Re: colza ecc.



Caro Andrea
non so se posso permettermii, ti mando la lettera di Alberto Albertini
vedi tu, se poi trovi qualche articolo che abbia fatto il punto tra detrattori e esaltati mi farebbe piacere
viviana

vivianavivarelli at aliceposta.it

Cara Viviana
complimenti per l'istantanea ricerca e i risultati. Lo scetticismo di fronte
alle notizie è d'obbligo, ciò spinge alle verifiche. Verifiche che, mi pare,
dimostrano che la questione olio vegetale è oggetto di ricerche e
sperimentazioni per la messa a punto di un prodotto idoneo.
altra questione è quella delle decisioni della amministrazioni!
Due osservazioni:
L'olio vegetale non riduce l'inquinamento urbano del 70% perchè è pur sempre
una combustione che avviene entro l'area urbana. Ogni combustione produce
grandi quantità di anidride carbonica che non dipende dal combustibile ma
dalla quantità di calore generata ovvero di potenza necessaria per muovere
un mezzo pubblico. Forse ci saranno differenze su polveri sottili e
sottoprodotti di combustione ma l'effetto serra..............rimane. La
teoria che l'effetto serra si annulla perchè la pianta della colza assorbe
l'anidride carbonica che poi genererà, è opinabile. Primo perchè non so se è
stato fatto un calcolo stechiometrico tra l'assobimento della pianta e la
generazione dell'olio che proviene dai solò i semi della pianta, poi perchè
le coltivazioni necessarie andrebbero a rimpiazzare altre coltivazione che
assorbono anidride ma non ne generano perchè finiscono in combustione.
Gli autobus elettrici inquinano in quanto utilizzano energia prodotta dalla
combustione di materiali vari e ne consumano anche di più per via delle
perdite di traporto dell'energia e delle batterie, però l'inquinamento
risulta spostato fuori dall'area urbana dove esiste la massima
concentrazione. Non so quanto siano economici perchè devono trasportare più
batterie che passeggeri. Le batterie di per se stesse non inquinano salvo il
problema dello smaltimento del piombo a fine utilizzo o dell'acido
solforico.
Questo non significa che sono contrario ma che cerco di essere realista. Le
uniche fonti non inquinanti sono quella solare e qualla eolica, tutte le
altre soluzioni sono compreomessi da valutare per il migliore in un certo
stato delle cose.
aa.

.La mia lettera era:
Ricevo e trasmetto:

Facendo una ricerca in internet sull'uso dell'olio vegetale come
carburante in implementazioni di tipo istituzionale, ho scoperto alcune
cose *molto* interessanti, che voglio condividere con voi..
Il progetto istituzionale europeo piu avanzato nell'uso dell'olio vegetale
puro come carburante sembra essere gestito dal Comune di Cork
(Irlanda-Eire): hanno infatti implementato l'uso dell'olio nella flotta di
bus comunali. E fin qua, niente di strano...sono in molti a dire che in
Europa, sono anni-luce avanti a noi..
Sul sito del Comune di Cork tra l'altro sono stati resi pubblici dei
materiali di documentazione veramente chiari e dettagliati, che
saranno tradotti su Socialforge.net.

http://www.corkcity.ie/ourservices/roads/european_projects.shtml
Il progetto del Comune di Cork è finanziato dalla Comunità Europea per
mezzo delle iniziative CIVITAS (CIty VITAlity Sustainability) e MIRACLES
(Multi Initiatives for Rationalised Accessibility and Clean, Liveable
EnvironmentS). In particolare, la cosa piu interessante  è che vi è
una partnership congiunta nell'iniziativa CIVITAS
da parte dei Comuni di  ROMA, Barcellona and Winchester ed addirittura vi
è il coordinamento stesso del progetto da parte del Comune di ROMA, per
mezzo dell'azienda di trasporto comunale Atac, per quanto attiene
all'iniziativa MIRACLES (questi sono i dati pubblici del capoprogetto
Miracles: Chiara Di Majo - ATAC SpA - Via Sondrio 18, 00176
Roma, Italia - e-mail: chiara.dimaio at atac.roma.it - tel. (+39) 0646954814;
fax (+39) 0646954817)!

http://www.civitas-initiative.org
http://www.miraclesproject.org/
Esistono documenti pubblici sul
sito dell'ATAC (l'azienda di trasporto pubblico romano) in merito agli
avanzamenti del progetto MIRACLES:
http://www.atac.roma.it/atacineurope/newsletter/MIRACLES_1it.pdf
http://www.atac.roma.it/atacineurope/newsletter/MIRACLES_2it.pdf

Riguardo a Cork, nella newsletter Miracles #2 è scritto tra l'altro:
"L'impegno del Comune di Cork per il progetto MIRACLES era quello di
convertire in eco-compatibili da 5 a 10 veicoli: durante il 2004
l'obiettivo è stato ampiamente superato con l'adattamento di 17 veicoli
all'utilizzo dell'olio vegetale. Dopo aver esaminato diversi kit di
conversione e varie tipologie di bio-carburanti disponibili, si è deciso
di utilizzare il kit di conversione ELSBETT per l'affidabilità e la
semplicità nell'utilizzo. Diversamente dai kit degli altri concorrenti,
infatti, questo è un sistema a serbatoio singolo che non richiede nessun
intervento manuale per scambiare i due carburanti." Ed inoltre: "I kit
di conversione sono stati applicati a 11 Fiat Ducato, 4 Ford Courier,
1 VS Transporter ed 1 Isuzu NQR".
http://www.elsbett.com/engl/index.htm
Se, come sembra dalle informazioni presenti sul sito dell'Atac, l'uso
dell'olio vegetale come carburante è possibile e praticabile
IMMEDIATAMENTE (con riduzioni dell'inquinamento urbano quantomeno del
70%!), non si capisce perche a ROMA, ancora non è stato fatto nulla in
merito. Come si può leggere dai documenti sul sito irlandese e su quello
italiano, il Comune di Roma (Dip. VII e X) ed altri enti pubblici (Atac,
Sta, Enea, Università "La Sapienza") e privati (Gruppo Interclub Spa e
People Service) sono direttamente coinvolti nell'iniziativa MIRACLES e
quindi possono usufruire in modo diretto del know-how e dell'esperienza
(che sembra sia iniziata nel 2002) del Comune di Cork, immediatamente
fruibile proprio per mezzo della partnership comune nel progetto.
Dato che poi la flotta di autobus romani è quasi totalmente basata su
motori diesel, non si capisce perche' a ROMA non abbiano quantomeno
provveduto ad iniziare una sperimentazione limitata su poche vetture dal
2002 a oggi... Nella newsletter Miracles #1, è la stessa ATAC a scrivere,
riguardo al progetto irlandese: "la conversione del parco veicoli
dell'Amministrazione in vetture alimentate ad olio vegetale. Questa scelta
deriva da un indagine condotta nel 2002 su diversi tipi di veicoli a bassa
emissione inquinante: i motori ad olio vegetale, di fatto, rappresentano
al momento l'opzione più semplice ed eco-compatibile".
Perchè allora a ROMA sono stati acquistati mega autobus, bus elettrici con
batterie inquinantissime..ed ancora costosi flat-monitors a cristalli
liquidi per informazioni online sui bus, obliteratrici per biglietti
ipertecnologiche e tanti altri inutili gadgets...invece di riconvertire
SUBITO la flotta dei trasporti pubblici con un migliaio di economici kit
di trasformazione della Elsbett (che, come indicato nel loro sito, si
aggirano tra i 2000,00 e i 4000,00 euro e che per grandi acquisti
verrebbero a costare sicuramente meno)?
magius
(http://www.socialforge.net)

Viviana
vivianavivarelli at aliceposta.it






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