[Ecologia] lunedì 9 ottobre a Venezia presentazione libro Quelli delle cause vinte



Lunedì 9 ottobre, ore 18, a Venezia – Rialto/Erbaria – Avamposto 143

Presentazione con dibattito del libro

QUELLI DELLE CAUSE VINTE – MANUALE DI DIFESA DEI BENI COMUNI 

Un’alternativa alla rassegnazione e all’omertà

di Michele Boato, Libri di Gaia, luglio 2017, 250 pagg. 5 eu

Con l’autore ne discutono Cristina Romieri (Italia Nostra), Federico Antinori (Lipu)

e gli/le intervenuti/e che lo desiderano.  

 

Talvolta Davide ce la fa a tagliare le unghie al Golia di turno, inquinatore, cementificatore o speculatore che sia.

Tra centinaia di conflitti ambientali che attraversano la nostra penisola, questo libro, edito dall’Ecoistituto del Veneto, ne presenta un’ottantina per dimostrare che non è vero che  “E’ inutile opporsi, tanto Lor Signori fanno sempre quello che vogliono”.  

Lottando con intelligenza, conoscenza e determinazione, si possono bloccare scempi ambientali che sembravano avere tutte le autorizzazioni (come la trasformazione a carbone della Centrale di P.Tolle o gli impianti da sci e lo sterminio dei cervi in Cansiglio).

Ma si possono anche realizzare bellissimi sogni: piazze e centri storici riconquistati ai pedoni, percorsi ciclabili dentro e fuori le città, aree verdi ed orti urbani, bio-architetture, fito-depurazioni…

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Michele Boato, veneziano/mestrino, ha insegnato economia a Brindisi e a Mestre. Inizia l’impegno ambientalista a Marghera, nel 1969 col Movimento studentesco di Cà Foscari e poi, da operaio, con Lotta Continua.

Negli anni '80 fonda gli Amici della Bicicletta, con cui contribuisce a pedonalizzare Piazza Ferretto. Con 5 barchette dei Verdi, nel 1987 blocca la nave che scarica, ogni giorno in Adriatico, 3.000 tonnellate di fanghi al fosforo. Scarico vietato definitivamente dall’88.

Deputato dei Verdi nel 1987-88, promuove la prima “tassa ecologica”, 100 lire su ogni sacchetto di plastica e la legge che riduce all’1% il fosforo nei detersivi.  Assessore veneto all'Ambiente nel 92-94, avvia le raccolte differenziate “porta a porta” (ora  al 70%) e fa approvare la legge reg. che riduce di 500 volte il limite di campo elettromagnetico da elettrodotti: 0,2 microTesla, il più basso al mondo.

Si batte, con successo, contro il progetto ENI di perforare l'Adriatico per estrarre metano di fronte a Chioggia e Venezia, con suo ulteriore abbassamento, come avvenuto a Ravenna.

E’ tra i fondatori, di Federconsumatori, che presiede nel 1996-97; dal 2000 si impegna nella Fondazione ICU-Istituto Consumatori ed Utenti. Nel 2000-2007 torna ad insegnare al Foscari-Massari. Dirige l'Ecoistituto del Veneto, le riviste Gaia e Tera e Aqua 

Allegato Rimosso