Re: Re[2]: [ecologia] vivere sulla propria terra La politica Comunitaria e le interpretazioni nazionali



Perfettamente d'accordo con Danilo su
infatti uno dei progetti che abbiamo portato avanti in questo ventennio di attività Agroecologica (vedete per le idee il sito www.agernova.it/vecchio sito e curriculuum coordinatore) è l'orto biologico per i pensionati sulle terre pubbliche
(oltre 500 orti di 100-200 m2 ad esempio del comune di Perugia...
oppure, nel carcere di Spoleto... la coltivazione delle antiche varietà tradizionali da parte dei detenuti che poi hanno distribuito i semi prodotti sul territorio, attraverso la nostra agenzia Agernova ...un progetto che poteva prevedere il reinserimento agricoloo dei detenuti una volta usciti dal carcere... (guarda caso interrotto, in quanto troppo bello... dai politici nonostante il plauso del presidente della Repubblica Ciampi in visita all'esperienza di Spoleto...) inoltre, Ruralizzare la società non significa mandare tutti in campagna , bensì creare una società con il "cibus in Primis"... ad esempio in italia non utilizziamo i fondi europei per riconvertire l'agricoltura al Biologico in maniera adeguata, in quanto le regioni lavorano per le Industrie Agrochimicofarmaceutiche e degli OGM... e mancano adeguati servizi tecnici indipendenti in campagna a supporto degli agricoltori, che continuano altresì ad avvelenarsi e fallire indebitati dai commercianti di pesticidi e dalle banche per investimenti controproducenti (100.000 fallimenti agricoli, il 10 % !!! delle aziende italiane ...solo nel 2006...) altro che ritorno in campagna.. qui con l'appoggio dei sindacati agricoli (ben foraggiati da consorzi agrari e banche) stiamo andando al "latifondismo Bancario "...coi terreni che passano ai grossi gruppi multinazionali...
che alla fine ci imporranno gli OGM !!!
mentre la politica comunitaria gricola parla di 50.000 milioni di € per l'Agroambiente ...ovvero per aumentare l'Humus nel terreno, la biodiversità, ridurre l'erosione e gli allevamenti intensivi (500 € per ogni animale allevato in Bilogico, attraverso il benessere animale... mentre le regioni offrono 100 € per tutti gli allevamenti...anche per i lagers zootecnici per i cereali biologici ci sarebbero 600 €/ha di "pagamenti agroambientali" a fronte di un servizio dato alla collettività, concetto introdotto a partire dal 1992 (900 € /ha per le colture arboree) le regioni fanno i bandi con 150-200 €/ha... non sufficienti a pagare il mancato reddito e i maggiori costi del metodo biologico , così come prevede la normativa comunitaria... bandi illegittimi insomma la politica c'è dal 1992... e le sentenze della corte dei conti UE dal 2000 e dal 2005... ma le Regioni continuano a sostenere la chimica in agricoltura e gli allevamenti intensivi...
le associazioni del Biologico dormono...
ma noi abbiamo esposto ricorso ai TAR per l'Umbria, Marche Toscana e Campania...
se ci date una mano facciamo le vertenze legali in tutte le regioni...
e così risolviamo i problemi dell'Agricoltura Italiana
ho mandato alla commissione UE , al Ministero Agricoltura e alla Corte dei Conti UE, ed a molte Regioni, uno studio (realizzato in 8 mesi di aspettativa non retribuita, ndr), sul corretto impiego dei pagamenti agroambientali europei...
senza ricevere risposta
tra poco partiremo anche con il ricorso sulla commissione in corte di giustizia UE... oggi col protocollo di Kyoto l'agricoltura è il fattore fondamentale per contrastare i cambiamenti climatici
e la società può e deve sostenere la riconversione Agroecologia
che non significa sostituire solo un pesticida o concime chimico con uno biologico bensì rivedere le tecniche genereali (avvicendamenti, lavorazioni, consociazioni, inerbimento dei frutteti, sovesci, biodiversità autoctona...ecc ecc
vogliamo lavorarci seriamente?
la prossima settimana a Cipro si riunisce la Rete rurale europea per discutere le proposte...
+
alla rete rurale nazionale di Treviso son dovuto andare a mie spese...
mentre fior di consulenti incompetenti vengono pagati per giustificare ..spese regionali ed europee ingiustificabili !!! chi ci aiuta a trovare un pò di agricoltori disposti a far rispettare i prorpi diritti??

saluti a tutti
giuseppe Altieri
Il giorno 10/ott/08, alle ore 22:02, Laboratorio Eudemonia ha scritto:





On 10/10/2008 at 8:03 p.m. Altieri wrote:

propongo di inserire un contributo europea ai giovani agricoltori per
acquistare terra facendo aziende di ca 7 ha ...




concordo con te ma non solo per i giovani e non solo per gli agricoltori


una cattiva cultura monoidestica, derivante dal tragico monoteismo, spinge ad azioni monolaterali che dividono gli esseri umani, che li racchiudono in categorie e li pongono in competizione tra loro

ma perché non pensiamo all'essere umano, all'intera categoria degli umani, e non soltanto ai giovani, soltanto ai vecchi, soltanto alle donne, soltanto agli andicappati, etc. ?

ma perché creiamo condizioni di competizione tra esseri umani?

in questo caso tra giovani e vecchi e tra agricoltori e non agricoltori?


in effetti troppe volte il "nostro" pensiero non è davvero nostro

metto tra virgolette "nostro" perché in realtà 90 volte su 100 non facciamo che ripetere quello che abbiamo sentito da altri

ed allora occorre sviluppare un pensiero autenticamente nostro, dobbiamo cercare di presentare una visione ripulita dalle influenze cui la estrema vicinanza tra umani ci sottopone


un altro luogo comune, un'altra ripetizione che dobbiamo dapprima scoprire e poi controbattere è la pretesa che la terra debba essere abitata/lavorata/vissuta solo da agricoltori!!!

ed in verità le idee che si trovano in circolazione sono davvero ben misere! perché la terra non può che appartenere ad OGNI ESSERE UMANO quale che sia la sua attività principale o presente

NON solo gli agricoltori debbono avere il diritto di vivere sulla propria terra, ma chiunque lo voglia, altrimenti avremo popolato il mondo di incazzatissimi ULTRAINFELICI!

per quale ragione uomini e donne che non coltivano intensamente, anche se biologicamente, bensì per se stessi e pochi altri non debbono avere il diritto di disporre e vivere sulla propria terra?

tanto per dirne una, chi se la sente di proibire agli ALTERNATIVI che si son trovati o sono ancora in cerca di un posto tranquillo dove vivere la loro vita offrendo quanto hanno di meglio standosene al riparo dai CATEGORIZZATORI che questo non è bene e che il loro posto è altrove? chissà dove?


per me effettivamente son bestemmie, vere e proprie bestemmie

l'essere umano deve tornare al centro dell'attenzione che è stata monopolizzata da persone che hanno smesso di essere umani e sono divenuti solo MEMBRI di CATEGORIE

si tratta di bestemmie dovute all'approccio monoteistico della onnipresente specializzazione, ed anche perché si dimenticano troppe cose

si dimentica, ad esempio, che le più grandi innovazioni in qualsiasi ambito e disciplina sono state apportate da persone che inizialmente non c'entravano nulla con quella data materia

se non fosse per gli OUTSIDER staremmo ancora camminando su quattro zampe

e si dimentica che lo spazio per qualsiasi essere umano è d'importanza fondamentale, quale che sia la sua attività

ma che vogliamo fare del mondo, una serie ininterrotta di lager?

qui stanno gli agricoltori, lì gli impiegati, là gli artisti, e chissà dove si dovranno andare a nascondere gli uomini completi, le donne complete, coloro che coltivano in se stessi ogni arte e mestiere e proprio per questa loro complessiva capacità olistico/organica riescono a scorgere cose che gli uomini e le donne a metà, gli uomini e le donne a spizzichi e bocconi, i rimasugli di uomini e donne, quel che rimane dopo la specializzazione e la categorizzazione, non possono scorgere nè mai potranno vedere da sole


ringrazio molto Altieri e D'Arpini: lo scambio di idee su questi temi mi appassiona moltissimo e vi ringrazio dal più profondo del mio cuore


ciao, danilo







































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