Interessante e utile su Adam Smith



Alcuni passi, molto critici quanto poco conosciuti, tratti da “La ricchezza delle nazioni” di Adam Smith


“I nostri mercanti e i nostri padroni manifatturieri si lamentano molto dei cattivi effetti degli alti salari nell'elevare i prezzi dei loro prodotti e quindi nel diminuire la vendita all'interno e all'estero, ma non dicono niente dei cattivi effetti degli alti profitti. Tacciono degli effetti perniciosi dei propri guadagni e si lamentano solo dei guadagni altrui.”


“Un muratore, ad esempio, ... ciò che guadagna quando lavora, deve non solo mantenerlo mentre è disoccupato, ma anche offrirgli qualche compensazione per quei momenti d'ansia e di scoraggiamento che il pensiero di una situazione così precaria deve talvolta procurargli.”


(Quando parla di corporazioni e di padroni che si mettono d'accordo) - “I lavoratori non hanno comunemente né l'inclinazione né la disposizione a unirsi fra loro, e il clamore e i sofismi dei mercanti e dei manifatturieri li persuadono facilmente che l'interesse privato di una parte della società, e anche di una parte secondaria, è l'interesse generale della società tutta.”


“Il saggio di profitto non cresce con la prosperità e non diminuisce col declino della società, come avviene per la rendita e per i salari. Al contrario esso è naturalmente basso nei paesi ricchi ed è alto in quelli poveri ed è sempre massimo nei paesi che vanno a tutta velocità verso la propria rovina.

L'interesse di questo terzo ordine (chi vive di profitti), pertanto, non ha la stessa connessione con l'interesse generale della società che ha quello degli altri due ordini (chi vive di rendita e salario).”


“Tuttavia, siccome i loro pensieri sono comunemente rivolti piuttosto all'interesse del loro particolare ramo d'affari che all'interesse generale della società, il loro giudizio, anche quando è dato con la massima obiettività(cosa che non sempre si verifica), è molto più degno di affidamento nei riguardi del primo di quesi scopi che nei riguardi del secondo.”


“La proposta di una nuova legge o di un regolamento di commercio che provenga da questa classe dovrebbe essere sempre ascoltata con grande precauzione e non dovrebbe mai essere adottata, se non dopo averla esaminata a lungo e attentamente, non solo con la più scrupolosa, ma anche con la più sospettosa attenzione. Tale proposta infatti proviene da un ordine di uomini il cui interesse non è mai esattamente uguale a quello del pubblico e che, generalmente ha interesse a ingannare e anche a opprimere il pubblico e che, generalmente, come in effetti ha fatto in numerose occasioni.”


“Non ci sono due caratteri più incompatibili tra loro di quelli del commerciante e del sovrano. Se lo spirito commerciale della Compagnia Inglese delle Indie Orientali la rende un pessimo sovrano, lo spirito di sovranità sembra l'abbia resa anche un pessimo commerciante.”