carichi di legname legati ai traffici di armi



da greenpeace.it
giovedi 9 dicembre 2004

LEGNO SPORCO NEL PARQUET? A RAVENNA NUOVO CARICO DI LEGNAME DANZER

Roma, 7 dicembre 2004 - Greenpeace denuncia oggi, con una documentazione
fotografica disponibile sul sito, che a Ravenna continua ad essere scaricato
legname del gruppo svizzero-tedesco Danzer, sospettato di contraffare
documenti ufficiali e di condurre affari con un'impresa coinvolta nel
traffico di armi, che figura nella lista nera del Consiglio di Sicurezza
delle Nazioni Unite. In Italia uno degli acquirenti di segati del gruppo
Danzer/Interholco è il principale produttore di parquet, Margaritelli, che
produce e vende col marchio "Listone Giordano". Margaritelli nel 2004 ha
acquistato dalla Interholco centinaia di metri cubi tra Wengé e Iroko.

"Oggi siamo stati testimoni oculari di queste operazioni di scarico ed
abbiamo deciso di pubblicare sul sito le foto ed anche i documenti che
illustrano questo sporco giro d'affari che porta alla deforestazione
selvaggia in Africa" spiega Sergio Baffoni, di Greenpeace. Solo poche
settimane fa, Greenpeace aveva pubblicato un nuovo rapporto sulle attività
di Interholco, una sussidiaria di Danzer. Ed è proprio marchiato
"Interholco" il legname scaricato questa mattina nel porto di Ravenna dalla
nave maltese Dora. Secondo il rapporto di Greenpeace, Interholco ha comprato
in passato legname dall'azienda liberiana "Oriental Timber Company" (OTC),
diretta dall'olandese Gus Kouwenhoven, nonostante le assicurazioni che il
Gruppo non avrebbe comprato da imprese coinvolte nel traffico d'armi. Per il
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, invece, la OTC ha giocato un
ruolo chiave nel traffico d'armi in Liberia durante il regno del "signore
della guerra" Charles Taylor. Il rapporto mostra anche come Interholco abbia
mantenuto relazioni commerciali con Kouwenhoven, impegnato nel commercio del
legname anche in Congo Brazzaville dopo il bando dell'Onu. Documenti forniti
da Greenpeace sembrano indicare la falsificazione di documentazione
d'origine e fitosanitaria da parte di Danzer.Un altro partner liberiano di
Danzer, la Inland Logging Company, è stata recentemente accusata di frode
fiscale.

"Con poche eccezioni, aziende come Danzer hanno consapevolmente scelto di
continuare a trattare legname proveniente da fonti illegali o distruttive,
spesso con la complicità di regimi corrotti" - spiega Sergio Baffoni, di
Greenpeace. L'Italia acquista legname da Danzer, nonostante che nell'aprile
del 2002 Fedecomlegno avesse sottoscritto un impegno comune con Greenpeace
per contrastare l'arrivo in Italia di legname di origine illegale o legato a
conflitti armati. Lo scorso giugno abbiamo inviato il rapporto sulle
attività illegali di Danzer alla Fedecomlegno e a decine di importatori e
utilizzatori italiani. Ma le importazioni da questo Gruppo continuano".

Per Greenpeace occorre immediatamente una legge in grado di individuare e
bloccare tutto il legname illegale e di sanzionare le imprese italiane che
compiono crimini forestali all'estero.Il governo deve d'altro canto
impegnarsi ad usare solo legno o prodotti in legno provenienti da buona
gestione forestale, certificato secondo lo standard FSC.