smog un gennaio nero



da lanuovaecologia.it

     
 
Martedì 11 Febbraio 2003  
   
 
 
SMOG|Un decreto legge fissa nuovi limiti per le polveri sottili 
 
Un gennaio nero 
 

Mal'aria a Napoli Città per città, i dati monitorati dalle centraline
parlano chiaro: i giorni del primo mese del 2003 in cui il Pm10 è rimasto
sotto il limite massimo di 60 microgrammi per metro cubo si contano sulle
dita di una mano. La partita da giocare è ancora quella della salute dei
cittadini, con anziani e bambini in prima linea 
 
 
È stato un gennaio nerissimo e non solo per via delle intemperie. Anche lo
smog ha ricoperto il cielo delle maggiori città italiane. Anzi, nonostante
vento e pioggia, la qualità dell'aria ha raggiunto livelli d'inquinamento
altissimi. Solo Milano ha proclamato il blocco totale delle auto, ma il
famigerato Pm10 ha superato i livelli di guardia quasi  
ovunque e ripetutamente. Città per città, i dati monitorati dalle
centraline parlano chiaro: i giorni del primo mese del 2003 in cui le
polveri sottili sono rimaste sotto il limite massimo di 60 microgrammi per
metro cubo si contano sulle dita di una mano. La partita da giocare è
quella della salute dei cittadini, con anziani e bambini in prima linea. A
riprova della pericolosità del Pm10, il decreto del ministero per
l'Ambiente numero 60/02 fissa nuovi limiti entrati in vigore il 1 gennaio
scorso. Il limite di legge annuale è fissato a 43,2 microgrammi/mc mentre
viene introdotto un nuovo limite giornaliero di 60 microgrammi/mc, che non
potrà essere superato per più di 35 giorni all'anno. 

Come si regoleranno allora le amministrazioni se, per limitarsi a pochi
esempi, Torino ha già superato i livelli di guardia per ben 23 volte sui 28
giorni monitorati a gennaio e a Bologna il Pm10 è rimasto sotto la soglia
dei limiti consentiti soltanto 2 giorni su 31? Nel capoluogo piemontese le
polveri sottili sono rimaste al di sotto dei 60 microgrammi/mc  
 
Mal'aria a Milano 
consentiti dalla normativa vigente solo il 1, il 4, il 5, il 6 e l'11. A
Bologna il valore è stato superato per 29 giorni e le concentrazioni di
Pm10 hanno toccato, il 17 gennaio, il livello di 190 microgrammi/mc. Padova
ha toccato il picco di 196 microgrammi/mc il 16 gennaio e, nell'arco dei 20
giorni monitorati dalle due centraline attive, il limite massimo consentito
dalla legge è stato superato ben 13 volte. Gennaio meno nero a Firenze e a
Roma. Nella capitale il Pm10 ha superato i limiti consentiti 9 giorni,
arrivando a quota 127 microgrammi/mc nella giornata del 16. A Firenze,
l'inquinante ha superato il livello di guardia 10 volte, raggiungendo i
picchi di 117 microgrammi/mc il 14 e il 15 gennaio, 128 microgrammi/mc il
16 e 130 microgrammi/mc il 20.
E i pochi progressi compiuti sul fronte della qualità dell'aria in città,
sono dimostrati anche dal confronto su base annua, delle concentrazioni
medie annue raggiunte dal benzene. Tra il 1998 e il 2001, i livelli sono
rimasti sostanzialmente invariati e superano in molte grandi città la
soglia annua  
 
Traffico : blocco auto 
consentita di 10 microgrammi/mc. Con due eccezioni, di segno opposto: Roma
e Bari.

L'inquinamento dell'aria rimane insomma molto elevato. Basteranno a
tutelare la salute dei cittadini i provvedimenti di limitazione del
traffico urbano previsti dalle amministrazioni locali? «Le misure prese
hanno poco di strutturale» dichiara Ermete Realacci, presidente di
Legambiente. «Non si va oltre l'imposizione della circolazione a targhe
alterne e la limitazione delle auto non catalitiche e non ecodiesel.
Provvedimenti necessari, viste le condizioni d'inquinamento dell'aria, ma
sicuramente insufficienti. Nella maggior parte dei casi, inoltre, questi
provvedimenti sono limitati a un paio di giorni alla settimana e ai soli
mesi di febbraio e marzo. Senza contare le deroghe per i veicoli
commerciali. L'emergenza traffico è una realtà di tutti i giorni, non solo
di quei pochi mesi invernali in cui si tenta di correre ai ripari con
soluzioni schizofreniche. Sono necessari, al più presto, piani organici di
mobilità alternativa».