NUCLEARE EPR :La centrale nucleare finlandese finisce in tribunale mentre aumentano i costi



da rainews24.rai.it



La centrale nucleare finlandese finisce in tribunale mentre aumentano i 
costi
 Centrale nucleare (archivio)Il nuovo impianto nucleare Epr finlandese, dello 
stesso modello che si vorrebbe fare in Italia, in tre anni ha prodotto atti 
giudiziari, ritardi e un danno al contribuente per 3,5 miliardi di euro.

La società costruttrice francese Areva e l'azienda finlandese per l'energia 
TVO sono ai ferri corti per la costruzione del nuovo impianto nucleare di 
Olkiluoto in Finlandia. Ne da notizia il principale giornale economico 
finlandese Kauppalehti, la società costruttrice francese Areva ha dichiarato di 
voler procedere per vie legali contro la committente TVO.

Le due società si stanno infatti incolpando l'un l'altra dei ritardi: l’
impianto Epr (Olkiluoto 3), che doveva essere consegnato nel 2009, non sarà 
consegnato nemmeno nel 2011, avendo accumulato 3 anni di ritardo nei primi 3 
anni di cantiere.

Secondo la CEO di Areva Anne Lauvergon, TVO non ha eseguito le procedure di 
accelerazione che erano state concordate nel giugno 2008, mentre ha impiegato 
un anno per l’approvazione dei  documenti di costruzione rispetto ai due mesi 
precedentemente concordati. Per cui Areva ha deciso di chiedere a TVO per via 
giudiziale 2 miliardi e mezzo di euro. Inoltre, secondo Areva, TVO 
pretenderebbe a sua volta dall’azienda francese 2,4 miliardi di euro per il 
ritardo.

Areva stima che OL3 costerà 1,7 miliardi di euro in più rispetto ai 3,2 
miliardi di euro stabiliti da contratto. L’anno scorso ha accantonato riserve 
per 749 milioni di euro per Olkiluoto 3, che hanno duramente impattato sull’
utile di esercizio della società, riducendo il risultato di fine anno del 21%.

Una cosa è certa: comunque andrà a finire, gli ulteriori ritardi e costi 
peseranno non poco sulla bolletta dei cittadini finlandesi. Secondo la testata 
finlandese Kauppalehti gli utenti finali finlandesi si accolleranno almeno 3,5 
miliardi di euro in più rispetto al passato.

“Su questi aspetti l’informazione in Italia è stata molto carente.- Denuncia 
Giuseppe Onufrio, Direttore Esecutivo di Greenpeace Italia- Se si aggiungono le 
2100 ‘non conformità’ rilevate dall’Autorità di Sicurezza Nucleare finlandese, 
il quadro è chiaro: gli EPR costano troppo e per tentare di ridurre i costi 
anche la sicurezza viene messa in dubbio”.