lavoro sommerso, le due facce dello stivale



dal corriere.it 15 - 10 - 2002

 
 
Sommerso, le due facce dello Stivale
Disoccupazione, elevato rischio di usura e criminalità, senso civico e
lealtà fiscale poco diffusi, abusivismo edilizio. E' questa la miscela di
ingredienti che alza la soglia di rischio di "economia sommersa". In
Italia, secondo il Centro Studi dell'associazione Artigiani Cgia di Mestre,
questo mix è presente in dosi massicce soprattutto nelle regioni del Sud:
in Sicilia, ma più ancora Campania e Calabria. Secondo una recente ricerca,
Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia sarebbero invece praticamente
"immuni". 

La graduatoria nazionale, per i ricercatori di Mestre, quantifica il
rischio, per le tre regioni, con valori pari a 181,2 (Campania), 172,7
(Calabria) e 159,1 (Sicilia), contro la media nazionale di riferimento,
pari a 100. Il Trentino (51,8) invece, è l'isola felice del Paese, ultimo
nella graduatoria e 
preceduto da Friuli Venezia Giulia (65,7), Veneto (68,7) ed Emilia Romagna
(68,8).

La ricerca si propone anche di approfondire alcune delle cause che portano
allo sviluppo dell'economia illegale: nelle Regioni dove l'occupazione è
bassa, e per contro è molto alta la disoccupazione e c'è un livello ridotto
di flessibilità del mercato del lavoro, è probabile che l'economia sommersa
sia più diffusa. Inoltre, se gli indici relativi al rischio usura,
criminalità e abusivismo edilizio sono molto elevati, "è palese - dice la
Cgia - che la diffusione dell'economia illegale è forte".

Il risultato finale per ciascuna Regione - spiega il Centro Studi - è stato
ottenuto attraverso una media aritmetica data dalla somma dei singoli
risultati ottenuti in ogni indicatore. Il Paese esce dall'indagine diviso a
metà, e in alcuni casi le distanze tra gli indicatori sono abissali. In
particolare, per quanto riguarda l'abusivismo edilizio, mentre in regioni
come il Trentino Alto Adige (12,9), il Friuli V.G. (25,4) o l'Emilia R.
(29,3) i dati sono estremamente contenuti, in Campania (351,4) il risultato
ottenuto è 3 volte e mezzo superiore al dato medio nazionale. Anche per
quanto concerne il senso civico e la lealtà fiscale (risultato ottenuto
dalla combinazione della correttezza fiscale, la percentuale di pensioni di
invalidità false revocate, il numero di fallimenti e protesti denunciati,
ecc.) di fronte ad un valore di 37,3 del Trentino spicca il risultato
sempre della Campania (162,8) che chiude mestamente la classifica. 

Ritornando alla graduatoria finale - conclude la Cgia - se le regioni del
Mezzogiorno sono tutte posizionate nei primissimi posti, preoccupa la
posizione della Liguria, unica regione del nord a registrare un valore
(107,0) superiore alla media nazionale. Bene il dato relativo al Nordest,
dove tutte e quattro le Regioni che lo compongono sono posizionate negli
ultimi posti della classifica generale. 

A. D. G.