DICHIARAZIONE ATTAC ITALIA



ATTAC Italia  [%]  www.attac.it
__________________________

Info media: claudio jampaglia
comunicazione at attac.org
++39 348 89 58 602
-----------------------------------

(sorry only in italian - desolé seulement en italien - entschuldigung nur in
italienisch)

Dichiarazione dell'Assemblea nazionale di ATTAC Italia del 1-2 febbraio 2003



DIRITTI IN MOVIMENTO!

L'assemblea di ATTAC Italia del 1-2 febbraio a Roma ha confermato e
rilanciato l'impegno
di ATTAC Italia per un anno di "diritti in movimento!"

Attraverso una campagna nazionale contro le privatizzazioni dei servizi
pubblici e la mercificazioni dei beni comuni, con la partecipazione ai
comitati per il SI al referendum per l'estensione dell'art 18 a tutti i
lavoratori dipendenti (di cui ATTAC è la sola promotrice non di area
sindacale), impegnandoci per la costruzione di un dibattito su una politica
economica alternativa, a partire dalla continuazione e allargamento alla
dimensione europea della proposta di istituzione di una Tobin tax, fino all'
attacco al monetarismo e ai vincoli di stabilità europei, riconfermiamo la
scelta dell'allargamento dei diritti sociali e di cittadinanza per tutti e
tutte come base dell'approfondimento del contribuito di autoeducazione
orientata all'azione di ATTAC.

Dopo l'anno 2002 che ha visto il successo della campagna per una legge d'
iniziativa popolare per la Tobin Tax (circa 200.000 firme raccolte, nei
prossimi giorni in discussione nelle commissioni parlamentari finanze e
esteri), rilanciamo il nostro impegno per un sistema di tassazione globale
della speculazione e della finanza in Europa, per riaffermare la supremazia
dei diritti sociali e ambientali sul commercio e sulle liberalizzazioni, per
la difesa dei beni comuni fondamentali (con il Forum mondiale alternativo
dell'acqua di Firenze del prossimo 21-22 marzo a Firenze) e per battere la
finanziarizzazione dell'economia.

ATTAC porterà questi contenuti all'interno del movimento e ci impegneremo,
insieme alle campagne e mobilitazioni del movimento e delle sue reti, ad
allargare e consolidare il fronte antiliberista, antirazzista e contro la
guerra in Italia e in Europa. Siamo ad una svolta importante nella crisi e
nella guerra che accompagna questo e i prossimi anni, e crediamo sia venuto
il momento di raccogliere i frutti della partecipazione e della credibilità
delle proposte del movimento antiliberista per aprire una stagione di
allargamento ulteriore del consenso e della mobilitazione, senza perdere di
vista la necessità di un approfondimento delle strategie e della costruzione
delle alternative.
Crediamo che il movimento oggi sia in grado di determinare l'agenda politica
sia nei contenuti sia nella capacità di costruire mobilitazioni e alleanze
che cambino le sensibilità e le priorità dell'opinione pubblica. Questo è il
ruolo e il mandato che il movimento ha costruito da Genova a Firenze ed è l'
unica garanzia dell'autonomia della propria soggettività politica plurale e
della cura del proprio percorso.

Salutiamo con favore la scelta del movimento di tenere il prossimo Forum
Sociale Mondiale in India nel 2004 nello spirito di tessere la rete dei
movimenti sociali e di tutte le realtà che si battono, si organizzano e
costruiscono l'altro mondo possibile.
La centralità del ruolo dei forum continentali come spazio pubblico di
discussione e organizzazione delle resistenze e alternative al liberismo
alla miseria e alla guerra è uno dei risultati più importanti del Fsm di
Porto Alegre appena concluso e dell'eredità in Europa dell'esperienza del
Fse di Firenze. ATTAC in Italia e in Europa parteciperà attivamente alla
costruzione del prossimo Fse di Saint-Denis (Parigi) del novembre 2003. Per
la prima volta abbiamo la possibilità di costruire un movimento di relazioni
e proposte europee un'occasione, non solo per i movimenti, per la nascita di
una cittadinanza e cultura europea antiliberista dei diritti e della
partecipazione.

L'appello alla mobilitazione globale in occasione della conferenza del WTO a
Cancun (Messico), nel prossimo settembre, che sancisce l'avvio dell'
irreversibilità delle privatizzazioni dei servizi pubblici attraverso il
Gats e il ritorno dello spettro del primato degli investimenti delle
multinazionali sui diritti ambientali e sociali ci troverà pronti. Crediamo
che il WTO possa essere fermato ancora come a Seattle da un movimento
internazionale che in questi anni non è solo cresciuto numericamente ma
anche nella qualità di risposte e alternative. Fermare il WTO è possibile,
battere i Gats che riducono i nostri diritti e quelli del pianeta a merce si
può fare. E' un impegno di tutto il movimento internazionale, noi ci saremo.

Tutto quanto appena ricordato non può prescindere dal dato e dallo scenario
di attualità che più condizionerà le nostre vite e il nostro agire politico:
la guerra. ATTAC invita tutte le cittadine e i cittadini, i gruppi
territoriali, i simpatizzanti ad attivarsi per promuovere e partecipare alla
prima giornata globale contro la guerra in Iraq "senza se e senza ma". E' l'
arrivo di un percorso che ha portato negli ultimi anni una parte
probabilmente maggioritaria dell'opinione pubblica a comprendere come la
guerra sia tornata lo strumento della politica e di quanto sia interna alla
logica di miseria del liberismo. Il 15 febbraio rappresenta un salto di
qualità nella capacità di costruire dal basso comportamenti e movimenti di
opinione e di azione internazionali che fino a pochi anni fa sembravano
impossibili ed è anche un punto di partenza perché la guerra sia cacciata
dalla storia e dalla nostra contemporaneità.
Ci vediamo a Roma il 15 febbraio!

02 febbraio 2003 - L'Assemblea Nazionale di ATTAC Italia
- - -