GREENPEACE: BANCA INTESA FINANZIA IL NUCLEARE SOVIETICO DI 40 ANNI FA



GREENPEACE: BANCA INTESA FINANZIA IL NUCLEARE SOVIETICO DI 40 ANNI FA
Roma, 11 marzo 2007 “ Gli attivisti di Greenpeace di Roma hanno
manifestato oggi presso gli sportelli di Banca Intesa Sanpaolo di
piazza di Spagna, per denunciare la decisione del Gruppo di
finanziare il completamento di due reattori nucleari sovietici anni '70
a Mochovce (Slovacchia), un progetto che vede il coinvolgimento di Enel.
La Banca ha già concesso una linea di credito di circa 100 milioni di
euro, senza aver ricevuto alcuna garanzia sulla sicurezza dei reattori.
Gli attivisti hanno consegnato volantini per informare i clienti di
Intesa Sanpaolo sui gravi rischi connessi al completamento dei reattori
di Mochovce, a circa 550 Km da Venezia. "Si tratta di un progetto
estremamente pericoloso perché i reattori - tecnologia sovietica di 40
anni fà non hanno alcun guscio di contenimento che possa proteggerli
da eventi esterni come la caduta di un aereo? afferma Irene
Longobardi, responsabile del Gruppo Locale di Greenpeace di Roma. Oggi
i reattori di terza generazione vengono costruiti con un doppio guscio
di contenimento, eppure Enel ha dichiarato che non intende realizzare
alcuna protezione, definendo la caduta di un aereo un evento improbabile.
Il progetto verrà  avviato in totale mancanza di partecipazione pubblica,
in quanto l'attuale Governo non intende effettuare alcuna procedura di
Valutazione di Impatto Ambientale, negando ai cittadini la possibilità 
di influenzare il processo decisionale. "Questo rappresenta una chiara
violazione della normativa europea e Greenpeace ha già  provveduto a
citare in giudizio il Governo slovacco"? ricorda Francesco Tedesco,
responsabile Campagna Energia e Clima di Greenpeace.
"Greenpeace crede che Intesa Sanpaolo possa fare lo stesso passo di ING
Group, che ha già  deciso di ritirarsi dal finanziamento di Mochovce. Nel
2007 proprio in seguito alle pressioni di Greenpeace Unicredit Group e
Deutsche Bank si sono ritirate dal finanziamento di una centrale
nucleare in Bulgaria? - continua Tedesco - Banca Intesa Sanpaolo si
presenta, almeno a livello pubblicitario, come un soggetto responsabile
che ha a cuore l'ambiente. Tuttavia, aver concesso il credito senza aver
ottenuto chiare garanzie sulla sicurezza di Mochovce, oltretutto in
mancanza di uno studio di VIA, rappresenta un fatto di grave
irresponsabilità"
Greenpeace si domanda se Enel renderà  mai pubbliche tali informazioni, o
se la sicurezza dei cittadini europei debba essere lasciata nelle mani
dei soli manager della Società.
Per informazioni e interviste:
Ufficio stampa Greenpeace, 06 68136061 (int.222/211)
Francesco Tedesco, responsabile Campagna Energia e Clima, 3400856944
Maria Carla Giugliano, assistente comunicazione, 3483988615

--
Francesco Tedesco
Responsabile Campagna Clima ed Energia
GREENPEACE Italia
Piazza dell'Enciclopedia Italiana, 50
00186 Roma - Italy
Tel +39 06 6813 6061 (226)
Fax +39 06 45439793