La povertà e Bono Geldof



La povertà e Bono Geldof : ovvero, come vivere alle spalle dei miserabili e
perpetuarne la miseria.
di Paolo Prieri - Attac Italia - 24.6.2005

Gli otto membri del club G8, dopo essere stati al mare (Genova, Italia
2001), in montagna (Kananaskis, Canada 2002), al lago (Evian, Francia
2003), di nuovo al mare (Sea Island, Georgia, Usa 2004), quest'anno hanno
deciso che il loro brevissimo periodo di ferie lo passeranno in campagna
(Gleneagles, Scozia, 2005).  Lo scopo dei lori ritiri è noto: aiutare i
miserabili del mondo a uscire dalla povertà.

Il signor Bono Geldof ha quindi pensato di aiutarli e che un tale
avvenimento planetario e spettacolare meritasse di essere annunciato dalla
musica rock, anch'essa in forma spettacolare e planetaria. Quasi in una
competizione per il bene, il signor Geldof Bono ha lanciato un appello ai
capi di Stato e di governo "affinché approfittino di questo momento
favorevole e rilancino gli aiuti all'Africa, non è possibile che popoli
interi muoiano per ragioni così stupide".

Televisioni e giornali stanno annunciando ormai da settimane che nei giorni
che precederanno il ritiro in campagna dei membri del club G8 si
svolgeranno a Londra, Filadelfia, Berlino, Parigi, Roma, Tokyo, Toronto e
Johannesburg otto concerti riuniti sotto il nome di Live 8. Per gli
"appassionati di musica rock" tutti i dettagli si trovano nel sito creato
apposta per questo evento.

Ma mentre annuncia il programma musicale, Bono Geldof ha anche messo a
punto un veloce programma politico.

Gli hanno detto che ogni giorno muoiono 30.000 bambini e che il 6 luglio
c'è la possibilità di porre fine a questa vergognosa statistica. Ha quindi
deciso di presentare agli otto capi mondiali, riuniti in Scozia, un piano
per raddoppiare gli aiuti, cancellare il debito e rendere eque le regole
sul commercio. "Se questi otto uomini accettano, allora saremo la
generazione che ha messo la povertà nel museo della storia", ha detto.

Bono Geldof prosegue: "Ecco perché stiamo organizzando l'evento Live  8: 5
concerti, 100 artisti, un milione di spettatori, 2 miliardi di
telespettatori e 1 messaggio: Dire a quegli 8 uomini riuniti in 1 stanza di
fermare la morte quotidiana per estrema povertà di 30.000 bambini".

E Bono Geldof termina il suo appello gridando : Ma essi lo faranno solo se
abbastanza gente glielo dirà. Non vogliamo i tuoi soldi, vogliamo te ! (But
they'll only do it if enough people tell them to. We don't want your money
- we want you! ) (nota 1)

Traduzione del messaggio: partecipate numero ai concerti che abbiamo
organizzato per voi, mi raccomando ! E se non potete, guardateli alla TV.

L'uso dei miserabili come leva per la propria affermazione sociale e
personale è vecchio come il mondo, la storia e le cronache dei tempi
antichi e recenti sono lì a dimostrarlo.

Ma con il progredire delle globalizzazione e della comunicazione istantanea
le occasioni a disposizione e lo spazio teatrale per questo esercizio
sociale sono aumentate a dismisura.

Tralasciamo di dare definizioni della globalizzazione e della comunicazione
istantanee, sono categorie ben conosciute, soprattutto agli speculatori
finanziari, ai cantanti, agli attori, ai politici. Esaminiamo invece in
dettaglio le categorie delle occasioni  e dello spazio teatrale.

Le occasioni sono molte :
-          abbiamo la fame e le carestie, le guerre, le inondazioni e gli
tsunami, le malattie epidemiche, ecc.,
-          abbiamo i convegni internazionali dei grandi (Davos, G8,
conferenze internazionali dell'ONU),
-          i Forum Sociali Mondiali dei tanti,
-          abbiamo la disponibilità di molti, donne e uomini, giovani e
vecchi/e a ricercare il cambiamento, a partecipare attivamente e in modo
militante alla formulazione di strategie e piani, all'impegno e alla
pratica personale,
-          c'è anche molta disponibilità a lasciarsi coinvolgere
emotivamente in questo spazio teatrale che è il mondo e nel quale agiscono
ricchi e poveri, fortunati e sfortunati,
-          c'è per tutti, giovani e vecchi, il bisogno di intrattenersi
collettivamente mentre si discutono questi temi, ascoltando musica,
danzando, scambiando opinioni.

Lo spazio teatrale è il nostro pianeta :
-          per alcuni è una vera e propria arena della quale approfittare
per affermare il proprio potere e la propria razzia,
-          per altri serve a dimostrare la capacità di radunare milioni di
persone dicendo loro cosa devono fare mentre ascoltano i loro canti,
indicando loro quale è la strada e che non ve ne sono altre per risolvere
questi "stupidi problemi",
-          per i moltissimi, che da anni impegnano corpo e anima in questa
sfida al "potere predatore", è il luogo del loro agire quotidiano alla
ricerca e costruzione di un altro mondo possibile, un mondo di pace,
solidarietà e giustizia.

Ora il signor Bono Geldof si è autoproclamato il capo, lo potremo chiamare
l'autocrate delle compassione, oppure Re Compassione Primo, uno e bino,
colui che mostra la via e perpetua il sistema neoliberista all'intero del
quale la povertà si riproduce.

Egli ha capito da decenni come usare questo spazio, lui è l'epigono di
questa categoria, ma molti sono i suoi seguaci (canterini e non).

Lui, Re irlandese Compassione Primo uno e bino, novello bardo, sarà di
fronte e tra di noi nelle nostre manifestazioni, a lato dei nostri capi di
governo, deputati di ogni paese, dei ministri del tesoro Usa Paul O'Neill e
John Snow, del sindaco di Roma Walter Veltroni, ecc. in occasione delle
conferenza internazionali o degli anni santi.

Egli, mentre ci indicherà la strada per mettere la povertà nel museo della
storia (make poverty history), si è impossessato dei nostri temi, ci vuole
ai suoi ordini per vendere la sua merce e infine ci porterà nel suo mondo
da lui chiamato Limosina che consentirà a lui e ai suoi figli e ai figli
dei suoi figli di salvare il mondo in continuazione, perché così facendo il
mondo ne avrà sempre bisogno.

E la perpetuazione della miseria, della ingiustizia e l'arricchimento dei
pochi  potranno regnare per sempre.

(nota 1)
The Guardian
di Chris Tryhorn
Lunedì 13 Giugno 2005
I profitti della Ten Alps crescono
Bob Geldof ha rivelato che la società dal lui co-fondata, che si occupa di
TV, radio ed eventi, ha generato  l'anno scorso profitti superiori di
almeno il 400% rispetto all'anno precedente.
Poche settimane prima della realizzazione della speranza
dell'anticonformista irlandese di far crescere la consapevolezza politica
per la sua battaglia contro la povertà in Africa attraverso i suoi concerti
Live 8, la sua società di produzione ha comunicato risultati record.
Ten Alps, la società di cui Geldof è uni dei direttori, socio di minoranza
e occasionale presentatore TV, ha detto oggi che i profitti prima delle
imposte sono aumentati di cinque volte l'anno scorso mentre il giro di
affari è aumentati due volte. I profitti sono aumentati a £ 628,000 (¤
944.000) rispetto ai £ 126,000 (¤ 189.500) dell'anno precedente, il giro di
affari è passato da £ 16,73 milioni (¤ 25,15 milioni) a £ 34,75 milioni (¤
52,24 milioni).