre/quattro persone disponibili nel mese di
settembre, con  solo luglio ed agosto di mezzo  dopo la concessione del
patrocinio.





A Milano ed in  Lombardia il nostro impegno si  è   infatti  rivolto
prioritariamente  nei confronti delle istituzioni – il cui coinvolgimento
è stato faticoso e logorante -  e nello sforzo per garantirci un buon
livello di partecipazione ai dibattiti; abbiamo forse mancato rispetto alla
capacità di saper coinvolgere  la società civile milanese e lombarda.



Dobbiamo perciò tutti riaprire un confronto tra di noi e correre ai ripari
rispetto all'insieme dei limiti.



La questione dell'acqua, all'interno della più generale questione dei Beni
comuni, è ormai diventata uno degli scontri politici nel nostro paese.
Dobbiamo essere all'altezza di questo scontro e saper coniugare la crescita
del movimento e delle mobilitazioni territoriale  con la crescita della
capacità di saper contaminare e determinare  cambiamenti  all'interno delle
istituzioni.  Si tratta di rendere attivo e militante il movimento   ma
parallelamente di saper  esprimere strategie capaci di "attivizzare" quei
settori della politica, delle istituzioni, quegli amministratori  che si
sono collocati o dimostrano sensibilità  nel campo del diritto all'acqua,
bene comune e saper imporre alla politica nuove scelte di campo.



Vi alleghiamo  una breve  nota, certamente non esaustiva, che ricostruisce
le principali  Lotte dell'Acqua  che si sono registrate in questi ultimi
anni; questa ricostruzione  consente di far  prendere atto di quanto ormai
sia esteso il conflitto politico e sociale e di come sia cresciuta la
sensibilità e la mobilitazione rispetto alla difesa dell'acqua come "bene
comune".



Su tutti noi, cioè sull'insieme dei  movimenti e delle associazioni
impegnati a difesa dell'acqua come bene comune, ricade la responsabilità di
non disperdere questo patrimonio di sensibilità che il Manifesto per un
Contratto Mondiale sull'acqua ha saputo promuovere. Per riuscire a farlo
bisogna  trovare  tutti  il coraggio di "volare alto", di  saper essere
"solidali" rispetto a tutte le proposte di mobilitazione, cogliendo sempre
le valenze politiche che ogni singolo appuntamento esprime : le singole
battaglie, se restano isolate, non fanno vincere una guerra!



Vi ringraziamo per l'attenzione che riserverete a questa  nostra invito
alla riflessione e restiamo a vostri disposizione per eventuali
approfondimenti o inviti per un confronto.



Un cordiale saluto.



Emilio Molinari                                                 Rosario Lembo

Il   Presidente                                                  Segretario
Generale






 http://italy.peacelink.org/consumo/docs/1048-13177_lotteacqua.pdf