Fw: Comunicato stampa Comitato No Inceneritore No inquinamento



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Sent: Tuesday, July 12, 2005 11:50 PM
Subject: Comunicato stampa Comitato No Inceneritore No inquinamento


Con preghiera di massima diffusione anche agli altri comitato di cui avete
le email
Grazie
Piero Cauduro

COMITATO "NO INCENERITORE, NO INQUINAMENTO" -Via Marconi,22 - Livorno
Ferraris
(Vc) -
Tel. 0161-478265 o 0161-402190 o 0161-46278

ALLA CORTESE ATTENZIONE DEI CITTADINI DELLA PROVINCIA DI VERCELLI

Con un comunicato a pagamento di un'intera pagina su 'La Stampa' di giovedì
23 giugno [e de 'La Sesia, e di altre testate giornalistiche], il presidente
della Provincia di Vercelli rag. Renzo Masoero ha voluto "fare alcune
considerazioni"
sulla vicenda del progetto di inceneritore presentato dalla società Foster
Wheeler Italiana, ed ha espresso un serie di giudizi e di accuse nei
confronti
dei comitati e delle associazioni ambientaliste che in questi mesi si sono
battuti contro la realizzazione dell'inceneritore.

- Il rag. Masoero nella sua ricostruzione cronologica dei fatti parte dal
21 febbraio 2005, data in cui Foster Wheeler ha presentato ufficialmente
il progetto alla Provincia di Vercelli.
Dimentica però di dire ai cittadini che nei mesi precedenti egli stesso
si era recato - con l'auto blu della Provincia, sostengono i testimoni -
 a Parona (prov. di Pavia), a incontrare i dirigenti di Foster Wheeler che
in quella località già gestiscono un inceneritore.
Non siamo in grado di dire, perché non c'eravamo e il rag. Masoero non
l'ha detto a nessuno, come si sia svolto l'incontro e di cosa si sia
parlato.
Sta di fatto che, qualche mese dopo, Foster Wheeler è venuta alla sede della
Provincia di Vercelli e ha protocollato il progetto.

- Il rag. Masoero dimentica inoltre di dire che nelle due settimane
successive
alla presentazione del progetto da parte di Foster Wheeler alla Provincia
(dal 21 febbraio all'8 marzo), pur essendone a conoscenza non ha ritenuto
di informarne né il Consiglio Provinciale né i cittadini, ma se ne è stato
ben zitto a vedere cosa sarebbe successo.
Solo a seguito dell'immediata e massiccia mobilitazione dei cittadini,
e della convocazione di una serie di assemblee da parte delle associazioni
ambientaliste tra fine febbraio e inizio marzo, per correre ai ripari è
stato costretto a convocare (come sindaco) la Giunta Comunale e poi la
Giunta
Provinciale per l'espressione di un parere.

- Ai primi di marzo più di mille cittadini hanno chiesto per iscritto, e
protocollato le richieste presso la sede della Provincia, di essere
informati
del progetto mediante la convocazione di un'INCHIESTA PUBBLICA, come
previsto
dalla legge.
Il presidente rag. Masoero l'ha negata.
L'inchiesta pubblica l'hanno dovuta organizzare, in forma popolare e pagando
l'affitto di una sala a Livorno Ferraris, le associazioni ambientaliste
con il supporto del Comitato.

- Nel periodo intercorso tra la presentazione del progetto e la convocazione
della
Conferenza dei Servizi, chi è andato a spiegare ai cittadini e agli
amministratori
di tutti i Comuni della zona - con serate pubbliche, volantini informativi,
tavolini nelle piazze - in che cosa consisteva il progetto? Forse il
presidente
rag. Masoero? No! Le associazioni ambientaliste e il Comitato intercomunale.

- Nonostante ci fossero i presupposti giuridici per respingere subito il
progetto - come ha chiaramente argomentato il prof. Dal Piaz, legale
consultato
dal Comitato - la Provincia ha mandato avanti l'iter fino alla convocazione
della Conferenza dei Servizi.
Quanto è costato alla collettività - comprendendo le spese della Provincia,
dei Comuni, di tutti i funzionari di enti pubblici convocati e deliberanti
- istruire la pratica e procedere all'esame di un progetto che poteva essere
respinto già all'atto della presentazione?

Invece di girare l'Italia ad incontrare le multinazionali che fanno dei
rifiuti il proprio business, invece di comprare pagine sui giornali (coi
soldi di chi?) per attaccare i cittadini che si sono mobilitati, il
presidente
rag. Masoero farebbe meglio ad occuparsi di dare al Vercellese una seria
politica di gestione e smaltimento dei rifiuti, dando attuazione a un piano
che è lettera morta da anni. La nostra Provincia ha percentuali vergognose
di raccolta differenziata, è il "fanalino di coda" del Piemonte.

Il Comitato non smobilita, ma anzi continuerà ad incalzare le Istituzioni e
a chieder loro di occuparsi direttamente della materia. Istituzioni che
finora hanno preferito lasciare campo libero a privati che considerano il
Vercellese - in questo settore come, purtroppo, in molti altri - come "terra
di conquista" per far soldi a danno della qualità della vita e della salute
dei cittadini.

Il Comitato "No inceneritore - No inquinamento"


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