23/10 Modena: Cittadini, non clienti- Assemblea pubblica sul dopo Cancun



Mi scuso se qualcuno di voi ha gia' ricevuto l'invito sotto riportato.
Ne approfitto per ricordarvi che sabato 25 ottobre in piazza Martiri a
Carpi, alle 17 c'e' la
MA-NI-FE-STA-ZIO-NE! corteo con sound system per le
vie del centro contro la precarietà, la flessibilità,
le non-pensioni e -the last but not the least-
berlusconi silvio!

----- Original Message -----
From: <mailto:bertonifranco at interfree.it>Bertoni Franco
Sent: Friday, October 17, 2003 12:32 AM
Subject: [Forumodena] Fw: Cittadini, non clienti- Assemblea pubblica sul
dopo Cancun


----- Original Message -----
From: <mailto:acquamodena at katamail.com>Comitato Acqua Modena
To:
Sent: Thursday, October 16, 2003 6:56 PM
Subject: Cittadini, non clienti- Assemblea pubblica sul dopo Cancun



CITTADINI E NON CLIENTI

CHI HA VINTO DAVVERO A CANCUN?

Sono più al sicuro i nostri diritti o quelli delle multinazionali?

 Quali strategie d'azione dopo il fallimento della V conferenza
ministeriale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio?



Ne parliamo con:

 MARCO BERSANI  del direttivo nazionale di ATTAC

 ANTONIO TRICARICO  della Campagna per la Riforma della Banca Mondiale -
Rete di Lilliput



 GIOVEDI 23 OTTOBRE, ore 20,30

PRESSO LA SALA 9 GENNAIO 1950.

PALAZZO DELLA  CGIL.

10° PIANO

P.ZZA CITTADELLA N. 36





Intervenite numerosi.



Promuovono: Rete No-Gats di Modena e

Comitato modenese per il contratto mondiale dell'acqua.

 Con l'adesione di:

 Aprile, Attac, Casa per la Pace, Forum Sociale di Modena, Legambiente,
Partito della Rifondazione Comunista, Rete di Lilliput-Modena, Verdi.



CITTADINI, NON CLIENTI

Contro le privatizzazioni e gli accordi generali sul commercio dei servizi.

Che cos'è il GATS?

E' il primo accordo multilaterale di principi e regole per il commercio dei
servizi: in sostanza tutto ciò che fa parte della nostra vita: sanità,
istruzione, acqua, telecomunicazioni, trasporti, pensioni, ricerca del
lavoro, energia, ambiente. In questo modo tutto entra a far parte del
mercato e, di conseguenza, a seguirne le regole.
Che cosa significa in pratica?

Significa soprattutto che rischiamo di perdere tutte le nostre conquiste
sociali; tutto quello che per noi era diritto (e in quanto tale sotto la
tutela dello stato), diventa un bisogno, la cui soddisfazione è
direttamente proporzionata al nostro potere d'acquisto, secondo la legge
del mercato. Per esempio, il nostro Sistema Sanitario Nazionale, in vigore
dalla metà degli anni settanta, è basato sul principio della solidarietà:
ognuno paga le tasse secondo il proprio reddito, e riceve le cure secondo
le proprie necessità; se cade questo principio, si arriverà a ricevere le
cure solo se si sarà in grado di pagarle, come sta già succedendo in molti
paesi. E questo vale per l'istruzione e per tutto il resto.

Che i servizi pubblici siano tutt'altro che soddisfacenti è cosa nota. E
questo è un argomento sfruttato per spingere verso la privatizzazione, con
la promessa di una migliore efficienza. E questo nonostante i vari settori
privatizzati, in altre nazioni, abbiano dimostrato di funzionare ancora
peggio.
A livello locale abbiamo assistito al lancio in borsa dell'ex
municipalizzata META, alla vendita delle farmacie comunali; inoltre, sta
per terminare il progetto pilota a Sassuolo, di transizione verso una vera
privatizzazione dell'Ospedale. Il tutto avviene con la massima tranquillità
dei cittadini che si aspettano una maggiore efficienza. Se il capitale è
privato, ma il controllo è pubblico, dove sta il problema? In effetti
problemi non ce ne sono ancora. Il processo completo ha tempi lunghi,
soprattutto perché nessun elettore accetterebbe di perdere sui due piedi
ogni diritto acquisito, tutte le conquiste sociali degli ultimi decenni. Ci
saranno cambiamenti apparentemente innocui, e ad un certo punto ci
troveremo di fronte al fatto compiuto, ad una realtà difficile da
modificare.

Per questo abbiamo costituito la RETE NO-GATS:

per iniziare innanzi tutto a parlarne,

per avere la possibilità di discutere i cambiamenti,

per difendere e migliorare il nostro patrimonio comune.

Per ricostruire una democrazia dal basso, con la nostra partecipazione attiva



IL MONDO NON E' UN MERCATO.

ESSERE CITTADINI NON EQUIVALE AD ESSERE CLIENTI.