NO alle trivellazioni, NO allo sfruttamento!



In allegato il nuovo volantino che verrà distribuito in queste settimane.


Movimento di base Notriv
http://movnotriv.splinder.com
movnotriv at libero.it


NO ALLE TRIVELLAZIONI, NO ALLO SFRUTTAMENTO.

Molto è stato detto e scritto sulla lotta contro le trivellazioni, dei
perché diversi cittadini siciliani hanno intrapreso un percorso di
opposizione alla pretesa di alcuni, tra burocrati della regione siciliana,
pescecani del petrolio, con la connivenza trasversale di elementi di
partito di destra e di sinistra, di  perforare la nostra Terra.
Della dinamica storica che negli ultimi 2 anni ci ha visti in prima persona
a dire no abbiamo speso fiumi di parole e di inchiostro; adesso ci sembra
opportuno porre l'accento sul alcuni aspetti che riteniamo doveroso dover
affrontare, per poter dare un respiro nuovo ai motivi della nostra
opposizione.
Siamo contro le trivellazioni perché se esse passassero, per l'ennesima
volta le popolazioni siciliane si troverebbero a dover subire ulteriori
devastazioni ambientali; devastazioni che porterebbero dietro di sé alcuni
nefasti effetti che noi vogliamo evitare tenacemente.
La loro presenza aumenterebbe gli appetiti di profitto di alcune lobbies
che pur di avere fette di torta da spartire sarebbero disposte a tutto; il
pensiero facilmente si proietta agli interessi politico-mafiosi che nella
nostra isola sono più forti che mai, ed il loro eventuale intervento
creerebbe un ulteriore incancrenimento delle problematiche sociali dei
nostri territori.
E' facile immaginare che la presenza di queste infrastrutture petrolifere
farebbero accrescere in modo esponenziale il controllo e la repressione sia
poliziesca che militare nelle nostre strade; questo perché la difesa di
tutto ciò deve essere garantita  sia dalle istituzioni sia dalle varie
realtà politiche che svolgono il loro ruolo di difesa degli interessi di
classe.
Vi siete mai chiesti perché l'esercito italiano si trova proprio a Bassora,
in Iraq? Perché lì c'è l' ENI che sfrutta i giacimenti petroliferi
iracheni; questo è un esempio macroscopico di come profitto, economia,
repressione e militarismo vanno d'accordo.
Potremmo continuare con altri esempi, ma questo è solo un volantino e non
possiamo essere esageratamente prolissi, però per chiudere vorremmo che
all'interno di queste tematiche si aprisse un fronte internazionalista,
cominciando a considerare che il problema non è solo nostro, ma che
riguarda milioni di oppressi e di sfruttati del Sud del Mondo.
Basti pensare alle popolazioni nigeriane che subiscono lo scempio nei loro
territori da parte della nostra ENI e che altresì subiscono una pesante
repressione politico-militare da parte del loro governo, complice  degli
interessi economici del capitalismo italiano.
Alla luce di quanto scritto noi affermiamo che la lotta alle trivellazioni
non è solamente un opporsi ad un atto che riteniamo un abuso nei nostri
confronti, ma è uno dei molteplici aspetti della lotta contro il
capitalismo ed il suo sfruttamento, e contro la concezione autoritaria e
oppressiva della società del dominio in cui ancora oggi disgraziatamente ci
tocca vivere.
Per tutto questo riteniamo più che mai utile agire in prima persona nella
conquista dei nostri diritti e delle nostre libertà, non delegando ad
alcuno il nostro protagonismo diretto nella gestione delle lotte, perché la
gestione delle lotte deve essere propedeutica alla futura gestione sociale
del domani; per questo noi ci siamo costituiti in MOVIMENTO DI BASE, perché
è dal basso che auspichiamo ci sia la vittoria delle nostre idee e dei
nostri progetti societari, perché è dal basso che possiamo sconfiggere i
programmi di dominio e di morte dei potenti.

                                                                                                         
Movimento di Base Notriv
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