salmone e rischi salute



da italiasalute.it
9 gennaio 2004

I SALMONI DA ALLEVAMENTO A RISCHIO CANCRO (09/01)
  Il consumo di pesce pro capite è cresciuto negli ultimi anni, soprattutto
a discapito del consumo di pollame, accantonato per le note vicende del
ritrovamento di tracce di diossina in Belgio.
I pesci più a rischio di accumulare diossina sono quelli più grassi, come
aringhe e salmone, soprattutto se questo è allevato in vasche che ne
restringono al massimo la possibilità di movimento. E' proprio nei grassi,
infatti, che si accumulano sostanze tossiche come i Pcb.
Da un'indagine di 'Altroconsumo' del 2002, emergeva che i campioni italiani
di salmone erano i peggiori: uno di questi superava ampiamente il limite di
riferimento, raggiungendo ben il 140% della dose massima tollerabile tanto
che un trancio da 160 grammi di salmone già raggiungeva e oltrepassava il
limite considerato tollerabile per tutti i cibi assunti in una giornata''.
La media dei campioni europei in generale toccava il 40% della dose massima
e i risultati peggiori si trovavano nei campioni di Spagna e Portogallo, i
migliori in Belgio.
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Science denuncia seri rischi
cancerogeni legati ai salmoni allevati in Europa e nell'America del nord.
Nell'indagine svolta da sei diversi gruppi di ricerca degli Stati Uniti e
del Canada emerge che i salmoni allevati sono tanto inquinati e pieni di
tossine da consigliarne un uso molto limitato. Complessivamente sono state
individuate 14 tossine di cui quattro particolarmente pericolose: diossina,
toxafene, dieldrin e PCBs. I salmoni piu' inquinati verrebbero dagli
allevamenti della Scozia e delle isole Faroe in Danimarca.
La produzione dei salmoni di allevamento e' aumentata di 40 volte negli
ultimi vent'anni e ha invaso i supermercati di tutto il mondo. Oa la ricerca
lancia un pesante allarme e indica che nel caso dei salmoni scozzesi e
danesi il limite da mangiare e' di 60 grammi una volta al mese mentre per
gli altri e' di 240 grammi al mese. I salmoni non allevati presentano
livelli decisamente piu' bassi di inquinanti.
Ci sono infatti significative differenze tra il salmone allevato e non
allevato. Il salmone dell'Alaska ad esempio, che vive liberamente, è molto
abbondante, salutare e con un miglior sapore rispetto a quello allevato. Il
salmone allevato è più ricco di grassi, è povero di sostanze antiossidanti e
di omega 3, rispetto al salmone non allevato. Inoltre, il salmone
d'allevamento degrada molto l'ambiente creando seri rischi all'ecosistema
marino. Per queste e per altre ragioni i salmoni d'allevamento non sono
considerati l'ideale dagli esperti della salute ma anche dagli esperti di
organizzazione ambientale.