una ripresa che non vede il ritorno degli utili



da affari e finanza 22 luglio 2002

 
lunedi 22 Luglio 2002 
 
 

Una strana ripresa che ancora non vede il ritorno degli utili

GIUSEPPE TURANI 

Per capire che aria tira in giro possiamo aprire un report a caso fra i
molti che girano sulla Rete. Questo è della Cofiri Sim di Milano:
"L'andamento dei mercati della scorsa settimana è stata un'ulteriore
dimostrazione di come l'attuale situazione congiunturale non riesca a
fornire prove convincenti di miglioramento della redditività delle imprese
nel medio periodo".
Insomma, non c'è un deciso e incontrovertibile ritorno degli utili in forma
massiccia. Ma non si tratta solo di economia. C'è di mezzo anche la Signora
Credibilità: "In passati periodi di recessione continua Cofiri Sim i
mercati avevano iniziato a incorporare la ripresa degli utili con diversi
mesi di anticipo, prima che tale ripresa si manifestasse nei numeri.
L'uscita attuale dalla crisi comporta invece tali elementi di rischio,
generati dalla diversa natura di questa recessione, da rendere
imponderabile per i mercati la tempistica dell'effettivo ritorno a livelli
di redditività "normali" per le imprese".
Insomma, siamo finiti in una recessione (che secondo alcuni non sarebbe
nemmeno stata tale), apparentemente non pesantissima, ma dalla quale, a
quanto pare, non si riesce a venire fuori. Almeno per quanto riguarda le
vicende delle imprese, dei loro investimenti e della loro contabilità
profitti e perdite. Certo, probabilmente c'è una difficoltà a "vedere"
quello che sta accadendo davvero nell'economia americana, come se ci fosse
troppa nebbia. Ma c'è anche il fatto che qui sta diventando tutto assai
poco credibile.
Già le Borse erano precipitate all'improvviso e seminando stragi (chi
ricorda ancora il Nasdaq a quota 5200?, adesso che sta cercando di non
andare sotto a quota 1300). Molti hanno creduto, mesi fa, di essere già
arrivati in fondo e che fosse l'ora di ripartire. Ma sulla loro strada si
sono messi una serie di accidenti: i conti falsi, e una ripresa quanto mai
disomogenea, ma dentro la quale è difficile vedere un "nuovo" che va avanti
e che promette di crescere molto in fretta.
Questa ripresa, oltre a essere incerta, sembra anche fatta un po' a
casaccio. E la bussola di questa confusione sta proprio negli utili: che
dovrebbero aver fatto la loro comparsa prepotente nell'immaginario degli
operatori già da tempo, e che invece sono evocati come presenze che a volte
si manifestano e a volte no. Insomma, siamo dentro a una strana ripresa:
con aziende che un giorno sì e uno annunciano licenziamenti e con utili
intorno ai quali si fanno discorsi confusi, ma che hanno sempre l'aria di
non esserci. Come certi ospiti che non arrivano mai alle feste alle quali
sono invitati. 
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