Resoconto sintetico del Wesak 2009 - Manziana e Nepi



Lungamenti attesi,  20 desperados spersi nel bosco di Manziana, mentre la guida si riposa  sotto ad un albero, ascoltando il fruscio del vento. Quante ore, quanti giorni? E poi folletti mascherati con i fanghi sulfurei della Caldara. Letture di poesie e storie inventate sulla foresta. Picnic vicino alla fontane di acqua fresca. Salti del fosso con precipitazione nella melma. Lunghe attese osservando le cime degli alberi. Bambini avanti e indietro di corsa, assieme ad un cane. E poi le truppe sfilacciate ed abbandonate che tornano alla spicciolata. Ritorno a Nepi, nella villa di
Pian delle Rose, e canti con l'harmonium, cembali, tamburello, chitarra, flauto, lumini accesi, luna piena, fuoco che arde, cibo in abbondanza, tutta roba buona e vegetariana, eppure mancava qualcosa, o qualcuno, forse mancavi tu?

Resoconto breve di una giornata indimenticabile che è durata tre giorni, da venerdi 8 a domenica 10 maggio 2009. Alcuni dicono che fosse il Wesak, il giorno dell'armonia nascosta.

Siccome non si può raccontare in prosa, vi  mado 2 foto un po' sbiadite  e qualche poesia.

Paolo D'Arpini
www.circolovegetarianocalcata.it

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Wesak - Poesie per una notte di luna piena


Qualche notte stai alzato sino all´alba,

come fa la luna per il sole.

Sii un secchio pieno tirato su

dalla via oscura del pozzo,

poi sollevato, alla luce del sole.

Jalaluddin Rumi



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Niente da fare

Né da non fare.

Niente da forzare

niente da desiderare

e niente che manchi.

Emaho! Meraviglioso!

Ogni cosa accade da sé.

Gendun Rimpoche

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Ero appassionata e piena di brama,

cercavo in lungo ed in largo,

ma il giorno che la verità mi trovò,

ero a casa mia!

Lalleswari



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I segreti provano ad entrare nelle orecchie,

non impedirli, non nasconderti.

Oh Amato, non farci mancare musica e vino,

non lasciarci respirare una sola volta

senza essere dove Tu sei.

Jalaluddin Rumi

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Nel mercato di questo mondo

La Madre è seduta

e fa volare i suoi aquiloni.

Di centomila ad uno o due

taglia il filo,

e quando l´aquilone

sale, sale nell´infinito,

oh, come Lei ride a batte le mani!

Ramprasad

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Dentro questo nuovo amore, muori.

La tua vita comincia dall´altra parte.

Diventa il cielo.

Abbatti con l´ascia il muro del carcere.

Fuggi, fuggi.

Avviati come uno all´improvviso sorto dal colore.

Fallo ora.

Sei oscurato da una nuvola densa.

Scivola via di lato.

Muori e sii quieto.

La morte è il più sicuro segno che sei morto.

La tua vecchia vita era un frenetico fuggire

dal silenzio.

La luna piena, senza parole,

sorge adesso!

Jalaluddin Rumi



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Un vero santo

è come la terra

in cui sempre è primavera.

Gendum Rimpoche



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Post Scriptum:



Mi ha scritto Giovanni Bartoletti da Viterbo una nuova lettera:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/05/09/l%e2%80%99aeroporto-di-viterbo-che-divide-ma-pure-unisce%e2%80%a6-scambio-di-lettere-fra-giovanni-bartoletti-e-paolo-d%e2%80%99arpini/

Allegato Rimosso
Allegato Rimosso