LETTERA APERTA CORTE GIUSTIZIA UE




Ill.mo Signor Vassilios Skouris
                                                                  Presidente
                                                                  Della
Corte Europea di Giustizia
                                                                  Lussemburgo


Egregio Signor Presidente,
apprendiamo dalla stampa che codesta Corte ha condannato l'Italia per
inadempimento alle normative comunitarie non avendo sottoposto a procedura
di valutazione ambientale il progetto relativo all'impianto di
incenerimento di combustibili derivati da rifiuti e biomasse di Massafra,
nella provincia di Taranto. Una decisione motivata dal fatto che l'Italia,
avendo dispensato l'impianto dalla procedura di impatto ambientale, è
venuta meno agli obblighi derivanti dalla direttiva comunitaria che regola
la materia.
Tale notizia ci incoraggia a farLe presente, signor Presidente, il caso ben
più grave, per dimensioni dell’impianto e connessi pericoli, che si è
verificato per la costruzione di un rigassificatore a Brindisi, nel porto
in un area dichiarata ad elevato rischio di incidente industriale e a
ridosso del centro abitato. E tutto questo senza l’espletamento della
prescritta Valutazione di Impatto Ambientale. A conclusione del
procedimento autorizzativo, la Regione Puglia e le Amministrazioni locali
nonché l’intera popolazione interessata hanno finora contestato invano la
decisione a suo tempo presa dal Governo chiedendo la riapertura della
procedura per l’espletamento della valutazione impatto ambientale.
Il Governo ha fatto sapere che approfondirà il caso ma nessuna decisione
viene assunta mentre la ditta costruttrice Brindisi LNG (espressione
dell’inglese British Gas) continua a svolgere nel porto i lavori per la
costruzione dell’impianto.
La situazione che si è venuta a creare è gravissima tanto che il presidente
della Regione Puglia, on. Nichi Vendola, ha di recente scritto al Governo
centrale affermando che “nel caso di future omissioni delle decisioni
invocate, interpretabili nel loro significato come il venir meno di un
comportamento di leale e costruttiva cooperazione istituzionale”, la
Regione Puglia avvierà “ogni possibile iniziativa per impedire che
l’intervento in corso di realizzazione prosegua in costanza della grave
violazione delle regole poste a tutela di una gestione razionale ed
ecocompatibile del territorio”.
Lo stesso Presidente regionale Vendola ha ripetutamente affermato che la
costruzione di un rigassificatore a Brindisi sarebbe un “crimine contro
l’umanità”. Questo crimine, Signor Presidente, a Brindisi si sta
malinconicamente consumando. Invitiamo perciò, per il Suo tramite, codesta
Corte di fare quanto la normativa europea consente per censurare tale
comportamento portando a termine la procedura d’infrazione a suo tempo
giustamente aperta.
Brindisi, 25 novembre 2006
Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Fondazione “Dott.
Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum
ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela
dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato spontaneo cittadino
“Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.