Tobin Tax: un articolo pubblicato da Aprile



Ecco l'articolo di Alfiero Grandi pubblicato da "Aprile" sulla Tobin Tax,
la proposta di tassare le transazioni finanziarie a carattere speculativo.
Si tratta di uno dei temi fondamentali per una diversa globalizzazione, più
equa e solidale, che in Italia trova sulla sua strada la dura opposizione
del Governo, a partire dal ministro Tremonti.

Il centro destra dovrà però confrontarsi con la proposta di legge di
iniziativa popolare sulla Tobin Tax elaborata da ATTAC che ha raccolto
oltre 180.000 firme, comprese quelle di 90 deputati disponibili a
sostenerla. L'obiettivo è quello di controllare e scoraggiare le
speculazioni finanziarie. Proprio per questo i parlamentari debbono fare
uno sforzo eccezionale per collegarsi al paese reale, all'opinione
pubblica, ad Attac.



Ufficio Stampa

Alfiero Grandi




Le commissioni finanze ed esteri della Camera dei deputati hanno avviato
nei giorni scorsi la discussione sulle diverse proposte di legge che
propongono di introdurre la Tobin Tax.
Naturalmente iniziare la discussione è solo una sorta di riconoscimento
dell'ammissibilità dell'argomento, a cui conseguirà un esame di merito ed è
prevedibile che il cammino non sarà facile. In precedenza c'erano stati
vari tentativi di bocciare in modo aprioristico la proposta di introdurre
la Tobin Tax. Si era distinto particolarmente in questo tentativo il
Ministro Tremonti, che ha dedicato tutta la prima parte della relazione
parlamentare alla sua "controriforma" fiscale proprio a confutare la Tobin
Tax e a contrapporgli la cosiddetta De Tax, che peraltro è rapidamente
sparita dall'attenzione politica.
La Tobin Tax, al contrario è stata sostenuta, anche se con formulazioni
diverse, in parlamento. La proposta di introdurre la Tobin Tax è stata
infatti presentata sotto forma di emendamento a diversi provvedimenti
fiscali più volte nel 2002 e anche come autonoma proposta di legge in
diverse versioni.
Di grande rilievo è certamente la proposta di legge di iniziativa popolare
elaborata da ATTAC che ha raccolto in calce oltre 180.000 firme (per questo
è oggi presente in parlamento con il n. 3041) e che è stata firmata anche
da 90 deputati disponibili a sostenerla. Del resto anche quanto si è mosso
nei mesi scorsi per iniziativa del Social forum in diverse importanti
occasioni, compreso Firenze, ha spinto verso la discussione nel paese e in
parlamento di proposte come la Tobin Tax. Ricordo che la Tobin Tax è in
sostanza la proposta di tassare con un'aliquota tutto sommato modesta le
transazioni finanziarie a carattere speculativo che tanti guai hanno creato
in diverse aree del mondo, ultima l'Argentina, in cui la speculazione
finanziaria ha causato disastrose conseguenze sociali.
La proposta della Tobin Tax ha l'obiettivo di controllare e scoraggiare le
speculazioni finanziarie, senza però vietarle. Anzi ne prevede la
tassazione in modo tale da ottenere anche fondi da utilizzare per aiutare
le aree più povere del mondo. Questa tassazione dovrebbe essere introdotta
su un'area economica e geografica sufficientemente vasta, con l'obiettivo
di estenderla a livello mondiale, tramite la trasformazione di sedi
internazioni tipo FMI o WTO. Sarebbe questo un modo per cambiare in
profondità (esigenza posta anche da Stiglitz) il ruolo delle sedi che sono
chiamate a governare i processi economici internazionali. In alcuni paesi
europei la proposta della Tobin Tax è stata adottata o è in corso di esame.
Ogni paese però allo stato ne condiziona l'adozione ad una più ampia
decisione europea. È del tutto evidente che il livello europeo è quello
preferibile per una decisione di questo tipo. Anche per partire dall'Europa
per proiettarla nelle sedi internazionali. Tuttavia questo discorso è stato
fatto spesso con non poche ambiguità. Infatti la decisione adottata in
altri paesi è stata condizionata ad una più ampia decisione europea, senza
la quale la misura nazionale non entra in vigore. Ci sono ragioni evidenti
per preferire il livello europeo e tuttavia occorre scongiurare il rischio
che il rinvio a quel livello di decisione diventi una sorta di albero di
Bertoldo. Il quale - come è noto - dovendo scegliere l'albero a cui
impiccarsi non ne trovava uno di suo gusto. La decisione di avviare l'esame
delle proposte di legge sulla Tobin Tax (tra le quali, come relatore della
VI Commissione, ho proposto di prendere come punto di riferimento quella
proposta da ATTAC) è importante perché legittima la discussione
sull'argomento, con l'obiettivo di ottenere una discussione di merito.
Credo sia la prima volta che il parlamento esamina proposte di legge che
sono fortemente sostenute da movimenti sociali.
Tuttavia non sarà un percorso parlamentare facile, perché si sprecano
sottovalutazioni e sorrisini, mentre sono ben presenti e vigili le
contrarietà politiche ed è quindi prevedibile una forte opposizione
all'opposizione.
Occorre non dimenticare quindi che il centro destra ha una maggioranza fin
troppo ampia in parlamento e che il Ministro Tremonti è ferocemente
contrario. La speranza che proceda in parlamento il cammino della Tobin Tax
è fondata sulla capacità di fare crescere consensi e appoggio nella
società. Attac non può accontentarsi di essere arrivata al punto di
presentare una proposta di legge. I parlamentari debbono fare uno sforzo
eccezionale per collegarsi al paese reale, all'opinione pubblica, ad Attac.
Occorre lavorare anche per un raccordo a livello europeo più forte di oggi.
È in questa direzione che sono state immaginate le audizioni da parte delle
commissioni finanze ed esteri della Camera, rivolte ad istituzioni
nazionali ed internazionali, ad economisti, ad esponenti dell'economia e
della finanza, a sindacalisti e ad esponenti di organizzazioni di imprese.
Far sapere cosa si discute, raccogliere opinioni, non solo in Italia ma
anche in Europa e - se possibile - anche oltre i confini europei, per
avviare una consistente operazione culturale e politica sulla Tobin Tax. La
Tobin Tax infatti è un tassello importante di una politica possibile che
parla di una diversa globalizzazione, di un controllo dei processi
economici, del superamento delle divaricazioni che si sono aperte tra paesi
ricchi e poveri e dell'aiuto a questi ultimi non solo per solidarietà, ma
anche nell'interesse delle stesse aree sviluppate.
La Tobin Tax è importante in sé, ma è anche un simbolo e parla di un mondo
più giusto, più equo, più solidale.


Alfiero Grandi
Relatore per la Tobin Tax
per la VI Commissione Finanze
della Camera dei Deputati