Maledetta globalizzazione



Maledetta Globalizzazione di Francesco Caruso - Carocci Editore

Il libro è disponibile presso tutte le librerie ( a Campobasso è in vendita
presso Rude Klub in via Garibaldi)
I proventi delle vendite servono a coprire le spese legali per il processo
contro i 13 attivisti della rete Sud Ribelle inquisiti dal P.M. Fiordalisi
della Procura di Cosenza per i reati di istigazione a disobbedire,
propaganda sovversiva, associazione per delinquere, associazione
sovversiva, cospirazione politica mediante associazione, attentato contro
gli organi costituzionali in occasione del G8 di Genova.
Per collettivi, circoli e associazioni che vogliono organizzare
presentazioni del libro e/o dibattiti e momenti di controinformazione
sull'inchiesta di Cosenza, scrivete a: noglobalwar2003 at libero.it;
disobbedientimolise at libero.it



Francesco Caruso
"Maledetta globalizzazione..." Frammenti di vita e di disobbedienza sociale
- Carocci Editore

176 pagine - ISBN 88-430-3055-8

Chi è il vero criminale? chi si stende sui binari della ferrovia per
fermare i "treni della morte" o chi dichiara una guerra illegittima
violando il diritto internazionale? chi si oppone allo sfratto di
un'anziana sola e disabile o il camorrista che la vuole buttare fuori? chi
protesta pacificamente o chi pesta a sangue i manifestanti?
"Maledetta globalizzazione" è una raccolta di brevi racconti, di "frammenti
di vita e di disobbedienza sociale" attraverso i quali l'autore ripercorre
la storia del movimento dei movimenti attraverso il racconto quasi
romanzato degli eventi più significativi.
Sono vicende vissute in prima persona e narrate da uno dei protagonisti di
tali lotte - ma potrebbero essere le stesse di chiunque si impegni nei
centri sociali, nel movimento ambientalista o nell'associazionismo di base
- che ci accompagna nei luoghi e nei momenti più duri delle lotte e delle
mobilitazioni del movimento noglobal: nella Ramallah sotto il coprifuoco
israeliano a scavare fosse comuni per seppellire i civili colpiti dai
cecchini, nelle stazioni ferroviarie nel tentativo di bloccare i convogli
militari che portavano armi verso l'Iraq, fino alle tante lotte condotte a
Napoli, con gli immigrati per il permesso di soggiorno, con gli anziani
sfrattati da padroni di casa camorristi e usurai, con i senza-lavoro, i
senza-casa, i senza-futuro. Non potevano mancare le sfide ai potenti della
terra, dal G8 di Genova al Global Forum di Napoli, una sfida tesa a
denunciare le disuguaglianze e le ingiustizie sociali di questo pianeta.
Il libro non ha la presunzione di spiegare e descrivere la complessità del
movimento antiglobalizzazione, ma parte invece dalla narrazione soggettiva
delle vicende che hanno caratterizzato le mobilitazioni di questi anni,
cercando in questo modo di far emergere gli ideali, le passioni e gli
obiettivi di una generazione che si rifiuta di vivere in un mondo
schiacciato tra la guerra globale e l'autodistruzione ambientale come
paradigma di sviluppo.
Nella caserma Raniero di Napoli dopo il Global Forum, a Genova in piazza
Alimonda dopo la morte di Carlo Giuliani, a Scanzano Jonico, nelle favelas
di Porto Alegre, nella 167 di Secondigliano a Napoli, esistono sempre due
strade: una in discesa e una in salita. Scendere è facile, basta chiudere
gli occhi, far finta di niente. In questo libro, invece, si parla delle
salite. Del movimento, della vita.