I: Caffé Ilva e Ambiente








Da: Fabio Principale [mailto:oaprinci at tin.it]
Inviato: domenica 19 giugno 2005 11.36
A: ANSA
Oggetto: Caffé Ilva e Ambiente

Un tranquillo sabato a bere un caffè in un bar della centralissima Via Di
Palma a Taranto.
Il mio orecchio capta una frase di un gruppo di giovani seduti  a meno di
10 metri da meŠ
Parlano di Ilva e polveri. Sarà deformazione professionale, sarà che sento
quella parola "STOCK HOUSE" che tomo tomo come un ladro cerco di allungare
quel caffè che sto bevendo,per origliareŠŠ
La cosa ha in me due effetti immediati:
1)      E' difficile sentire un gruppo di ragazzi parlare di ilva fuori
dallo stabilimento
2)      Si parla di posti che conosco e di stessi problemi di 3 anni fa.

Senza destare sospetto inizio ad ascoltare quello che dicono, mi accorgo
che sono molto arrabbiati, in continuazione la loro voce sclera,ma subito
uno fa cenno di parlare bassoŠ.la paura è tanta anche fuori dalla fabbrica.
Incomincio a capire che si tratta di lavoratori appartenenti alla
manutenzione (Elettricisti, meccanici,pulizie industriali) visto che non
parlano di un singolo reparto, ma di tutta la zona AFO.
Come sempre il problema grave è la polvere, si lamentano che le aspirazioni
polveri nei Stoccaggi non funziona, e loro sono costretti ogni mattina ad
operare in quelle condizioni.
Ogni mattina si litiga con i capi, che non vogliono sentire ragioni.
Parole non nuove per me, ho voglia di intervenire, ma mi limito ad
ascoltare, fino a quando la loro voce diventa sempre piu forte, si parla
del sindacato, inutile dire cosa ne pensano.
PromesseŠ promesse, con voce singhiozzante uno dice, "ogni mattina sono
costretto ad andare allo stoccaggio, ieri la polvere non permetteva nemmeno
la visibilità"
Sto per andare, oramai il caffè è finito da un pezzo.
Quando per la prima volta sento la parola " Ambiente"
Uno di loro dice, "ma vi rendete conto che tutta quella polvere che
fuoriesce, va a depositarsi chissà dove? Dispersa nell'ambienteŠ."
Per me è un segnale forte, finalmente si comincia a parlare del vero
problema ILVA, la tentazione di intervenire è forte, ma desisto.
Loro continuano a chidersi come mai nessuno intervenga, asl, ispettorato
del lavoro ecc.
Una frase mi gela!! " magari qualcuno un giorno ci potesse ascoltare!!"
Bè io furtivamente ho ascoltato.
Decido di andare e li lascio ai loro infiniti interrogativiŠŠŠ..


Il problema delle aspirazioni alle Stoch House degli altiforno è una
problematica che ai Capi non interessa, in quanto anche in quelle
condizioni il ciclo continua senza interruzione.
Come sempre il sindacato non interviene, e se lo faŠ.si tratta di promesse
di 60 giorniŠ.
Ma come noto son passati 3 anni e le aspirazioni ancora non funzionano.
Sarebbe il caso che ASL, Ispettorato del Lavoro intervenissero per
constatare le condizioni di lavoro in quei reparti, ma soprattutto
verificare se questi Capi sono in grado di gestire una situazione del
genere, visto che spesso queste persone sono pensionate e rientrate con
contratto di consulenza, invece occupano lo stesso posto che avevano in
precedenza, continuando lo scempio.
Non ultimo, il lavoratore ricoverato a Brindisi, in fin di vita sta
rendendo veramente qualcosa di utile raccontando la verità sull'incidente
accaduto in acciaieriaŠsarà questo che ha portato questo gruppo di ragazzi
finalmente a pensare alla loro salute?
Spero che di questi gruppi se ne vedano tanto, che finalmente la coscienza
prenda il sopravvento alla pauraŠora tocca a voi Cari SINDACALISTI se
coscienza ne avete a non interrompere questo nuovo clima, questa uscita
dall'omerta in cui avete ridotto tutti i lavoratori dell' ILVA!!


Fabio Principale