Un parere tecnico sullo smaltimento rifiuti. Grazie!



Cari amici, siccome si sa e non si sa quello che realmente sta succedendo in Campania circa i metodi corretti di smaltimento rifiuti, ho ritenuto opportuno divulgare questo testo di European Consumers del quale siamo sodali. In modo da far chiarezza e prospettare vere soluzioni "tecniche" al
problema dello smaltimento RSU. Tenendo sempre presente -ovviamente- che il metodo migliore è quello dell'abbassamento della produzione stessa dei rifiuti urbani. E per questo vi rimando alle nostre precedenti lettere in cui inneggiamo ad una semplicità di vita....
Vi invio cari saluti e spero di trovare accoglienza!
Paolo D'Arpini

P.S. Ovviamente ciò che vale per i rifiuti della Campania è parimenti valido per quelli del Lazio.... (etc)

Altre notizie potete leggerle su:
www.circolovegetarianocalcata.it

Un parere tecnico sul progetto Berlusconico di smaltimento rifiuti in Campania

Intervento dell'associazione  European Consumers diretta dall'avvocato Vittorio Marinelli.
In questi giorni è in corso una massiccia opera di disinformazione sui rifiuti di Napoli. Si cerca di far credere che ogni colpa ricada su chi non vuole discariche e inceneritori.
Il sottoscritto dal 1988 al 2000 ha progettato, costruito, gestito, inventato, inceneritori, termovalorizzatori, discariche, impianti di pirolisi, impiant di fermentazione dei rifiuti, impianti di riciclo.
Ritengo quindi di poter aiutare i miei amici meno esperti a chiarirsi le idee.  Semplificando, un ciclo corretto di gestione dei rifiuti civili ­ gli industriali sono un altro problema ­ deve avere le seguenti fasi:

* La raccolta differenziata di carta, plastica, alluminio e vetro che sono completamente riciclabili e sono oltre la metà dei rifiuti;
* La divisione del rifiuto indifferenziato residuo nella parte combustibile ma non riciclabile e nella parte fermentabile ­ la vecchia mondezza di verdure, pane vecchio, frutta marcia, et cetera e nella parte incombustibile
- rottami vari di ferro, rame, batterie, elettronica e altro;
* Il rifiuto indifferenziato combustibile può andare a un inceneritore;
* La parte fermentabile va fermentata o in discariche di fermentazione o in fermentatori;
* Le ceneri degli inceneritori vanno in discarica così come la parte non riciclabile ulteriormente.

Di tutte queste operazione quella più pericolosa per l¹ambiente è la discarica, che sembrerebbe la più semplice. Perché? perché la discarica produce un liquido schifoso e pieno di ogni genere di veleni che si insinua nelle fessure della roccia e va a inquinare le falde acquifere. Una volta
che una FALDA E¹ INQUINATA CI VOGLIONO DECENNI O SECOLI PER RIPULIRLA.

Per preparare una discarica ben fatta ci vuole un terreno particolare ­ poco poroso ­ e una preparazione accurata per impermeabilizzarla, un sistema di raccolta di questo liquido schifoso ­ IL PERCOLATO ­ e un impianto per trattare il percolato. Per fare bene una discarica ci vuole almeno un anno. Ma di tutto questo non c¹è traccia nel piano muscolare del  Berlusconi.

Con l¹esercito e la prepotenza si vogliono imporre discariche primitive di cui la Campania pagherà il prezzo per decenni.

Cosa fare allora? A breve non c¹è altra scelta che mandare i treni in Germania o presso chiunque voglia selezione e bruciare la mondezza indifferenziata, pagando.
Entro sei mesi si può avviare la raccolta differenziata che può dimezzare la mondezza, quindi un paio di discariche da fermentazione ben fatte e quindi l¹inceneritore di Acerra per quello che avanza, tra due anni.

"L¹alternativa Berlusconica" è riempire tutti i buchi disponibili, avvelenare le acque della Campania e ritrovarsi il problema tra tre anni.
Perché  lo fanno? Di questo parleremo un¹altra volta.

Domenico Milesi, ingegnere.
www.europeanconsumers.it