CS: Strasburgo, Bruxelles, Roma: Parlamenti sovrani per una nuovo commercio in Europa



NOTA STAMPA TRADEWATCH

Tradewatch Osservatorio sul commercio internazionale promosso da Campagna
Riforma Banca Mondiale, Crocevia, Fondazione responsabilità etica, il
Gruppo d’appoggio al movimento contadino africano, Mani Tese, Rete Lilliput
e l’organizzazione equosolidale ROBA dell’Altro Mondo
(<http://www.tradewatch.it>www.tradewatch.it)



STRASBURGO, BRUXELLES, ROMA: PARLAMENTI PER UN NUOVO COMMERCIO IN EUROPA

per info Andrea Baranes (CRBM) +39 339 6312613 Monica Di Sisto (ROBA) +39
335 8426752




Roma, 15 aprile - Una processione funebre sfila tutta intorno alla
Commissione Europea, per commemorare le piccole comunità che in tutto il
mondo vengono ridotte alla fame da regole commerciali ingiuste. A
Strasburgo il commissario al commercio Peter Mandelson riceve la borsina di
juta di commercio equo e i materiali simbolo della Global Week of Action in
Italia. Sempre a Strasburgo numerosi parlamentari UE, in prima fila gli
italiani Vittorio Agnoletto, Roberto Musacchio, Patrizia Toia, Giusto
Catania, insieme al socialista francese Pierre Schapira, al verde Carl
Schlyter, co-chair del comitato economico dell’assemblea parlamentare
ACP-UE, al labour Glyn Ford, presidente dell’intergruppo globalizzazione e
a molti altri ancora, oltre a sostenere un intervento in plenaria della
presidente della Commissione Sviluppo Luisa Morgantini sugli stessi temi,
si sono confrontati in un seminario strategico e tra i corridoi del
Parlamento con le organizzazioni di tutta Europa promotrici di un
expo-presidio della Global Week of action per un commercio giusto. Ma anche
in Italia, in questi stessi giorni, il senatore Francesco Martone presenta
una nuova mozione, sottoscritta da quasi tutti i gruppi parlamentari, per
impegnare il nostro Governo a rendere pubblica al più presto la propria
linea negoziale sul commercio internazionale, dentro e fuori la Wto.



    Sono questi soltanto alcuni dei risultati concreti delle iniziative
politiche di pressione che Tradewatch, Osservatorio sul commercio
internazionale promosso da Campagna Riforma Banca Mondiale, Crocevia,
Fondazione responsabilità etica, il Gruppo d’appoggio al movimento
contadino africano, Mani Tese, Rete Lilliput e l’organizzazione
equosolidale ROBA dell’Altro Mondo, insieme alle campagne europee sulla Wto
e contro i nuovi accordi commerciali tra Europa e Paesi di Africa, Caraibi
e Pacifico, hanno promosso nell’ambito della Settimana d’azione globale per
dire si al diritto di ognuno al cibo, all'acqua, alla salute, ad una vita
dignitosa ed all'istruzione, e per dire no all'imposizione di accordi
commerciali ingiusti, liberalizzazioni e privatizzazioni indiscriminate.



    “Per raggiungere gli Obiettivi del Millennio di lotta alla povertà e
welfare internazionale, secondo quanto segnalato anche dal Rapporto di
Glenys Kinnock sul ruolo dell’UE per il loro raggiungimento che oggi
discutiamo – ha dichiarato Luisa Morgantini intervenendo nella plenaria del
Parlamento Ue del 12 aprile - c’è bisogno di un cambiamento del sistema. Un
cambiamento che coinvolga i Governi del Nord e del Sud del mondo e le
istituzioni finanziarie internazionali. Sovvertire le regole del commercio
internazionale, contrastando l’imposizione di accordi commerciali ed
indiscriminate liberalizzazioni. Sostenere un commercio equo, solidale e
una cultura dei diritti, dell’accesso all‘istruzione, all’acqua, al cibo,
alla sanità. Queste sono le richieste centrali della Global Week of Action
per “liberare i diritti, governare il commercio”, lanciata da molti gruppi
e movimenti in tutto il mondo. Voglio salutarli e ringraziarli perché oggi
sono qui con noi al Parlamento europeo, per ricordarci l’importanza di un
commercio equo e della solidarietà. E nei negoziati WTO il potere
contrattuale della UE può dare migliori frutti”. Molti i parlamentari e gli
esperti UE che hanno voluto incontrare presso l’expo-presidio i
rappresentanti di Campagna Riforma Banca Mondiale, Roba dell’Altro Mondo,
Rete Lilliput, Misereor Germany, Artisans du monde France, Both End
Netherlands, Christian Aid Uk, Friends of the Earth Europe, presenti tra
gli altri.



    Peter Mandelson, commissario al Commercio dell’Unione Europea,
intercettato da Both Ends e Roba dell’Altro Mondo all’uscita da un incontro
informale con la commissione commercio, ha accettato una borsina di juta
“not for sale” equosolidale del Bangladesh contenente i materiali della
campagna italiana e ha ringraziato le organizzazioni per l’impegno. “Siamo
convinti che questo sia soltanto il primo degli appuntamenti di confronto
che promuoveremo in vista della nuova ministeriale della WTO a Hong Kong –
ha dichiarato a nome dei colleghi presenti Vittorio Agnolotto, co promotore
a Strasburgo insieme alle organizzazioni del seminario parlamentare “Lo
scacco del libero commercio: le alternative per restituire centralità
all’uomo negli scambi commerciali internazionali, l’esempio del commercio
equo e solidale” - . Abbiamo bisogno di capire insieme quali siano le
strategie migliori per rendere più trasparenti, partecipati e democratici i
negoziati commerciali condotti dalla UE, e abbiamo bisogno di individuare i
punti più deboli e pericolosi dell’agenda UE per proporre e sostenere
alternative positive possibili. Le recenti crisi che hanno coinvolto anche
il nostro Paese ci dimostrano che non è possibile procedere in Europa per
una strada diversa rispetto a quella dei diritti e dei beni comuni per
tutti, e che nelle pratiche quotidiane di cambiamento come il commercio
equo, la finanza etica, il consumo critico, le produzioni sostenibili ci
sono già alcune indicazioni di cambiamento sulle quali è possibile lavorare
fin da subito a livello istituzionale”.



    E per chiedere un’inversione di rotta a partire dal nostro Paese, il
senatore Francesco Martone ha presentato proprio in questa settimana una
mozione, sottoscritta da quasi tutti i gruppi del parlamento italiano, per
impegnare il Governo “a comunicare tempestivamente e nei dettagli l’attuale
posizione italiana nell’UE in materia di negoziati commerciali, con
particolare riguardo alle richieste ed alle posizioni avanzate nei
confronti dei paesi in via di sviluppo tanto nell’OMC e nei suoi diversi
negoziati quanto negli accordi regionali, a partire dagli accordi di
Partnership Economica con i paesi ACP”; ma anche a “informare
tempestivamente le commissioni competenti del Parlamento , sulle richieste
avanzate dall’Italia in sede UE e dall’UE nei confronti degli altri paesi
membri dell’OMC nell’Accordo Generale sul Commercio nei Servizi (AGCS o
GATS in  inglese) e più in generale sull'andamento dei negoziati verso la
Ministeriale di Hong Kong”.

Per spingere dal basso verso una verifica delle politiche commerciali in
Europa e nel nostro Paese si concentrano nel weekend numerosissimi degli
oltre 100 eventi con i quali, in più di 50 città d’Italia, gruppi,
movimenti, associazioni, realtà di commercio equo e tutti i cittadini
consapevoli hanno celebrato la prima Settimana d’azione globale per un
commercio giusto.

Tutti gli appuntamenti presso il sito internet
<http://www.gwa2005.org>www.gwa2005.org
Per le immagini dal mondo
<http://www.april2005.org/media>www.april2005.org/media

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10 - 16 Aprile 2005 Settimana di Mobilitazione Globale -
<http://www.gwa2005.org>www.gwa2005.org
NO all'imposizione di accordi commerciali ingiusti, liberalizzazioni e
privatizzazioni indiscriminate!
SI al diritto di ognuno al cibo, all'acqua, alla salute, ad una vita
dignitosa ed all'istruzione!

Per info, contact point italiani: Andrea Baranes (CRBM)
<mailto:abaranes at crbm.org>abaranes at crbm.org
Monica Di Sisto (ROBA) <mailto:moni.disisto at iol.it>moni.disisto at iol.it