Saponaro (Verdi) scrive a Elkann: la Fiat "guidi" l'innovazione ecologica dell'auto






REGIONE LOMBARDIA



Gruppo Consiliare * Verdi  per la Pace




Comunicato stampa


Saponaro scrive a Elkann: la Fiat "guidi" l'innovazione ecologica dell'auto


Milano, 26 agosto 2005 - Il Consigliere regionale dei Verdi Marcello Saponaro risponde alle dichiarazioni del Dott. Lapo Elkann, vicepresidente Fiat, sull'insopportabilità dei politici proprietari di auto straniere con una lettera indirizzata alla casa torinese.

Saponaro concorda con Elkann sul dovere di rappresentanza e di promozione degli interessi nazionali dei politici italiani, dovere che si espleta anche con l'acquisto di automobili italiane.

Nel contempo Marcello Saponaro, che ha avuto anche un colloquio telefonico con Lapo Elkann, difende la sua recente scelta per l'acquisto di un'automobile straniera a motore ibrido, ma si è trattato di una scelta obbligata in quanto la Fiat non dispone di automobile simile. "Di fronte agli ancora scarsi distributori a metano, - scrive Saponaro al Vicepresidente della Fiat - all'inesistenza di quelli a idrogeno (non ne faccio certo una colpa a lei, ma a Roberto Formigoni si!) e alla necessità di sviluppare il mercato dell'elettrico, il modello ibrido mi è sembrata la migliore scelta."

Saponaro invita quindi Elkann ad impegnarsi per implementare il segmento delle automobili a carburante alternativo, così da contribuire ad un progetto di modernizzazione ecologica e tecnologica e realizzare così un'impresa pari se non maggiore a quella intrapresa dal Suo nonno.

Riportiamo di seguito la lettera di Marcello Saponaro e le dichiarazioni di Lapo Elkann



LETTERA

Egregio Dott. Elkann,

Non le nascondo un certo disagio nel leggere le sue affermazioni sui politici che acquistano auto straniere. Non perché non le condivida in assoluto. Questa "pretesa" la ritengo, infatti il una forma di protezionismo accettabile. Il rappresentante istituzionale, parlo di coloro che ricoprono le più alte cariche del paese, ha un dovere di rappresentanza e di promozione degli interessi nazionali anche in un'Europa che vorrei sempre più unita.

Eppure, nonostante questo, ho recentemente acquistato un'automobile e ho scelto un'autovettura straniera. Giapponese per la precisione. Un modello ibrido benzina-elettrico che recupera molta dell'energia che normalmente viene dispersa per ricaricare batterie che concorrono al movimento. A mio avviso, un'accettabile mediazione tra ecologicità e praticità. Di fronte agli ancora scarsi distributori a metano, all'inesistenza di quelli a idrogeno (non ne faccio certo una colpa a lei, ma a Roberto Formigoni si!) e alla necessità di sviluppare il mercato dell'elettrico, il modello ibrido mi è sembrata la migliore scelta. Non ho quindi optato sulla base dell'eleganza del design, della potenza o della velocità. Ho scelto per la sostenibilità e per l'incentivazione ad una tecnologia di riduzione dei consumi e della dispersione energetica.

La mobilità sostenibile si potrà realizzare, infatti, diminuendo - certamente - il ricorso al mezzo privato che, oggi, non rappresenta più una scelta di libertà. Il traffico insostenibile di molte città deve perciò essere combattuto innanzitutto con più mezzi pubblici: efficienti e puntuali, elettrici e frequenti. Ma il mezzo pubblico non può rispondere a tutte le esigenze. La bicicletta, per esempio, potrebbe rappresentare un segmento ben più importante nella locomozione. Come in quei Paesi europei nei quali il ciclista non è abbandonato a se stesso sulla carreggiata delle automobili e dei camion. Anche il mezzo privato, l'autovettura, quella che Suo nonno ha reso un fenomeno di massa in Italia, quella che ha rappresentato la rinascita industriale della nazione e la nascita della classe media, rappresenterà pur sempre un importante mezzo di spostamento.

Allora La invito a osare di più, a credere maggiormente nella capacità innovativa e creativa dell'Italia e nelle possibilità di sviluppare tecnologie pulite, sempre più pulite, che ci aiutino a rendere le nostre città sempre più a misura d'uomo e lo sviluppo durevole per le generazioni future.

Auto blu a parte, che personalmente abolirei per il 90% dei casi, i "politici" hanno ben altro da fare che limitarsi a comprare automobili italiane. Devono promuovere un sistema della mobilità ecologica che consenta a chi acquista l'automobile a metano di rifornirsi entro pochi chilometri, a chi acquista auto a idrogeno a non vedersi smantellato l'unico distributore lombardo il giorno dopo l'inaugurazione e a chi acquista un'auto elettrica/ibrida di poterla acquistare italiana.

Le chiedo però di non sottrarsi ai suoi di doveri. La Sua responsabilità e il Suo potere sono ben più ampi di quelli della maggioranza dei politici. Li utilizzi per partecipare a quel grande progetto di modernizzazione ecologica e tecnologica che può rilanciare il paese anche dal punto di vista economico e industriale. Se riuscirà in questo avrà realizzato un'opera pari a quella di Suo nonno che permise a milioni di italiani di viaggiare su un'utilitaria sulla strada delle vacanze (allora ben più lunghe di oggi).

La ringrazio vivamente per l'attenzione e con l'occasione Le porgo i miei più distinti saluti


Marcello Saponaro

Consigliere regionale della Lombardia








Massimiliano Barraco
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