R: [ecologia] 28 giugno 2008. Un giorno che Calcata non merita.....



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>----Messaggio originale----
>Da: circolo.vegetariano at libero.it
>Data: 28/06/2008 20.23
>A: "circolo.vegetariano"<circolo.vegetariano at libero.it>
>Cc: "ecologia"<ecologia at peacelink.it>, "redazione"<redazione@ariannaeditrice.
it>, "sromano"<sromano at rcs.it>, "fomafomic"<fomafomic at tele2.it>, "info"
<info at wikio.it>
>Ogg: [ecologia] 28 giugno 2008. Un giorno che Calcata non merita.....
>
>Calcata 28 giugno 2008. Un giorno che non merita.....
>Che tu mi dica queste cose, Francesca, proprio oggi che mi son vestito di 
verde "come un infermiere od un chirurgo"  han commentato gli amici per strada, 
mi riempie di gioia... di consolazione.
>Sono rimasto schifato, svomitato e spisciato,  da una mostra organizzata 
oggi al palazzo baronale e fuori di esso che ha obbrobriosamente svilito la 
magia di Calcata. Ciborg con musica dark, esibiti pezzi di organi di plastica 
macchiata di sangue vernice, mani tagliate, siringhe, bende e schifezze 
varie... Organizzata da le tele tolte, galleria d'avanguardia, si dice, le tele 
sono le bende, tolte per mostrare il pus putrido di questa società decadente e 
finta che deve per forza orrificare per vivere. 
>Calcata umiliata da pseudo giochi creativi per bambini, fuori del castello, 
con adesivi e figurine incellofanate, uno straccio buttato per terra con una 
bomboletta sopra, per la "creatività" dei passanti, creatività da lupanare da 
carrozza  scarabocchiata da lucido esempio di stupidità umana, lucchetti al 
ponte milvio...
>La finzione di una tenda berbera lì fuori con mucchi di libri di foto  
rubate al deserto, da vendere ai passanti a 15 euro. Davanti la chiesa di 
Calcata, che non è più luogo sacrale giacché serve solo ai matrimoni 
scenografici con coriandoli di plastica e razzi lanciati al cielo contro corvi 
e piccioni spauriti, ancora più svilita da una pedana, fissata alla nuova 
pavimentazione in maniera invasiva (con grossi stop)   con finto sfondo per 
luci psichedeliche e musica "live" -si dice- con disckjockei, hard music come 
il cuore di chi ha voluto offendere Calcata in questo modo....
>L'associazione per la valorizzazione del centro storico di Calcata, 
l'associazione delle tele tolte, le istituzioni che hanno concesso il 
patrocinio e lo spazio pubblico. Non le ringrazio, anzi,  le rimprovero.
>
>Scusami cara Francesca se approfitto di te per lanciare questo messaggio, ma 
la cosa è successa da sé, non sapendo come comunicare... il mio stato, il mio 
cuore infranto,  mi sono aggregato alla tua lettera -bellissima- che accetto 
come controaltare di verità, non solo, ci aggiungo qui dabbasso la tua poesia 
"controversa" su Calcata, che a questo punto assume tutto il suo significato!
>Non so perchè lo faccio ma sento di doverlo fare. 
>Paolo D'Arpini.
>
>Date      : Sat, 28 Jun 2008 15:15:22 +0200
>Subject : Poesia
>
>CALCATA
>Il tempio antico onora 
>la nuova gemma di primavera,
>una danza di calici
>innalza versi all'occhio umano,
>divino nell'ebbrezza gaudente
>di satiri e fate.
>Giocano aliti di vento
>e rincorrono re e regine
>su spighe d'oro effigiati.
>Tace la voce cupa
>della Terra dura,
>la Madre respira piano
>e nutre la povera gente
>di pietà eterna.
>Una foglia piega 
>l'ala timida
>e scrive "gioia"
>sui nudi crostoni
>cesellati a mano
>da pietre vive:
>respiro del Cielo
>di mondi lontani.
> 
>Francesca
>
>...........................
>Scambio epistolare precedente:
> 
>Grazie Paolo per la tua risposta! Mi hai permesso di condividere un tuo 
pensiero "meraviglioso"...lo comprendo e non aggiungo altro, perchè è una 
verità che "si esprime". Io credo che ogni luogo abbia una sua anima (o come 
dir si voglia..) e spesso manca a "quell'anima" la possibilità di comunicare, 
di potersi "liberare" in termini di gioia e conoscenza. La "poesia" mi permette 
di comunicare attraverso la parola, di dare libertà ad un potenziale 
inespresso..anche per quel che riguarda dei luoghi, degli oggetti, delle 
pietre....magari è solo una "mia" modalità di respiro e tale rimane! La tua 
conoscenza del mondo è quella di un maestro, di colui che ha avuto l'esperienza 
diretta del conoscere.....mi permetto di "prendere" e di nutrire i colori della 
mia anima con ciò che mi arriva...anche attraverso questo scambio.
>Sat Nam Paolo e grazie
>Francesca
>
>****
>
>Cara Francesca, ho atteso un po' a scriverti una risposta, il fatto è che mi 
sono meravigliato molto della tua poesia su Calcata, che ancora non conosci a 
quanto mi dici... 
>Allora, o la tua vena poetica attinge direttamente all'inconscio, oppure sei 
assuefatta talmente a parlare in versi che la butti lì...
>Debbo confessarti una cosa, abito a Calcata da moltissimi anni, ho amato 
subito questo luogo, l'ho "riconosciuto" il momento stesso in cui vi ho messo 
piede la prima volta, lo accetto nel bene e nel male, ci vivo con pienezza e 
sofferenza e delizia. Insomma Calcata è una parte del mio destino, eppure cara 
Francesca direi le stesse cose se mi trovassi a vivere in qualsiasi altro 
luogo. Ciò che intendo è che non è il luogo in se stesso a manifestare la 
sacralità o la bellezza, è solo l'attitudine con la quale si vive il luogo che 
lo rende così unico e raro.
>Perciò....
>Tu che sei una ragazza sensibile ed intelligente mi avrai già capito.
>Conservo questa tua poesia su Calcata in attesa di trovare un momento od una 
buona occasione per riconoscerla vera.
>Ti saluto con ... non so che.. poi capirò.
>Paolo
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