Child sharing: perno della Decrescita






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Child sharing: perno della Decrescita
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Dopo il co-housing, dopo il car-sharing, ecco il child-sharing. Se si accetta di abitare in una medesima casa con persone non famigliari, se si accetta di condividere un'auto con altre persone, perché non condividere anche la cura di un bimbo? In tempi come questi, di evidente sovraccarico demografico, innanzitutto nel nostro stesso Paese, il child-sharing rappresenta la più evoluta ed efficace pratica nei confronti di ogni elemento dell'insieme.

Per se stessi, innanzitutto, poiché non si è costretti a lavorare troppo per mantenere il peso, sempre eccessivo, di una prole di genetica proprietà, potendo invece usare gran parte del tempo libero conquistato per ampliare e sviluppare la propria cultura, le proprie capacità e passioni.

Per il bimbo, poi, che così non riceverà l'apporto di due soli "genitori", costretti ad essere da più punti di vista carenti per il troppo peso riversato sulle loro spalle, bensì quello congiunto di più persone, le quali hanno pure messo a frutto la possibilità di migliorare se stessi.

Per l'ambiente, ancora, che vedrà ridursi il carico antropico a conseguente beneficio dell'intera biosfera del Pianeta, tutte le forme di vita vegetale ed animale non potendo che festeggiare e ringraziarci per la nostra pur tardiva decisione.

Per la società, infine, che in capo a breve tempo non sarà più popolata da una massa di persone ignoranti ed incapaci rispetto alle necessità dei tempi (non si equivochi: ci si riferisce ad italiani laureati e benestanti), bensì da persone pienamente formatesi, evolute, finalmente divenute ricche di ogni bene interiore.


Una società che avesse messo da parte la Famiglia per dar spazio alla Saziglia, sarebbe a dire un gruppo di almeno sei persone che curano al massimo un bimbo, sarebbe una società felice, serena e capace di affrontare ogni minaccia che la realtà volesse divertirsi a presentarle. Non esiste infatti cosa più retrograda, affaticante, di scarso rendimento eppure così consumereccia e dispendiosa quanto la Famiglia. Il nome stesso di quest'ultima dichiara la costante voracità di una coppia con prole propria e numerosa e la conseguente aggressività di genitori che non hanno tempo di badare a nulla, sommersi come sono dalle tante incombenze quotidiane.

I cattivi comportamenti (e l'infelicità) dei genitori di una famiglia divengono poi eredità difficile da rimuovere nei loro figli. In un costante, eterno approccio rozzo e superficiale alla vita che è proprio la causa prima di tutti i mali che patiamo. La Saziglia al contrario è amorevole ridondanza riproduttiva allo stato puro. Nulla più di una Saziglia, formata da persone finalmente sazie e soddisfatte, è in grado di guarire noi stessi, i bimbi, l'ambiente e la società tutta. I pochi piccoli acquisiscono a loro volta maggiori sensibilità, in un vortice di crescente responsabilizzazione.


Basta dunque coi famigliari, evviva i sazigliari!

Basta con la famiglia, evviva la saziglia!


Danilo D'Antonio