eolo, l'auto che va ad aria



da cunegonda.it
dicembre 2003

Eolo. L'auto che va ad aria

 Ogni anno in Italia 8000 morti in incidenti automobilistici. E' come se
ogni anno crollassero nel nostro paese sei Twin Towers. E un'altra dozzina
di Twin Towers crolla nel nostro paese con dentro migliaia di malati dovuti
dall'inquinamento da traffico. Perché i nostri rappresentanti politici,
compresi i sindacalisti prossimi salvatori della patria, non sono mai scesi
in campo per evitare questa carneficina? Eppure le soluzioni oggi ci
sarebbero. Il panorama delle proposte di mobilità alternativa è quanto mai
vario, anche in conseguenza del continuo sviluppo ed affinamento di nuove
tecnologie. Eolo è un'auto che va ad aria: è certamente una forzatura perché
il motore è spinto da aria compressa e l'aria si comprime utilizzando
energia elettrica, o altre forme di energia. Ma questo motore mono-energia
permette già di produrre un'auto ecologica, rispettosa della natura, con
un'autonomia di 200 Km. Una seconda generazione di questo motore nascerà fra
poco tempo e sarà caratterizzata da un sistema definibile bi-energia. Tale
sistema prevede, quando la vettura circola fuori dai centri abitati, una
combustione esterna a bassissimo inquinamento che, riscaldando l'aria,
aumenta l'autonomia di percorrenza del veicolo fino a 800 Km.
L'auto è azionata da un motore in alluminio che non utilizza una combustione
ma l'espansione dell'aria. Non c'è fiamma nel motore. Esso lavora perciò a
temperature che non superano i 40 gradi centigradi. Così si diminuisce
drasticamente l'usura meccanica del motore, aumenta la sua durata e si
riducono i costi di manutenzione.
La capacità dell'aria compressa di sviluppare potenza è difficile intuibile.
Nella dilatazione dell'aria fortemente compressa entra in gioco la
temperatura. L'aria che si espande si raffredda fino a 80 gradi sotto zero.
Se quest'aria viene riscaldata si ottiene un aumento di pressione. Dal tubo
di scappamento: solo aria fredda. Il pianeta si riscalda? Noi lo
raffreddiamo andando in automobile! Il motore sfrutta sia la pressione che
la temperatura dell'aria compressa.
L'impianto elettrico è anch'esso di nuova concezione. Una normale auto
trasporta inutilmente fino a 30 chili di fili elettrici. In una Eolo ce ne
sono meno di 2 chili. Un solo filo comanda tutti i dispositivi.
La carrozzeria è in fibra e resina, realizzata con tecnologia RTM. Leggera e
più resistente di una carrozzeria tradizionale in lamiera, richiede spese
contenute in caso di sostituzioni. Saranno prodotte in tutti i colori, anche
con decorazioni personalizzate.
Ma Eolo Italia intende andare oltre producendo carrozzerie in fibra e resina
vegetale, completamente riciclabili, infatti è pronta a iniziare una ricerca
con l'Enea per produrre carrozzerie in fibra di canapa e resina ricavata dai
legumi.
In definitiva: l'auto è ad inquinamento zero, raggiunge i 110 chilometri
all'ora, ha un'autonomia di 200 km alla media di 60 km orari, oppure 10 ore
di utilizzo in città, percorre 100 chilometri con 1500 lire 0,77 Euro circa
di elettricità e costa quanto un'utilitaria. E, come se non bastasse, con il
motore MDI (se utilizzato con gas metano), il rendimento è superiore al 50%.
Ogni famiglia, con questo nuovo sistema, collegato alla rete del gas,
diverrebbe un micro produttore di elettricità e recupererebbe oltre questa,
il calore prodotto dal motore, utilizzandolo per il riscaldamento d'inverno
e la climatizzazione d'estate. Il bilancio energetico sarebbe superiore
all'80% a differenza del sistema attuale che è soltanto del 30%: tutto
questo sarebbe un guadagno per le famiglie, un risparmio per lo Stato sulla
spesa energetica, un più grande rispetto dell'ambiente.
Recentemente, a Torino, Cofferati ha dichiarato che "la crisi della Fiat è
una crisi della qualità", senza precisare quale sia la qualità da
raggiungere per poter essere competitivi. Forse si riferiva alla qualità
dell'aria delle nostre città, in questo caso avrebbe avuto ragione. Per noi
la qualità è quella della Eolo, o quella del progetto Smile di Greenpeace.
Per maggiori informazioni: http://www.eoloauto.it.
[Redazione Cunegonda].