Sparatorie di caccia sulla porta di casa



Comunicato del 4 ottobre 2004

GLI ABITANTI DI SAN FIOR DI SOTTO (TV) COSTRETTI A RIMANERE DENTRO CASA PER
SFUGGIRE ALLE RAFFICHE DELLE SPARATORIE DEI CACCIATORI.

A San Fior di Sotto, comune del trevigiano, ieri alcune famiglie hanno
trascorso una normale mattina di terrore costrette a restare dentro in
casa a causa di alcuni cacciatori senza legge.
Dalle 9.00 alle 11.30 circa di ieri, alcune famiglie di Via Zoppè a San fior
di Sotto, sono state oggetto di una continua sparatoria di caccia, si
calcolano oltre 100 colpi esplosi, alcuni dei quali hanno provocato delle
continue piogge di pallini, caduti sulla biancheria, sui vetri delle
finestre e addirittura sulla testa della Signora M.Z. che ha quindi
chiesto l’intervento dei Carabinieri di Conegliano.
Un’altra signora è stata costretta addirittura a tenere in casa per tutta la
mattina i propri bambini, terrorizzata dai continui spari e dal rischio che
qualche fucilata raggiungesse i propri figlioletti intenti a giocare nel
giardino di casa, ciò anche alla luce dei recentissimi incidenti mortali di
caccia di domenica scorsa accaduti a Tarzo (TV) e a Castelnuovo del
Friuli (PN).
Purtroppo i cacciatori si sono dileguati immediatamente dopo l’intervento
dei Carabinieri del Comando di Conegliano giunti sul posto, restando
purtroppo ignoti e scampando quindi ad una denuncia penale per esplosione
di colpi di arma da fuoco in un centro abitato e ad una sanzione
amministrativa per violazione della distanza minima di sparo pari a 150
metri dalle case.
“Episodi come questi sono di quotidiana amministrazione per molti cittadini
residenti in campagna – ha commentato Andrea Zanoni, presidente della LAC
Veneto – e le leggi sulla caccia non fanno altro che incentivarli perché non
prevedono né adeguati controlli né seri esami per chi è poi abilitato a
girare a mano armata nei terreni altrui. Solo in Italia esiste la
possibilità per i cacciatori di entrare a mano armata nei terreni dei
privati senza chiederne il permesso grazie ad una autentica eccezione alla
proprietà privata prevista dall’art.842 del codice civile”.
Zanoni ha poi continuato: “Casi come questi ripetuti e continuati nel tempo
portano all’esasperazione della gente che può anche reagire violentemente
come il cittadino di Tortona che proprio ieri, stressato ed esasperato dai
cacciatori che entravano a mano armata nel proprio terreno, ne ha freddato
uno con un colpo di pistola”.
La LAC invita i cittadini a segnalare casi analoghi telefonando al
347/9385856 o scrivendo a LAC via Bellucci 16 Treviso.

LAC Lega Abolizione Caccia - Sezione del Veneto - Via Bellucci, n.16 31100
Treviso - Info: 3479385856 - www.lacveneto.it

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