Revocare immediatamente in tutta Europa l'autorizzazione alla semina del Mais GM Mon 810



 

Perchè bisogna revocare immediatamente in tutta Europa l'autorizzazione alla semina del Mais GM Mon 810 ed arrivare al Bando Mondiale degli OGM e dei Pesticidi Chimici
 
 
 
 

Accademia Mediterranea per l'Agroecologia e la Vita - Rassegna Scientifica: 


LA CATASTROFE DELLA SOIA TRANSGENICA IN ARGENTINA
 
 

Gennaro Carotenuto
Avevano presentato gli organismi geneticamente modificati come la soluzione a tutti i problemi dell’umanità. Tra l’altro dicevano, c’è tutta una letteratura, che gli OGM non hanno bisogno di fertilizzanti chimici o di erbicidi. Non era così. Nell’Argentina dell’agroindustria della soia, secondo la ONG “Gruppo di Riflessione Rurale” (GRR) proprio l’agroindustria sta avvelenando una delle pianure più fertili del mondo dove per non morire di cancro si scappa via. Il principale colpevole è il glifosfato, un erbicida inventato dalla Monsanto ma oggi, essendo scaduto il brevetto, prodotto da più ditte.
Si starebbero così moltiplicando i casi di tumori infantili, le malformazioni congenite, i problemi renali, le dermatiti, i problemi respiratori. Secondo uno studio dell’Ospedale italiano “Giuseppe Garibaldi” di Rosario, nelle zone fumigate ci sarebbe un aumento di tre volte dei tumori gastrici e ai testicoli, di due volte per quelli al pancreas e ai polmoni e addirittura di dieci volte al fegato.
GRR ha intervistato decine di medici rurali e abitanti dell’interno argentino e questi sarebbero i risultati tanto che dalla ONG si afferma: “La prima cosa da fare è una moratoria delle fumigazioni”. Ma il governo argentino con molta difficoltà può prendere delle decisioni in un territorio sul quale, dalla notte neoliberale, ha una giurisdizione molto limitata.
Durante gli anni del neoliberismo, infatti, mezzo territorio agricolo dell’Argentina fu venduto pezzo per pezzo a multinazionali dell’agroindustria transgenica. Oggi la metà delle campagne argentine, vaste più volte il territorio italiano, è piantato a soia transgenica. Per far crescere i 48 milioni di tonnellate di soia, esportate verso Cina, India e Stati Uniti, e che sono una delle prime voci dell’export del paese, vengono utilizzati 200.000 litri l’anno di glifosfato. Sembrava facile piantare tutto a soia in un territorio pianeggiante e con un’agricoltura altamente meccanizzata. Fu così che dagli anni ’80 in avanti la soia rubò sistematicamente spazio ai boschi, all’allevamento e ad altre coltivazioni. Se la Monsanto nega che il glifosfato sia tossico, dalla GRR si risponde che il glifosfato è il principale agente usato per le fumigazioni dei campi di coca in Colombia ed Ecuador e anche in quei casi ci sono denunce per gravi conseguenze sull’uomo.
Secondo la denuncia di GRR, raccolta da IPS: “E’ necessario sospendere le fumigazioni almeno in base al principio di precauzione”. Ma accettare tale precauzione vorrebbe dire per l’Argentina mettere in crisi completamente il modello agro esportatore. La rivista “Latinoamerica”, in questi anni, lo ha più volte denunciato: il modello dell’agroexport produce altissimi guadagni per pochi, spazza via la piccola agricoltura, non produce lavoro a causa dell’altissimo livello tecnologico e desertifica le campagne.

(03 marzo 2009)


fonte www.gennarocarotenuto.it

 

 

 


The Devastating Effects of GMOs on the Future of Soil
 
 


In Vidharbha, India to determine the effect of Bt (Bacillius thuringiensis) cotton on the microbial population of various soil micro-organisms. The results indicated a significant decline in total microbial biomass in the Bt soil. If current trends continue, the researcher estimated that 6.7 million hectares of planted Bt transgenic crops in India were in danger of becoming sterile and unable to grown anything within the next 10 years.

Monsantos trangenic or genetically modified (GM) cotton is pervasive in India  and is created using an insertion of three genes with only the soil bacteria, Bt, being used as a pesticide. Bt is a bacterium used for the biological control of alfalfa and redhumped caterpillars, cabbage looper and omnivorous and fruit tree leaf roller and is toxic to many types of moths and butterfly larvae. After two to three days of feeding on the Bt-cotton the insects die.

Only recently, however, have researchers begun to study the deleterious effects of this unnaturally inserted bacteria on the viability of soil micro-organisms. A study conducted in December of 2008 examined soil micro-organisms from GM Bt-cotton on 25 different plots that had been planted for three years as well as non-GMO cotton in Vidharbha. Vidharbha has been in the media recently due to the large increases in farmer suicides linked to the devastating losses and economic turmoil linked to GMOs.

Bt-Cotton Effects on Micro-Organisms and Soil Enzymes

The researchers found significant microflora disturbances; specifically, a 17 percent decrease in actinomycetes and a 14 percent reduction in beneficial bacteria in the Bt-cotton soil as compare to the control (non Bt-cotton soil). Actinomycetes are necessary for breaking down cellulose and humus and mineralizing and immobilizing nutrients. Without this vital breakdown, the soil begins to die which increases the probability of disease in the plant and decreases the overall vital nutrients of the soil.

Soil enzymes (i.e., dehydrogenase, nitrogenase and acid phosphatase) were found to be significantly reduced in the Bt-cotton soil as compared to the non Bt-cotton soil. Specifically, the researcher found a significant reduction of 10.3 percent in dehydrogenase, a 22.6 percent decrease in nitrogenase and a 26.6 percent decrease in acid phosphatase. Soil enzymes, which make nutrients available to plants, are an integral and necessary component of soil metabolism. For example, nitrogenase balances and regulates nitrogen within the soil.

According to the researcher, "At this rate, in a decade of planting with GM cotton, or any GM crop with Bt genes in it, could lead to total destruction of soil organisms, leaving dead soil unable to produce food".

Clearly, when mankind begins to destroy nature by means of transgenic modification, the ripple effect disrupts the thousands of millennia old delicate symbiotic balance among micro-organisms, plants and humans.  If this mindless and greed-driven control of the food chain does not stop, we have no one to blame but ourselves. It is our fellow man eroding the ecological fabric of nature right before our eyes, and therefore it is only man that has the capability to stop it.

 
 
Reference
Navdanya, 2009. Effect on Soil Biological Activities Due to Cultivation of Bt. Cotton. Online at
www.navdanya.org/report1.pdf