[Ecologia] Finalmente decisi i destini di Venezia e Mestre



Finalmente decisi i destini di Venezia e Mestre

Il Consiglio comunale, guidato da un monocolore fucsia, ha votato quasi all’unanimità

(contrari tre consiglieri che si sono però velocemente allontanati dall’aula per non

Incorrere nelle ire delle centinaia di taxisti, gondolieri e venditori di maschere presenti in aula), una variante al Piano regolatore 

(ora PAT) che modifica le previsioni urbanistiche per la città lagunare e per quella di terraferma.

In sintesi, la relazione della variante decide che: “Tutta la città lagunare (Venezia, Lido, Murano, Burano e Pellestrina) 

ha come destinazione unica il turismo di massa e di elite, per cui vengono consentiti e, compatibilmente con le risorse disponibili, 

sostenuti economicamente, i cambi d’uso delle abitazioni in B&B, alberghi, ristoranti ed altri esercizi commerciali.

La città di terraferma (Mestre, Marghera, Favaro, Chirignago e Zelarino) pur mantenendo destinazioni urbanistiche varie 

(in particolare siti di grandi centri commerciali), assume il ruolo principale di sostegno all’attività turistica della città lagunare

Perciò vengono facilitate le localizzazioni (con nuova edificazione, ristrutturazioni e cambi d’uso) di alberghi, pensioni, ristoranti ed altri servizi accessori al turismo lagunare.

Anche le denominazioni delle Municipalità vengono modificate in Veniceland per la città lagunare e Grand Hotel Mestre per quella di terraferma.

Michele Boato