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da lanuovaecologia.it

Sabato 30 Aprile 2005

AMIANTO

|Ieri la sentenza dal Tribunale di Venezia

«Fincantieri è colpevole»

FincantieriIl Tribunale del lavoro di Venezia condanna la società a risarcire 231.000 euro ai familiari di Umberto Favero: un dirigente dei Cantieri navali di Breda, a Marghera, deceduto cinque anni fa per mesotelioma da amianto contratto sul luogo di lavoro. L'avvocato: «Sentenza storica, non potevano ignorare i rischi»

Finalmente c'è un colpevole per le morti da amianto nei cantieri navali Breda, a Marghera. Ieri infatti il Tribunale del lavoro di Venezia ha condannato la Fincantieri spa (che ha incorporato la Breda) a risarcire di 231.000 euro la famiglia di Umberto Favero: il vicepresidente dello stabilimento, morto cinque anni fa a causa di un mesotelioma polmonare causato da amianto. «E' la prima volta - ha commentato l'avvocato Enrico Cornelio, che ha patrocinato i familiari del dirigente - che il tribunale del lavoro di Venezia, invertendo una tendenza della sezione civile, condanna Fincantieri per un mesotelioma da amianto». Una storia, quella di Umberto Favero, simile a quella di altri operai del cantiere che hanno perso la vita a causa delle fibre di amianto. Favero infatti aveva lavorato nella società Cantiere navale Breda dal 1955 al 1960 e poi dal 1969 al 1974, con compiti di sorveglianza del cantiere e di ispezione continua dello scafo in costruzione. Si era ammalato di mesotelioma nell'autunno del 1998 ed è morto nel dicembre del 2000, dopo vari interventi e cure segnati da profonde sofferenze. Come malato terminale è stato inoltre assistito in casa dal figlio Giuseppe e dalla nuora che hanno dovuto ridurre fortemente il proprio impegno professionale. La sentenza ha riconosciuto anche il danno subito dai familiari. Il ricorso dell'avvocato Cornelio rappresenta un duro atto d'accusa sulle condizioni di lavoro nel cantiere navale Breda di Marghera. «L'amianto - scrive l'avvocato - era di uso comune: non solo vi erano strumenti di amianto e dispositivi di protezione individuale costruiti in amianto (basti pensare a tutti i guanti o i grembiuli per saldatori) ma semplicemente l'amianto era il materiale con cui erano coibentati tutti i tubi delle navi che venivano installati e che avessero bisogno di coibentazione termica». Situazioni oltre il limite, insomma: materassini coibenti, anch'essi di amianto, sui quali si stendevano gli operai nelle lavorazioni che richiedevano la posizione distesa e strati di fibra visibile sul pavimento dei cantieri e delle stive. «Il datore di lavoro - scrive ancora il legale - avrebbe dovuto porsi il problema della tutela della salute del personale perché era noto sin dalla fine degli anni '50 che l'amianto poteva causare il mesotelioma pleurico». Per la stessa patologia hanno citato l'azienda altre persone, tra cui gli eredi di un elettricista e di un carpentiere. A Venezia, inoltre, pende un procedimento penale contro alcuni dirigenti delle società Breda e Fincantieri in relazione a 14 morti di operai, di cui 12 per mesotelioma.