IRRISPETTOSA E DA RESPINGERE LA NOTA DELLA BRITISH GAS



IRRISPETTOSA E DA RESPINGERE LA NOTA DELLA BRITISH GAS
La British Gas ha fatto sapere che ha consegnato un carico di gas naturale
liquefatto (gnl) in Italia nel terminale di La Spezia. L’amministratore
delegato della società inglese, in una nota ampiamente diffusa, ha
affermato che la società medesima è in grado di assicurare diverse
forniture di gnl al mercato italiano per fronteggiare la domanda del Paese.
Ha poi aggiunto che la British Gas sta costruendo un moderno terminale di
rigassificazione nel porto di Brindisi e che detta società è in grado di
garantire nuove forniture in quanto essa è un “partner chiave e strategico
dell’Italia che ha come obiettivo di assicurare una fornitura energetica a
lungo termine affidabile ed economica”. Ha infine espresso l’augurio che le
prossime forniture “siano soprattutto attraverso il nuovo terminale di
Brindisi”.
Alla fine dello scorso mese di settembre il Governo, rispondendo ad alcune
interrogazioni parlamentari, ha dichiarato che sta attentamente esaminando
la questione dal momento che il caso del rigassificatore a Brindisi
presenta caratteri particolari per l’opposizione degli Enti territoriali,
per l’assenza di qualsiasi coinvolgimento delle popolazioni locali e per la
mancanza della necessaria Valutazione di Impatto Ambientale. Il 28 ottobre
per la quinta volta migliaia di cittadini sono scesi in piazza per
sollecitare il Governo a liberare Brindisi da un impianto che minaccia la
sicurezza della nostra comunità e che ne condiziona in negativo lo sviluppo
economico. Il 6 novembre a Londra il Presidente Prodi rispondendo al Primo
Ministro inglese che gli sollecitava un interessamento in favore della
British Gas ha fatto presente al suo interlocutore il ruolo decisivo che
per le nostre leggi spetta in materia agli Enti territoriali interessati.
Lo stesso giorno il Presidente Vendola, facendo riferimento all’intervento
del Premier inglese, ha ribadito la netta opposizione della Regione
tornando a definire la costruzione del rigassificatore a Brindisi  “un
crimine contro l’umanità”. La netta contrarietà all’impianto è stata anche
ribadita per l’Amministrazione Provinciale dal Presidente Errico e per il
Comune non solo dal Sindaco Mennitti ma anche dal Presidente del Consiglio
comunale Di Donna che ha definito inaccettabili certe pressioni di stampo
colonialistico.
Ebbene, tutto questo non viene preso nella benché minima considerazione
dalla British Gas che ha invece emesso un’arrogante e, al tempo stesso,
accattivante nota con la quale punta ad accreditarsi come l’ancora di
salvezza per il nostro Paese in campo energetico e tenta strumentalmente di
ingigantire il fabbisogno nazionale di gas (ridimensionato invero da alcune
documentate inchieste televisive e dalle scelte per la Finanziaria che
hanno eliminato il previsto stanziamento per la nascita di
rigassificatori). Inoltre la società inglese, ricorrendo strumentalmente
all’espediente del “fatto compiuto”, si premura di informare che sta
continuando a costruire il rigassificatore (cosa non vera perché sono in
corso solo lavori per una colmata a mare propedeutica all’impianto) ed
infine mette in opera lo “specchietto per le allodole” della fornitura
energetica “affidabile ed economica”, una promessa con la credibilità di
quella del vantaggio “occupazionale” già clamorosamente smentita dai fatti.
Una nota quindi gravemente irrispettosa nei confronti del nostro Paese e
delle nostre Istituzioni che respingiamo con la massima fermezza e che
segnaliamo al Governo per le opportune valutazioni e determinazioni. Una
nota che segnaliamo anche all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria
impegnata nello svolgimento di indagini per verificare se nel corso del
procedimento autorizzativo dell’impianto sono state commesse illegalità di
rilievo penale. Segnalazione quest’ultima che facciamo alla locale Procura
della Repubblica non certo perché pensiamo che la citata nota presenti
estremi di reato (nella nostra democrazia la LNG può ovviamente dire in
libertà ciò che vuole) ma perché riteniamo che la nota medesima sia
utilmente rivelatrice del clima di interessi, di culture, di manovre e di
pressioni nel quale si sono svolti i processi che hanno portato
all’autorizzazione del rigassificatore.
Brindisi, 11 novembre 2007
Italia Nostra, Legambiente, WWF, Col diretti – Terra Nostra, Fondazione
“dott. Antonio Di Giulio”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e
sviluppo, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del
Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”