[Ecologia] In memoria di Chico Mendes nel XXX anniversario della morte



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Da: Studi Nonviolenti <studinonviolenti at gmail.com>
Data: sab 22 dic 2018 alle 15:37
Oggetto: In memoria di Chico Mendes nel XXX anniversario della morte
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IN MEMORIA DI CHICO MENDES NEL XXX ANNIVERSARIO DELLA MORTE

Sabato 22 dicembre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' tenuto un incontro di commemorazione di Chico Mendes, sindacalista ed ecologista, difensore dei diritti umani, dei popoli e della natura, assassinato trent'anni fa il 22 dicembre 1988.
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Chico Mendes, sindacalista, ecologista, amico della nonviolenza, martire; nato nel 1944, operaio nell'attivita' estrattiva del caucciu', sindacalista dei seringueiros, militante del Partito dei Lavoratori, difensore ecologico dell'Amazzonia, premiato dall'Onu per il suo impegno, per il suo impegno fu assassinato il 22 dicembre 1988. Scritti di Chico Mendes: Con gli uomini della foresta, Sonda, Torino 1989. Tra le opere su Chico Mendes: Andrew Revkin, La stagione del fuoco: l'assassinio di Chico Mendes e la lotta per salvare l'Amazzonia, Mondadori, Milano 1990; Vittorio Bonanni, Chico Mendes e la lotta dei seringueiros dell'Amazzonia, Datanews, Roma 1991; A. Schoumatoff, Il mondo sta bruciando. Chico Mendes e la tragedia dell'Amazzonia, Leonardo, Milano 1991; Miriam Giovanzana, Fermo come un albero, libero come un uomo, Terre di mezzo, Milano 2013; Gad Lerner, Chico Mendes, Feltrinelli, Milano 2013 (e-book).
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Nel ricordo di Chico Mendes le persone partecipanti all'incontro chiamano ogni persona di volonta' buona a proseguire la sua lotta nonviolenta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa della biosfera.
Siamo una sola umanita' in unico mondo vivente: salvare le vite e' il primo dovere.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' condiviso l'appello promosso dalla struttura nonviolenta viterbese affinche' la Corte penale internazionale de L'Aja intervenga nei confronti del governo italiano che perseguitando i migranti, omettendo di soccorrere i naufraghi, ed addirittura sabotando i soccorritori volontari che salvano vite innocenti nel Mediterraneo, commette un abominevole crimine contro l'umanita'.
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Uno stesso impegno e' difendere i diritti di ogni persona, difendere i diritti di tutti popoli, difendere i diritti dell'intero mondo vivente: solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
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Alleghiamo in calce:
1. un testo in memoria di Chico Mendes gia' pubblicato anni fa nel notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino";
2. l'esposto presentato dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" al Presidente della Corte penale internazionale;
3. l'appello "Quid agendum. Dodici considerazioni contro il razzismo".

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 22 dicembre 2018

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" cui e' possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)

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Allegato 1. Una sera di Chico Mendes

"Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho serbato la fede"
(2 Tm 4, 7)

La selva e nella selva l'altra selva
quella nei laghi neri del cuore
quella ove incontri lupe, leoni, lonze
e i killer prezzolati dai padroni.

La selva e nella selva vivi gli alberi
e sotto la corteccia il sangue loro
ed e' mestieri di cavarne stille,
fratelli alberi, abbiamo fame anche noi.

La selva e nella selva gli abitanti
della selva. Ed ecco stabiliamo
un patto nuovo tra noi della foresta,
fratelli umani che dopo noi vivrete.

La selva e noi, le donne antiche e gli uomini
antichi e gli uomini e le donne che eccoci.
Stringiamo un patto, sorelle piante, ci diciamo
parole di rispetto e di dolore, fratelli alberi
abbiamo fame anche noi, hanno fame anche altri, tutti
vogliamo vivere.

La selva e nella selva io Chico Mendes
e tre proiettili che passo dopo passo
di ramo in ramo di talento in talento
dal portafogli e dalla scrivania
fino alla tasca e alla cintura e alla fondina
e' tanto che mi cercano, e cercano me
Chico Mendes, il sindacalista
l'amico della foresta, l'amico della nonviolenza.

Ed e' gia' questo ventidue dicembre
del mille novecento ottantotto
questa e' la porta di casa mia, sono
le cinque e tre quarti. E mi sotterreranno
nel giorno di Natale antica festa.
Piangono nella selva lente lacrime
di caucciu' le piante, piange l'indio
piange Ilzamar, Sandino ed Elenira
piangono e piangono i compagni tutti,
il sindacato piange e piange il cielo
in questa sera senza luce e senza scampo.

Mentre mi accascio guardo ancora il mondo
che possa vivere
ho fatto la mia parte.

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Allegato 2. Esposto al Presidente della Corte Penale Internazionale

All'on. Chile Eboe-Osuji, Presidente della Corte Penale Internazionale, L'Aja
Oggetto: Segnalazione di atti di persecuzione razzista commessi dal governo italiano e conseguente richiesta di intervento della Corte Penale Internazionale
Egregio Presidente Chile Eboe-Osuji,
con la presente le segnalo che:
1. il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni stanno conducendo una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza"), convertito in legge dal Parlamento con legge n. 132 del primo dicembre 2018, introduce nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con il diritto internazionale.
Trattandosi con tutta evidenza di atti di persecuzione razzista, ed essendone vittima persone di vari paesi, chiedo alla Corte Penale Internazionale da lei presieduta di valutare se i flagranti crimini dal governo italiano commessi rientrino anche, come a me sembra, nella tipologia di "crimini contro l'umanita'": nel qual caso e' in potere della Corte Penale Internazionale da lei presieduta procedere motu proprio nei confronti dei responsabili di tali crimini, cosa di cui con questa lettera faccio richiesta.
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italy), 20 dicembre 2018

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Allegato 3. "Quid agendum. Dodici considerazioni contro il razzismo"

1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

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