TAV: scriviamo a Ciampi



SCRIVIAMO A CIAMPI

Anche lui sul Tav è stato male informato (ed evitiamo di voler pensare ad
altro).
Scriviamogli tutti e chiediamogli che riceva i sindaci della Val di Susa.
L'indirizzo è:
<mailto:presidenza.repubblica at quirinale.it>presidenza.repubblica at quirinale.it

È necessario firmare gli scritti, indicando anche l'indirizzo, così come
per queste due prime lettere.




Caro Presidente Ciampi,
mi permetta di scriverle da qui, pubblicamente. Ieri, mentre alcune
migliaia di pacifici cittadini stavano manifestando a Venaus allo scopo di
impedire linizio della costruzione del TAV Torino-Lione, Ella dichiarava
che l'opera è necessaria per evitare l'isolamento.

Vivo a Torino ed abitualmente faccio la spesa nei supermercati: gli
scaffali sono stracolmi di ogni ben di Dio, compresi caviale del Volga,
salmone norvegese, biscotti danesi, acqua francese, noci e vini
californiani, frutta e verdura spagnole, africane, sudamericane,
neozelandesi, giochi e prodotti elettronici dell'estremo oriente....
Ogni giorno arrivano in città centinaia di persone dai quattro angoli del
mondo, per turismo o lavoro; altrettante ne partono: non si lamentano
dell'assenza di nuovi mezzi di trasporto, ma dei ritardi, delle
inefficienze, dell'insicurezza dei servizi attuali, tutti dovuti
all'assenza di investimenti per via di difficoltà economiche.

Allora quella dell'isolamento è una paura infondata, agitata per coprire le
vere, meno nobili, motivazioni affaristiche della "grande opera" da 35 mila
miliardi delle vecchie Lire, interamente a carico dei cittadini.
Presidente, poiché ha dichiarato di voler concludere in dignità il Suo
mandato, si informi bene e non si faccia coinvolgere.

Paolo Mattone
...........


Caro Presidente,
mi scuso se mi permetto di rivolgermi in questo modo, ma lei per me è
ancora il garante dei cittadini italiani.
Dalle parole che lei ha pronunciato ieri e dal timore espresso per
l'ipotetico "isolamento dall'Europa" emerge che forse anche lei ignora che
la Val di Susa è un attivissimo corridoio di transito e di trasporto merci,
tutt'altro che un cul di sacco che ci chiude all'Europa.

Attraversano la valle:
1. una ferrovia a doppio binario (di recente è stato soppresso l'unico TGV
Torino-Lione, che viaggiava a 160 km/h, per mancanza di passeggeri)
2. una autostrada su cui transita un terzo delle merci che entrano in
Italia attraverso l'arco alpino
3. due strade statali, la n.24 e la n. 25

Non ripeterò tutto ciò che è stato ampiamente illustrato e documentato fino
ad oggi contro la realizzazione del megatunnel da 54 km.

Presidente resti garante dei cittadini, anche valsusini, e non accetti
slogan che coprono interessi che si esprimono in decine di miliardi di euro!

Alba Di Carlo



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