ritmi naturali






ritmi naturali
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Cambiereste una ruota malridotta
od interverreste sul motore in difficoltà
senza fermarvi e scendere dall'auto?

Non sarebbe certo questa condotta praticabile e tantomeno conveniente.

Alla prima area di sosta ci si fermerebbe invece e si provvederebbe con comodo e nel migliore dei modi.


Pur trattandosi di una logica ineccepibile oggi, di fronte a tanti e tali malanni sociali ed ambientali da far torcere le budella, si continua come niente fosse una corsa frenetica delle attività di ogni tipo, dalle più necessarie a quelle più inutili, mentre il nostro mezzo perde pezzi e rantola fumando. Logico che presto la nostra macchina collettiva si fermerà comunque e probabilmente ci faremo pure male.

Non vuol questo e non ragiona così "Il Calendario della Terra" che tra le sue innovazioni introduce la regola di un fermo delle attività secondarie, o non strettamente necessarie ai bisogni della vita, allo scopo di permettere una periodica manutenzione del mezzo sociale ed ambientale, oltre che umano.

Esso riproduce infatti nel lungo periodo, ogni sette anni, ciò che avviene normalmente nel breve, ogni sette giorni. Se la settimana, con un fermo di uno o due giorni, permette all'individuo ed alla società di godere di un breve riposo e pausa di riflessione e di far pure fronte alle piccole necessità di riorganizzazione cui non si è potuto provvedere durante i giorni lavorativi, il settennio introdotto da questo calendario, con un fermo di uno o due anni, ci permette di godere di quel più lungo riposo e periodo di riflessione e di far pure fronte alle più grandi necessità di riorganizzazione cui non abbiamo potuto provvedere durante gli anni di lavoro e che sono assolutamente necessarie allo svolgimento di una buona vita.

Il ciclo basato sul numero sette essendosi affermato in molte culture pur differenti e distanti fra loro probabilmente per una sua conformità con mai chiariti ritmi biologici della persona.


Pur essendo impensabile che le dure teste di chi ci dirige giungano a comprendere la bontà di un ritmo del genere e ad introdurlo nella società, le persone comuni, che oggi han certo maggior giudizio di loro, possono benissimo praticarlo già ora nella loro vita individuale, in questo modo ottenendo due risultati: innanzitutto i benefici tipici di una vita ben ritmata e poi il distacco almeno parziale da un sistema che comunque è destinato a mutare drasticamente.


Oggi, giorno dell'Equinozio di Primavera, invero una data di tutto rispetto per il nostro Pianeta e per l'intera umanità, è ancora una volta occasione per le persone oneste di riflettere su quanto sia importante passare dalla confusione di un'epoca basata ancora su antiche superstizioni e su una cultura priva di sintonia con i ritmi della natura ad una nuova era basata su verità e stato reale delle cose.


Troverete l'almanacco de "Il Calendario della Terra" ed il libro che ne illustra le numerose particolarità, tra cui appunto il settennio, ai rispettivi indirizzi:

http://www.earthcal.com/almanacco.pdf

http://www.earthcal.com/libro.pdf


Felice Primavera,

danilo d'antonio
laboratorio eudemonia




Nota: le date de "Il Calendario della Terra" vengono calcolate in Universal Time.